Capitolo 48

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<< ti rendi conto che l'albero crollerà sotto il peso di tutta questa roba>>
<<zitto, si vede che non sai niente di addobbi>>
Lo superai con passo spedito e lo sentii dietro di me ridacchiare.
<<scusami, mi ero dimenticato che tu ti sei laureata in addobbarologia>>
<<tendo a non dirlo spesso. La gente si intimidisce di fronte a una conoscenza tanto elevata>>
Stavamo percorrendo una strada parecchio affollata, c'era una marea di gente che correva da un negozio all'altro, probabilmente per fare gli ultimi regali, e solo quella mattinata saremmo stati in fila una mezz'ora buona , tante persone accalcavano i punti vendita.
Mi piaceva l'aria di festa che ci circondava , e mentre procedevamo lungo il marciapiede mi resi conto che non ero riuscita a sentire a pieno l'atmosfera del Natale fino a quel giorno.
Tante lucine colorate brillavano da lampione a lampione creando un gioco di scintille che rallegrava tutta la via, le vetrine erano decorate con finta neve e pacchi regalo, e le persone sembravano più serene, a braccetto col proprio fidanzato o insieme ad amici.
Ogni tanto si poteva incontrare un babbo natale aggirarsi con una grande campana in mano o un piccolo peluche a forma di renna, e i bambini mi parevano così carichi ed euforici, con i loro vestitini colorati e pomposi, urlavano felici e correvano incontro al grande uomo rosso desiderosi di giocattoli.
<<quanto mi piace questo clima>> inalai un profondo respiro e sentii l'aria fredda entrarmi nei polmoni e diffondermi una scarica di energia.
Cam mi raggiunse e quando mi voltai verso di lui mi stava fissando in un modo strano <<che c'è ?>> chiesi, preoccupata chissà per quale motivo.
Il sorriso di Cam si fece ancora più ampio e tante piccole pagliuzze dorate gli illuminarono lo sguardo << con quel naso rosso sei ancora più adorabile>>
L'improvviso commento mi fece saltare un battito e iniziai a sentire le guance più calde, mi sistemai la sciarpa sopra al mento trattenendo l'impulso di toccarmi il naso freddo col palmo della mano.
<<dici che potrei farla Rudolph?>> scherzai allacciando il suo braccio al mio e continuando a camminare col suo calore che mi riscaldava  le spalle. Cam mi tirò un po' più a se <<io ti preferirei come elfo sexy>>
<<solo perché sono bassa vero?>> gli diedi una piccola gomitata e lui si mise a ridere come se non lo avessi nemmeno toccato. Effettivamente tendevo a dimenticarmi di quanto Cam fosse alto, soprattutto vicino a me. La mia testa arrivava alla sua spalla e per guardarlo negli occhi dovevo alzare il mento almeno di 180 gradi.
<<almeno non ho detto elfo goffo>> mi prese in giro. Provai a dargli un'altra botta sul braccio ma fu come dare un pizzicotto ad un pezzo di metallo <<ti sei alzata manesca oggi>>
Gli feci il verso e lui ricominció a ridere come un matto.
Avevamo comprato quattro confezioni di luci , due da esterni bianche e due da interni colorate, alcuni festoni dorati e rossi e due scatole di palline decorate con fiocchi di neve e canditi.
Superammo un altro gruppetto di persone che erano accostate ad una vetrina di un negozio di giocattoli , e solo in quel momento mi resi conto di una cosa super importante alla quale non avevo minimamente pensato.
Dovevo fare il regalo a Cam!
Come aveva fatto a non venirmi in mente?
Mi bloccai di colpo slacciandomi dal mio ragazzo <<devo fare una cosa!>> dissi mordendomi l'interno guancia.
Cam si giró confuso e prese ad osservarmi con cautela <<te l'avevo detto di non bere così tanto latte Ally...>>
Cosa?
Non appena capii a cosa si stesse riferendo storsi il naso <<che hai capito, scemo! Non devo andare al bagno!>>
Cam alzó le mani in segno di resa <<che ne so, allora a cosa ti riferisci?>>
Aggrottai le sopracciglia dubbiosa. Mi vergognavo a rivelargli che non gli avevo ancora comprato nulla , anche se in realtà eravamo tornati insieme solo da qualche giorno e questo in un certo senso mi giustificava.
Pensai alla sorpresa del profumo che mi aveva fatto, a quanto fosse stato tenero con me , e mi sentii un verme per non aver pensato a nulla per lui.
Me ne uscii con la prima cosa che mi venne in mente:
<<devo... beh... devo comprare un vestito per stasera! Cavolo non ho proprio nulla da mettere...>>
Cam mi guardò in modo strano , lui sapeva sempre quando mentivo << okay... da che parte vuoi andare allora?>>
<<non... non serve che tu mi accompagni! Intanto puoi... tornare a casa e vedere se Matt è tornato. Non voglio sottoporti al supruso dell'assistere una donna nella scelta di un vestito. Sei... esonerato!>>
La mia proposta faceva acqua da tutti i ponti e intuivo che Cam avesse chiaro ci fosse qualcosa sotto , per questo quando mi rispose dovetti sopprimere un'espressione sorpresa
<<va bene... ti aspetto a casa allora >>
Ce l'ho fatta ?
<< certo! Torno con l'autobus , ci vediamo per pranzo>> cercai di mostrargli un sorriso sincero e mi avvicinai a lui per posargli un casto bacio sulla guancia , dopodiché sgattaiolai con la fretta di una lince in mezzo alla folla per poter essere sicura che non cambiasse idea.
Mi dispiaceva mentirgli in quel modo , e l'idea che Cam si potesse preoccupare mi stringeva il cuore , ma in fondo lo facevo per il suo bene. Quella sera mi avrebbe ringraziata.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 08, 2020 ⏰

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Il Mio Baby-sitter 2: un amore non fraternoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora