Capitol 10

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<<quindi come va con l'università  Molly? >>
La ragazza seduta di fronte a me allargò un sorriso forzato.
<<benissimo grazie! Non mi potrei trovare meglio. >> poi aggiunse , per educazione <<tu invece ... con il bambino?>>
Mia madre involontariamente portò la propria mano in prossimità della pancia , e una dolce espressione le colorò le guance.
Per adesso non era ancora successo nulla. Molly non aveva azzardato  nessuna battutina acida o frecciatina nei nostri confronti , e in parte il peso che mi opprimeva lo stomaco si stava sciogliendo.
Non mi sarei mai aspettata che a far scattare la molla non sarebbe stata la mia sorellastra , ma qualcun altro.
<<tesoro oggi hai lezione di teatro, vero?>>
Oh no. Cambia argomento Allison in fretta
<<emh... si ma non ti preoccupare , ci posso andare da sola>>
Cam colse l'occasione come argomento di dibattito e sporgendosi in modo disinvolto mi chiese , ad alta voce così che anche gli altri potessero partecipare alla conversazione.
<<a proposito ,come è andata l'altra volta? Non ricordo se mi hai raccontato cosa hai fatto.>>
Emh...la risposta è no, non ti ho detto nulla...
<<Bah normale... abbiamo fatto le solite cose...>>
<< che si fa di solito ?>> si aggiunse mia madre curiosa.
Io mi stavo torturando le maniche della maglietta sotto il tavolo, dovevo fare finta di nulla , che cosa sarà mai stato omettere un piccolo particolare?
Un particolare incredibilmente importante direi
Dettagli...
<< emh... ma si ... ci mettiamo in coppie e facciamo delle scenette inventate là sul momento.>>
<<e il tuo compagno di coppia ... come è ?>> chiese Cam con un'espressione fin troppo severa che notò solo Molly. Fortunatamente mia madre era troppo ingenua per poter pensare un qualche significato nascosto alla sua mascella contratta e il tono di voce tenuto.
Ok ormai non si puo' omettere più nulla. Si inizi con l'immaginazione.
<<beh in realtà abbiamo girato, così da adattarci a qualsiasi tipo di partner>> dissi sfuggendo il suo sguardo e girandomi verso la mamma e Molly.
Non doveva capire che stavo mentendo spudoratamente, o sarebbe scoppiato un casino.
Intanto colsi Molly a soffocare un maligno sorriso , mentre la mamma era del tutto estranea a quanto stesse succedendo in quel momento.
<<e siete in molti?>>
<<ma quanto interesse fratellino>> gli rispose prima di me Molly con voce ingenua.
Entrambi la fulminammo con lo sguardo, ma almeno questo riuscì a far cadere l'argomento 'teatro'.
Dovevo parlare a Cam di Shawn, non potevo continuare a 'omettere'. Ma ormai non riuscivamo più a trovare del tempo per parlare in modo tranquillo...
A volte mi mancavano i pomeriggi noi due soli a casa.

<<bene allora io porto il dolce>>
La mamma raccolse i piatti vuoti dal tavolo, e Cam si alzò in fretta per darle una mano.
Nella sala da pranzo c'eravamo solo io e Molly , un silenzio imbarazzante vibrava nell'aria.
Poi Molly iniziò a ridere , un rumore frizzante ma non troppo alto da richiamare l'attenzione delle due persone in cucina.
I capelli corti le si muovevano intorno al volto, le guance diventavano rosse.
Era impazzita. Non c'era più nulla da fare.
<< si può sapere che ti prende?>> chiesi con voce troppo acida.
Molly fece il gesto di raccogliere una lacrima sul dito , in modo teatrale, e si ricompose un attimo prima di rispondermi.
<< voi due mi fate morire. Faticavo tanto io a trovare un modo per far lasciare quei due , ma tu e Cam ci riuscite benissimo da soli.>>
<<cosa intendi?>>
<< è ovvio che vi scopriranno presto, e a quel punto non si potrà fare più nulla, famiglia distrutta.>>
Mimò con le mani una mini esplosione , accompagnata dal suono della sua voce 'puuf'.
Rimasi in silenzio, turbata , e quando Cam e mamma ritornarono , non ebbi la forza di alzare gli occhi su di loro.
Era vero? Stavo rovinando tutto ?
Era giusto mettere la mia felicità davanti a quella di mia madre ? Distruggere ciò che per lei ora era una vita felice ?

Verso le tre Molly se ne andò , e io uscii pochi minuti dopo di lei col pretesto di dover andare al corso di teatro, anche se era alle 5.
Mi presi del tempo per pensare , e alla fermata dell'autobus ero talmente immersa nei miei pensieri da non riconoscere in un primo momento il ragazzo che mi si metteva davanti.
<<oih tutto bene ?>>
Una voce morbida mi distolse dal mio trance , e in un attimo i miei occhi incrociarono quelli scuri e profondi di Shawn.
<<emh...cosa ?>> chiesi scuotendo la testa.
<<stavo camminando verso la fermata e ti ho vista tutta imbambolata. A che pensavi?>>
Risposi alla sua domanda con un gesto vago della mano, chiudendo così l'argomento.
'Beh stavo cercando di capire come dire al mio ragazzo , perché ora Cam è il mio ragazzo sai? che faccio teatro due giorni alla settimana insieme al ragazzo che più al mondo odia, ossia te. Tu invece come te la passi? '
<<solite cose di scuola. Non sapevo prendessi anche tu l'autobus qui>>
Shawn alzò le spalle e si mise le mani in tasca.
Le braccia sotto la felpa nera si tesero e si notavano i muscoli che guizzavano sotto la stoffa.
<<infatti io non lo prendo di solito qui. Però è capitato che fossi in zona...>>
Domande vaghe per risposte vaghe ... sospetto...
Poi continuò,
<< almeno facciamo il viaggio insieme. Non ci sentiamo da un sacco!>>
Mi si strinse il cuore e sorrisi per il suo puro entusiasmo privo di alcun rancore.
Aspettammo una decina di minuti che arrivasse l'auto , e dopo un po' sentii la tensione scendermi.
Parlammo di cose casuali, come stava andando a scuola , quello che era successo a casa mia.
Stranamente non mi trovai a disagio nemmeno nel parlare di mio padre , era come se ci fossimo ritrovati tra vecchi amici.
Lui ascoltava quello che avevo da dire , annuiva e faceva la faccia seria quando ve ne era bisogno.
Trovati due posti vicini la conversazione continuò, scoprii di come un certo agente , ascoltandolo
ad una delle sue serate , gli avesse proposto un contratto , ma nulla di sicuro a detta sua.
Chiamai la fermata , alla prossima saremmo dovuti scendere , e ci alzammo cercando di farci largo nella folla che occupava l'intero abitacolo.
Finalmente raggiungemmo le porte, ma proprio in quel momento l'autista aveva deciso che era arrivata l'ora di frenare , e spinti dalla forza di gravità scivolammo fuori come pere cotte sul marciapiede umido.
Con una guancia sul terreno, il corpo di Shawn aveva attutito la caduta , a formare una spese di x con il mio.
Ma a sapere chi mi avrebbe aspettata davanti alla scuola ,avrei preferito spiaccicarmi sull'asfalto.
<< insomma è così che fate il giro di partner>>
La voce glaciale di Cam mi fece drizzare le orecchie , e come me anche Shawn impallidì.
Entrambi fummo in piedi in un secondo , ma ormai il mio ragazzo mi aveva visto addosso , anche se non di mia volontà , alla persona che meno sulla faccia della terra avrebbe voluto vedere accanto a me.
Ci si preparava al peggio.

Il Mio Baby-sitter 2: un amore non fraternoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora