Capitolo 22

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Penélope aprì gli occhi poche ore dopo essersi coricata. Non aveva dormito, era rimasta con gli occhi chiusi e le lacrime che scendevano silenziose, nel buio della sua stanza.

Sergio non era rientrato e lei era in pensiero per lui. Aveva dormito con il cellulare vicino ma non aveva osato chiamarlo. Per le poche ore che rimanevano prima dell'arrivo del grande giorno, non aveva fatto altro che pensare a tutti quei mesi.

Si sentiva uno schifo, si odiava per come si era comportata, per come aveva tradito la fiducia e l'amore di Sergio. Gli aveva detto che lo amava e forse per un momento l'aveva creduto veramente, fino a quando non si era accorta che quello era solo il suo stupido modo di coprire i sentimenti che aveva sempre nutrito nei confronti di Iker.

Pensò anche a lui. Odiava anche lui in quel momento, per tutto quello che le aveva fatto passare, lo odiava perché nonostante tutto lo amava ancora e avrebbe dato la vita perchè decidesse di non sposarsi quella mattina.

All'improvviso qualcuno bussò alla sua porta: erano le otto e un quarto.

Penny scattò in piedi, convinta finalmente di vedere Sergio e di poter sapere almeno se stesse bene.

Corse ad aprire ma, sorprendentemente, non era Sergio alla porta.

"Sara?!" domandò perplessa.

Sara era ancora in tuta, con enormi bigodini per la piega in testa, un occhio truccato e uno ancora da truccare. Aveva un'espressione tesissima, seria e preoccupata.

Penny immaginò che da lì a poco l'avrebbe strangolata: forse Iker le aveva detto tutto quella stessa notte e così era venuta ad ucciderla.

Trasse un sospiro, infondo se lo meritava.

"Ho bisogno di parlarti!! E' urgente e gravissimo!!" disse agitata irrompendo nella camera della ragazza.

Penélope chiuse la porta dietro di sé e la seguì fino al centro della stanza.

"Che succede?" disse, come se non conoscesse la risposta.

"A parte il mal di testa atroce per l'ubriacatura di ieri sera" disse nervosa camminando avanti e indietro per la camera di Penny "La mia damigella si è ubriacata troppo e sta morendo nel suo letto."

Penny a quel punto corrugò la fronte, quasi perplessa. Si aspettava l'apocalisse per la storia di Iker e invece Sara era solo preoccupata per la sua damigella troppo ubriaca.

"Forse posso aiutarti per il mal di testa ma per la damigella..."

"Falla tu." la interruppe, seria.

Penélope la guardò negli occhi. "Che...che cosa?" balbettò mentre la pressione le scendeva sotto i piedi.

"Sì! Falla tu! Tu...tu sei l'unica che ha la stessa taglia del vestito della damigella, ti prego!"

"Ma..puoi chiedere a..Nagore o..a Carlota o..a.."

"Nagore è già una damigella! Carlota è troppo alta, Alicia troppo bassa per il vestito, Irina non ne parliamo quella è statuaria e non ci entra e poi la odio non so nemmeno perchè sia qui!" protestò in preda al panico.

Penny la guardò: Sara era davvero disperata. Sarebbe stato il massimo dell'ipocrisia fare da damigella al suo matrimonio e Penélope si odiò per la risposta che aveva deciso di darle, ma si trattava di un'emergenza.

"Calmati ora Sara, fai un bel respiro" disse prendendola per le braccia. "Sei agitata e questo non va bene..torna di là a sistemarti.."

"Farai da damigella?!" domandò con le lacrime agli occhi.

Trudly, Madly, Deeply || Ramos, CasillasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora