Capitolo 9

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"Sei un cretino Iker. Un emerito cretino."

La voce dentro la sua testa si era trasformata in una litania che da qualche giorno a quella parte Iker continuava a ripetere guardandosi allo specchio.

Non era riuscito a smettere di pensare, nonostante fossero passati quattro giorni, alla sua "discussione" con Penélope. Giorno e notte c'era un angolo della sua testa in cui il viso di Penélope e le sue parole erano ben chiare, sembrava fosse lì davanti a ripetergliele ogni volta.

Non sapeva che diavolo stesse succedendo ma qualcosa era cambiato. Lo avvertiva nell'aria, lo avvertiva dentro di sé, era come se – dopo averla baciata – avesse aperto una scatola piena di emozioni, pensieri e sensazioni che mai prima aveva pensato di avere dentro di sé.

A quanto pare non era l'unico che si era accorto del cambiamento repentino da qualche settimana a quella parte.

Sara comparve sulla porta mentre il fidanzato si cambiava per andare ad allenamento.

"Buongiorno amore" sorrise guardandolo.

Iker sobbalzò come se non si aspettasse di trovarsela dietro. Nonostante la confusione che regnava sovrana nella testa di Iker, la sua relazione con Sara non sembrava risentirne. Lei era concentrata sul suo lavoro come sempre e sembrava non essersi neanche accorta che qualcosa non andava – almeno così pensava il portiere.

Le sorrise. "Pensavo fossi già andata via. Buongiorno!"

Sara si avvicinò e gli diede un bacio avvertendo una strana freddezza che fino a qualche settimana prima non avrebbe mai immaginato potesse manifestare.

Si fermò di fronte a lui guardandolo.

"Che c'è?" domandò Iker, il più naturale possibile.

"Tutto bene?" domandò Sara corrugando la fronte.

"Certo, perché? Tra venti minuti ho allenamento..."

"Quando partite per la trasferta?"

"Domenica. Non chiedermi perché ma la prossima partita è Lunedì."

"Odio le trasferte." sospirò con la faccia triste.

Iker si voltò verso di lei prendendole il viso tra le mani. "Non preoccuparti, sarò a casa prima che tu possa accorgertene che me ne sono andato."

Sara gli sorrise dandogli un bacio sul naso. "..Che ne diresti di una festa?" domandò ad un tratto.

"Una festa? Quando?" domandò perplesso Iker.

"Non lo so, sabato questo andrebbe bene? Prima che partiate per il ritiro.."

"Oh, non saprei...Mourinho non è molto contento quando festeggiamo.."

"Una cosa tra amici!!"

"Sì...infondo potrebbe essere divertente. Cosa festeggiamo?"

"Niente, invitiamo alcuni amici così.."

Iker ci pensò un momento – era strano per Sara chiedergli di organizzare una festa lei che non era mai stata incline a queste cose tuttavia pensò che fare una festa con qualche amico per distrarsi un po' prima degli impegni sportivi non sarebbe stato poi così male.

"Va bene, chiama chi vuoi..."

"Davvero? Chiunque?"

"Beh gli amici...ormai sai chi è che può venire e chi no..!"

"Va bene, me ne occupo io."

Iker sorrise. "Eccellente. Ora vado, ci vediamo stasera a cena ok?"

Trudly, Madly, Deeply || Ramos, CasillasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora