Il Mio Baby-sitter 2: un amore non fraterno

capitolo 8

<<e quindi?>>
<<l'ho riportato a casa e ora non so cosa fare. Dai Sara fai sega con me?>> mi sentivo il serpente che persuade Eva a mangiarsi la mela mentre chiedevo alla mia amica di non andare a scuola.
Prima di parcheggiare la macchina e accompagnare Cam in camera sua avevo mandato un messaggio a Sara per informarla di quello che era successo e del perché quel giorno non sarei venuta a lezione, e nemmeno il tempo di 5 minuti che mi ero ritrovata mille telefonate perse da parte sua.
Erano le 8 e mezzo, ma lei entrava in seconda ora, quindi tutto tornava .
<<non saprei ... Ho già fatto un sacco di assenze...>>
<< ma che dici! E poi vai bene in tutte le materie ,i prof chiuderanno un occhio per te.>> dissi con voce saggia
Dall'altra parte del telefono sentivo Sara sempre più propensa a darmi retta , e in 10 minuti riuscii a strapparle ora e luogo per incontrarci.
Lavoro compiuto.
Riagganciai la telefonata e rimisi in moto la macchina di Cam, non gli sarebbe dispiaciuto se gliel'avessi presa in prestito per qualche ora ...

<<Ma insomma tu cosa vuoi fare?>>
Sara quel giorno era particolarmente bella, brillava da quanto appariva raggiante. Aveva legato i suoi lunghi capelli in morbide trecce che le cadevano sulle spalle magre. Gli occhi erano colorati da un tenue marroncino, che risaltava ancora di più il verde delle sue iridi, e le labbra erano color porpora, come il vestito a mezze maniche che indossava.
Feci spallucce << Non lo so , te l'ho detto... ci voglio ancora pensare... in fondo è vero quello che dice, quando arriverà il bambino la casa diventerà un luogo ancora più movimentato, e io a primavera avrò tutte le verifiche...>>
Sara mi guardava corrucciata, sembrava non capire << Si ma... Ally quella è casa tua, e poi c'è Cam, e tua madre... e il tuo nuovo fratellino! Non vuoi esserci quando crescerà?>>
Come era possibile che a nessuno veniva in mente il fatto che l'appartamento di mio padre distava giusto qualche isolato? E poi esistevano le visite!
Mossi la testa, ero stanca di parlarne << Va be... parliamo di te signorinella. Non mi hai ancora detto perchè entravi in seconda>> Le ammiccai curiosa.
Sara si colorò di rosso e distolse velocemente lo sguardo <<Dovevo... vedere una persona...>>
Lo stupore era troppo da contenere ,e non riuscii a rimanere ferma sulla sedia
<<COSA?! E TU ME LO DICI COSI??>>
Sara si guardò intorno indulgendo, non c'era nessuno all'interno della tavola calda, se non una coppia di vecchietti a qualche tavolo di distanza, per nulla interessati alla nostra conversazione, apparentemente.
<<Ok ora calmati>>
<<racconta tutto>>
Sara mi rivolse un sorriso imbarazzato, e il mio cuore si scaldò quando iniziò a descrivermi il ragazzo.
Era proprio cotta...
<< allora hai presente quel tipo di cui ti raccontavo l'altro giorno in mensa ?>>
<<Robert?>>
Solo sentire il suo nome le allargò il sorriso
<<ieri sera abbiamo parlato al telefono per tutta la notte. Erano le quattro quando ci siamo dati la buona notte. Per questo oggi non ho sentito la sveglia >>
La mia espressione mimò un "wow" di enfasi.
<<e che vi siete detti?>>
<<ma nulla... Mi ha chiesto ... mi ha proposto di uscire ...>>
OMMIODIO
Non stavo più ferma, ero troppo entusiasta per la mia amica, e la ragazza di fronte a me si lasciò trasportare dall'emozione iniziando a saltellare sulla sedia insieme a me.
<<sono cosi felice Sara!>>
Le dissi sinceramente.
<<si anche io. Grazie , mi sento in colpa a parlare di queste cose con te che stai passando una situazione cosi incasinata ...>>
Rimasi a bocca aperta , scioccata.
Allungai le mani sul tavolo, stringendo le sue, e puntai gli occhi nelle sue sfere color argento <<Sara non pensare assolutamente una cosa del genere. Sono ENTUSIASTA per il tuo appuntamento. Anzi almeno posso pensare ad altro, tipo come renderti uno schianto>>
Sara sorrise preoccupata , ma mi strinse le mani a sua volta.
<<grazie. Ti voglio bene. Ma sappi che non mi farò mai vestire da te>>
<<cercherò di non offendermi >> dissi fingendomi scioccata,e scoppiammo insieme in una grande risata.