capitolo 4

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Quando la macchina di mamma si accostò al vialetto di casa anelavo con tutta me stessa al mio letto.
Lanciai lo zaino sul divano e mi precipitai in camera mia alla velocità della luce.
Lo stato di stanchezza che mi possedeva non mi faceva reggere in piedi, e stavo per piangere di fronte a quella bellissima e angelica visione delle mie coperte calde calde che mi aspettavano.
Non pensai nemmeno al pigiama, mi limitai a levarmi quei ammazza-circolazione-jeans,  e mi accoccolai felice.
Non sapevo ancora che cosa fare con il corso , mi sarebbe dispiaciuto molto non poter continuare ,ma allo stesso tempo come avrei fatto a passare così tante ore con il mio ex senza quel maledetto senso di colpa che mi soffocava tutte le volte che lo vedevo.
Il modo in cui era finita la nostra storia (che forse non era mai nemmeno iniziata) non mi faceva stare bene , e forse se ci fossimo approcciati in maniera diversa , magari come amici ... ora non ci sarebbe stato quell'imbarazzo snervante...
Proprio mentre ero nel bel mezzo del mio profondo e maturo discorso mentale , la porta di camera si spalancò,e la scrivania per qualche secondo tremò, tanto era stato forte la botta contro il muro.
Mi alzai di scatto e solo quando vidi il volto familiare e i suoi occhi rassicuranti mi tranquillizzai
<<dannazione Cam ma che ti prende?>>
Cam mi puntò gli occhi addosso,e senza dire una parola richiuse la porta e si diresse verso il letto, verso di me.
<<che c'è?  Tutto ok?>> chiesi notando la sua espressione seria.
Cam mi raggiunse, si inchinò davanti al letto,  e in un istante mi prese il volto tra le mani e mi baciò in un modo che mi fece perdere il fiato.
Era un bacio bellissimo, caldo,  profondo, e speravo anche senza fine.
<<e questo per che cosa era?>>
Cam appoggiò la sua fronte sulla mia, e il suo respiro dolce mi accarezzava la pelle.
<<ti amo.>>
Sentirgli dire certe parole in casa mi fece prendere un colpo, e di primo istinto gli tappai la bocca allarmata.
<<Shh ti potrebbe sentire qualcuno Cam! È pericoloso!>>
Lui si sedette accanto a me, e mi cinse la vita mentre mi posizionava sulle sue gambe.
<<non penso che ora si preoccupino molto di noi,tua madre è entusiasta. È bellissimo>>.
Il suo tono sincero e il sorriso candido mi fecero crescere un'ondata d'amore.
<<oggi ci siamo parlate.>> dissi poggiando la testa dell'incavo del suo collo.
<<è stato strano... mi era mancato.>>conclusi
<<come stai? >>
Rimasi un istante in silenzio,  volevo riflettere bene.
<<sono felice.>> dissi infine sorridente. Ed era vero.
Ero davvero felice.
<<era ciò che volevo sentire >> sentii prima di ritrovarmi a pancia in su sopra le lensuola. Cam si reggeva con due mani affondate ai lati dei miei fianchi.
Certo che era davvero bravo...
<<cosa stai facendo>> dissi ridendo. <<è pericoloso>>
<<oggi sei ripetitiva>> disse sorridendo e iniziò a  posarmi delicati baci lungo tutto il collo. Quei tocchi leggeri mi mandarono in tilt il cervello, e mi scordai di parlargli di Shawn,  mi scordai di trovarmi a casa , nella mia cameretta, a quattro passi dai miei genitori,  e mi scordai tutte le cose storte della mia vita.
Mi dimenticai di me stessa in quei baci, e non avevo mai provato una sensazione più bella.
Fino a quando dei rumori molesti non ci disturbarono.
<<VENITE RAGAZZI CHE É PRONTOOO? >>
<< che palle...>>
Rimase qualche secondo a strofinarmi il naso sulla guancia come un gatto, qiando si alzò emettendo un gemito.
<<Aspetta Cam. Datti una sistemata>>
Lui si voltò verso di me e alzò un sopracciglio divertito. << io dovrei ? >> le mie guance si colorarono in un lampo, e corsi di fronte allo specchio a vedere lo scempio che aveva causato.
<<ah beh...imbarazzante>> dissi tirando i nodi dei capelli in una cipolla malferma.
<<anche se così sei ancora più eccitante. A proposito, i pantaloni non li avevi perché mi stavi aspettando? >> disse venendomi alle spalle e cingendomi i fianchi con le braccia muscolose.
D'istinto mi portai le mani all'orlo della maglietta. Fortunatamente era abbastanza lunga <<in realtà stavo aspettando il mio altro ragazzo, Paul. Ma tu sei arrivato prima >> scherzai per stuzzicarlo.
<<Paul è stato un stupido a fare tardi allora>> disse baciandomi il lobo e provocandomi un lieve gemito.
<<Cam dobbiamo andare....>> dissi poco convinta , e un secondo dopo stava già alla porta , stirato e perfetto come se non fosse successo nulla , con un largo sorriso che gli attraversava il volto da guancia a guancia.
<<sei uno stronzo >> dissi capendo quello che stava cercando di fare.
<< non è colpa mia se arrossisci facilmente>>.
<<coglione>>

Scendendo le scale cercai di apparire il più normale possibile , rossore al volto apparte, e a tavola mamma e Matt erano già seduti , con i piatti vuoti ad aspettarci.
<<O finalmente! Alla buon'ora Cam!>> rise il padre quando ci vide.
Quella cena era diversa , lo sentivo.
Dopo quel pomeriggio era sorto un piccolo ponte tra me e mia madre , e non sarebbe passato troppo tempo prima di ritornare , più o meno, ai nostri vecchi rapporti. Lo speravo tanto.
<<allora...come è andata oggi a teatro ?>> chiese timorosa mia madre.
Domanda di riserva?
Ingoiai il boccone che stavo masticando a fatica , cercando di prendere tempo per qualche balla.
Cam notò la mia espressione , e si accigliò fissandomi.
<<Emh... be...bene! Il professore è davvero forte!>> dissi forse con troppo entusiasmo.
<<e gli altri ragazzi ? C'è qualcuno di carino?>>
Sentii Cam strozzarsi con un qualcosa e io trattenni una risata
<<alcuni sono piuttosto fighi>> Sorrisi facendo la vaga.
<<"fighi"?!>> disse Cam incurante della presenza dei nostri genitori.
<<tesoro non hai mai sentito questo termine? Eppure sei giovane>> gli fece Matt.
Stavo scoppiando , e Cam si morse la lingua.
Fortunatamente cambiammo presto argomento, e il resto della serata procedette senza intoppi.
Quella strana famiglia che mi ero ritrovata nel giro di un mese mi faceva sorridere, mi piaceva.

Ok non ho parole per esprimere a pieno il mio pentimento.
Non so come abbia fatto a far passare cosi tanto tempo...
Molte volte prendevo il cellulare per finire il capitolo , ma poi , o perché dovevo studiare , o perché magari avevo bisogno di dormire , non concludevo mai nulla.
Mi dispiace tantissimo,  e non ho dubbi del fatto che forse ora molte di voi non leggeranno più la mia storia, e la cosa me la merito in pieno.
Wattpad è pieno di scrittrici appassionate che si impegnano ad aggiornare periodicamente , e poi ci sono io hahahahhaha
Mi dispiace così tanto, spero solo che vi sia piaciuto questi capitolo e che possiate sopportare la mia lentezza.
Concludo promettendo che farò perdonare con le vacanze di natale.

Il Mio Baby-sitter 2: un amore non fraternoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora