<<wow che sfiga>>
<<come tutta la mia vita>> dissi piangendomi addosso.
<<va be ma se ci pensi non è tanto grave. Basterà fare finta di nulla.>>
La guardai storta <<e come dovrei fare ?>>
Sara fece con aria pensosa <<ah boh>>
I magici consigli: 'ah boh'.
Attraversammo il corridoio fino a raggiungere l'aula di matematica.
L'ora di lezione fu estenuante come ogni ora della mia vita , e oggi più che mai sentivo il senso del mainagioia nelle vene.
Ieri sera era stata una serata così bella ... normale .. che mi ero scordata della faccenda 'Shawn', e la cosa che mi preoccupava di più era come avrebbe reagito Cam...
Alla pausa pranzo non mangiai un granché , l'ansia mi toglieva l'appetito , e quella giornata mi rendeva ansiosa al massimo.
<<la finisci quella fetta ?>>chiese la mia amica indicando il mio piatto quasi pieno.
<<no>> dissi accompagnando la mia voce con un gesto della mano.
<<grande>> Sara si piegò sul tavolo e acchiappò il mio vassoio.
Quel giorno stava mangiando davvero tanto... la cosa era sospetta. Certo, non si poteva dire che fosse una bocca di ciabatta , nonostante il suo fisico da modella, ma il cibo della mensa avrebbe fatto schifo anche allo stomaco più forte.
Quando aveva così tanta fame voleva dire solo una cosa.
<<CHI È? !>>
Sara sgranò gli occhi e mi guardò confusa. <<chi è cosa? >>
<<il ragazzo che ti piace>> risposi con faccia furba.
<<cosa? Ma come??>> non sapeva che dire e continuava a balbettare.
<<sono brava nel mio lavoro. Allora ??>> risposi io tutta fiera.
Sara si guardó intorno come per controllare che nessuno ci stesse ascoltando , dopodiché si sporse sul tavolo e mi sussurò all'orecchio il nome di un ragazzo che non avevo mai sentito.
<<e chi é questo Blake?>>
<<Shhh non urlare! É uno che ho incontrato ieri. É troppo figo Ally! Però non sono molto sicura...>>
<<cosa? Perché?>>
<< non so...ho paura che sia uno di quei ragazzi che non cercano una storia. Hai capito no?>>
Ci pensai su. Non sapevo che rispondere , non conoscendolo , così le chiesi qualcosa in più <<racconta , dove l'hai visto?>>
A quel punto Sara abbandonò il suo caro cibo per raccontarmi l'avvincente avventura della sera prima.
Era un ragazzo alto, occhi verdi e pelle olivastra. Sua cugina, poco più grande di noi , quella settimana era tornata in città per il compleanno della zia, e la sera prima erano andate , lei e Violet (la cugina appunto) ad un pub vicino casa.
Il ragazzo di cui parlava la mia amica lavorava come bar man nel locale , che casualità.
<<che carina che sei mentre ne parli!>> dissi con gli occhi a cuoricino.
<<shh é ora che arriva la parte migliore!>>
Sara e questo ragazzo si erano ritrovati a parlare dal momento che Violet l'aveva , per così dire, 'bidonata' per stare con un tipo che aveva incontrato là.
<<Beh ma non è stato molto carino>> commentai io sovrappensiero.
<<quello che ho pensato anche io, finché non ho incontrato Robert...>>
Il tempo passava, e di Violet nessuna traccia. Sara l'aveva persa di vista , e quando iniziò a preoccuparsi si accorse che aveva ricevuto un messaggio della cugina dove le diceva che se ne era andata a casa.
<<ma scusa , che stronza>>
<<sempre quello che ho pensato io, ma indovina chi mi ha riaccompagnato a casa ?>>
<<Robert? >>
<<Esatto! E mi ha anche dato il suo numero!>> disse tutta euforica.
<<da come mi racconti sembra un ragazzo apposto>>
<< non saprei Ally...é troppo bello ... Sono combattuta...>>
Rassicurai la mia amica ,e quando ricominciarono le lezioni pensai al fatto che per una volta non stavamo parlando dei miei affari. Forse con tutta la faccenda di Cam e mio padre l'avevo un po' trascurata...
Nelle ore seguenti cercai di pensare a un qualcosa per farmi perdonare ,ma anche dopo l'ultima lezione ancora non avevo nulla in mente.
La giornata scolastica finí , e un Impala del 69 mi aspettava di fronte il cancello.
Un sorriso mi si affacciò e di nuovo mi scordai di tutto il resto.
Quando salii incontrai gli occhi di Cam, bello come sempre , e la giornata migliorò con un niente.
<<eihla che bella sorpresa. Che ci fai qui?>> gli chiesi perché non lo aspettavo quel giorno.
<<che c'è? Non ti ricordi che io sono il tuo baby sitter? Sono incaricato da tua madre a soddisfare ogni tuo capriccio >> mi disse in modo malizioso, e io arrossii
<<non penso che lei intenda anche in quel senso>> risi e mi allacciai la cintura.
<<ne sei sicura?>> chiese con tono innocente.
<<abbastanza.>>
<<in ogni caso c'è tuo padre a pranzo. Voleva farti una sorpresa.>>
Ah. Strano. Avevo capito che fra lui e la mamma non andasse proprio alla grande...
<<ah>>
<<tutto ok?>> si preoccupò Cam come sempre.
Annuii poco convinta e Cam azionò la macchina.
In realtà non andava molto "ok"... Ero preoccupata ,e inoltre con mia madre la situazione non era ancora delle migliori, non volevo che mio 'padre' ci mettesse il carico da 12...
Mio padre...che strano che era ...però mi stavo abituando...
La macchina fu parcheggiata ad una ventina di metri da casa ,e quando mi girai verso Cam per chiedere il motivo per cui non si fosse accostato davanti, non ebbi modo di pronunciare alcuna parola.
Mi afferrò le guance con le sue mani calde , e il cuore mi fece una capriola.
<<prima di scendere... Devo chiederti una cosa importante>>
Oddio cosa? Cosa era tanto importante ? Più di una probabile rissa tra il mio vero padre e il mio nuovo padre ?!
Il suo pollice indulgiò ancora un po' sul mio zigomo, prima di staccarsi. Lo vidi andare a pescare un qualcosa dal sedile dietro , e mentre si sporgeva dovetti chiedere appello a tutto il mio autocontrollo per non fissare la parte di addominali lasciata scoperta dalla maglia alzata.
<<tieni>> mi porse un pacchetto rosso con un nastro dorato sopra
<<cosa é? Come mai?>> risi emozionata.
Ma che cosa dici Ally? O mio dio sei un disastro
<<tu apri... Poi capirai >>
O mamma. Stava succedendo davvero. Odiavo scartare i regali davanti alla gente. Per quanto mi potessero piacere , e per quanto fossero fighi, quello che veniva fuori da parte mia era una specie di smorfia raccapricciante e una vocetta troppo acuta per un umano.
Iniziai ad aprire timorosa il pacchetto , ma quando scoprii il suo contenuto mi scordai di ogni paura, e gli occhi mi si appannarono di lacrime.
Aveva conservato il biglietto del luna park dove eravamo andati nel giorno in cui avevo scoperto di mia madre, e insieme c'era un piccolo porta chiavi a forma di giostra panoramica.
<<non ci credo, l'hai tenuto!>>
Cam mi cinse le spalle ,e il suo profumo di limone mi avvolse. Mi diede un bacio sulla nuca , e per un istante il tempo si fermò in quella macchina.
<<pensavo che... Potremmo ritornare la. In fondo é stato in quel giorno che tutto é iniziato...>> le sue labbra accarezzavano i miei capelli .
<<é un appuntamento?>> chiesi col cuore colmo di gioia.
<<forse...>>
A quel punto fui io che mi scostai e gli cinsi il collo <<allora ci sto>> e lo baciai con tutto l'amore che provavo per lui.Quando uscimmo dalla macchina mi pareva fossero passati anni, mi pettinai i capelli davanti il riflesso del finestrino ,ma le guance rosse erano difficile da levare.
Attraversammo la strada mano nella mano, per separarci solo davanti casa.
Sarebbe stato un pranzo molto lungo ,ma saremmo stati insieme ,ed era quello che davvero mi importava.Oh oh oh buon natale a tuttiiii
Come vedete ho aggiornato solo per voi,vedetelo come un regalo di natale da parte mia.
Spero che ci piaccia,e se vi va lasciatemi un commento ❤🎅
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Il Mio Baby-sitter 2: un amore non fraterno
FanfictionEcco finalmente il sequel! Per chi non conoscesse la storia , questo è il secondo di "il mio baby sitter" , vi consiglio di andarlo per capire meglio tutto🙂 Ora Ally e Cam hanno un grande problema tra le mani:come faranno a stare insieme ? Sanno b...