Non ero ancora totalmente nel mondo dei sogni quando sentii la porta di camera cigolare.
Sul corridoio la luce era accesa , e i miei occhi si ritrovarono ad osservare una striscia chiara che si estendeva sul pavimento mentre la porta si apriva sempre di più.
Mi appoggiai sui gomiti , e quando riuscii a riconoscere la sagoma che stava entrando nella mia camera mi sentii saltare un battito.
Cam si chiuse furtivo la porta alle spalle, e facendosi luce con lo schermo del telefono riuscì ad arrivare al mio letto senza inciampare da nessuna parte.
<<che ore sono?>> mi venne solo da chiedere , spostandomi e facendogli spazio tra le lenzuola.
Per un attimo mi sentii la gola stringere al pensiero che qualcuno ci avesse potuti vedere , ma poi come un flash mi tornarono in mente le ultime ore appena trascorse , la chiacchierata con mia madre e la sfuriata di Matt.
<<le 3 di mattina>> mi rispose mettendomi un braccio intorno alla schiena e posizionandomi sul suo petto.
Ero ancora un po' confusa da tutto ciò che era successo, ma la sua vicinanza aveva un qualcosa di assefuacente, e feci un profondo respiro per inalare il suo profumo.
<<dove sei stato?>>
Nella mia voce non c'era acidità o rabbia, solo curiosità. Iniziai a muovere la mano sopra il suo petto in piccoli cerchi , accarezzando la stoffa che mi separava dalla sua pelle calda.
<<ho camminato a dire il vero. Ho provato a chiamare papà per un paio di volte , ma non mi ha mai risposto. Ho chiamato anche Molly>>.
Mi alzai su un braccio per poterlo guardare in faccia , la mano era conficcata accanto alle sue costole e i nostri volti erano così vicini che sentivo il suo respiro sulla guancia.
Nonostante la luce fosse spenta, i lampioni sulla strada inondavano di un lieve chiarore la finestra aperta, e io potevo riconoscere i lineamenti bellissimi del mio ragazzo anche nella penombra.
Cam alzò le spalle sconsolato << è stata di conforto. Stranamente. >>
Wow la cosa stupiva anche me.
Lasciai aderire il palmo della mano con la sua guancia , e lui ve la strofinò come un gatto.
<<non ti preoccupare. Non può ignorarmi in eterno ...>> sussurrò , forse più a se stesso che a me.
Mi prese la mano e la portò alle labbra, vi regalò un tenero bacio al centro del palmo, e io ringraziai l'oscurità per nascondermi le giancie paonazze.
<<come è andata con Mary? >> mi chiese poi cogliendomi di sorpresa. Ormai la mia mente era stata impostata sulle sue labbra.
<<bene. Anzi benissimo. Dice che non è arrabbiata e che non ci biasima di nulla>>. Dissi non riuscendo a trattenere un sorriso.
Tra tutti gli scenari possibili, non mi sarei mai immaginata una reazione del genere.
Cam sospirò <<cazzo amo quella donna.>>
La sua uscita mi fece ridere << attento alle parole che usi o inizierò a proccuparmi >>dissi colpendolo sul petto.
Cam mi prese il braccio prima che il colpo facesse centro , e in un secondo mi ritrovai sdraiata a pancia in su, con lui sopra di me.
Aveva una gamba tra le mie, cosa che mi avrebbe reso più complicato lo spostarmi , se solo avessi voluto, e le mani erano strette intorno ai miei polsi, ora sopra la mia testa.
<<cosa volevi fare?>> mi incalzò sussurrandomi all'orecchio in un modo che mi fece scordare in un nano secondo di mia madre.
<<sei sleale, sappilo>> gli risposi senza trattenere un risolino.
<<non ho mai affermato il contrario>> disse , prima di iniziare a torturare il mio collo con le sue labbra.
Sapevo dove voleva andare a parare , ma io volevo rimanere concentrata sulla nostra conversazione.
<<domani è la vigilia>> dissi cercando di mantenere un tono al limite del normale. A Cam non parve interessare molto, o almeno non lo diede a vedere, perché , come se non mi avesse nemmeno sentito , cominciò ad assaltare le mie clavicole, posizionandomi tanti piccoli baci che mi fecero tremare il petto.
<<potrei parlarci io con Matt>> dissi non riescendo a contenere un sospiro uscire dalle mie labbra.
<<sono io il cattivo. Qualsiasi cosa tu possa dirgli, nella sua ottica sei solo stata raggirata dal crudele figlio che non vuole la felicità di suo padre.>> voleva alleggerire la conversazione scherzando, ma sapevamo entrambi che non era davvero una battuta.
<< non so se prenderla come un'offesa .>>
Cam ritornò sul mio collo, fino a solleticarmi la mia parte sensibile detro all'orecchio. Volevo urlare.
Tra un bacio e l'altro rispose <<lui non ti conosce bene quanto ti conosco io>> e quella sua allusione mi fece diventare ancora più paonazza.
<<Cam dico davvero. Voglio fare qualcosa per aiutarti. >> dissi in un misto di disperazione per ciò che mi stava facendo e odio verso me stessa perché volevo continuasse.
Non mi volevo lamentare di come si stavano svolgendo gli eventi, ma sentivo l'esigenza di trovare un piano d'attacco, un modo per chiarire le cose una volta per tutte.
Cam finalmente si fermò , teneva ancora le mie mani unite sopra la mia testa e non parve interessato a liberarle. Con il braccio libero si issò leggermente per potermi guardare negli occhi , e senza rendermene conto trattenni il respiro.
Non potevo credere a quanto la bellezza di quel volto fosse sempre così abbagliante e incredibile. Le ciglia lunghe si prolungavano come ombre sulle guancie , la mascella perfettamente squadrata era tesa e potevo sentire sulle mie labbra i profondi respiri che inalava e espirava. La pelle, sempre inspiegabilmente abbronzata , alla luce fioca della notte appariva più pallida , ma non meno bella. Dovetti reprimere qualsiasi mio impulso per non strofinare il mio naso sul suo zigomo morbido, sul suo collo profumato.
I suoi occhi erano color miele , brillanti nel buio della mia camera , caldi e così intensi. Il suo sguardo mi stava uccidendo, sempre troppo profondo e misterioso perché potesse lasciar trasalire anche il più piccolo dei pensieri.
Le sue pupille ballavano sul mio volto, dai miei occhi alle mie labbra , e io d'istinto le dischiusi, anelando alla sensazione che quel contatto, le sue labbra sulle mie , mi avrebbe portato.
Ma non mi baciò. O almeno non subito.
<<io non ti merito, lo sai?>>
Quella frase mi colse di sorpresa , lasciandomi senza parole.
Cam sorrise , uno di quei sorrisi bellissimi che raramente lasciava intravedere al mondo. Timidamente avvicinò il suo volto verso il mio, come a voler cercare una sorta di consenso da parte mia.
<<ma finché sarai cosi sprovveduta da non accorgertene io mi godo ogni secondo che questo mondo mi concede.>> concluse allargando sempre di più le labbra verso l'alto.
Come poteva pensare una cosa del genere ? Come poteva non capire che ero io quella fortunata e non lui.
A quel punto decisi di buttare nel cassonetto qualsiasi tipo di discussione , Matt avrebbe aspettato domani.
Alzai leggermente il mento e finalmente le nostre labbra si unirono.~spazio autrice~
Scusate per la brevità del capitolo , ma mi piaceva l'idea di concluderlo con questa bella immagine ahhaha
Stiamo davvero agli sgoccioli, e vi avviso che non sono molti i capitoli che ci separano dalla fine.
Spero che vi sia piaciuto questo capitolo, e in generale questa storia , e ci tengo davvero a ringraziarvi di cuore per tutti i commenti che ogni volta mi lasciate e i mi piace , sono cose a cui tengo tantissimo.
Scusate se ogni tanto scompaio ma ce la sto mettendo tutta per concludere al meglio questa storia che ormai mi accompagna da non so quanto ahhaha. Ora basta che per gli addii c'è tempo, vi voglio bene e buon quasi inizio estate (per chi non ha gli esami obv)
STAI LEGGENDO
Il Mio Baby-sitter 2: un amore non fraterno
FanfictionEcco finalmente il sequel! Per chi non conoscesse la storia , questo è il secondo di "il mio baby sitter" , vi consiglio di andarlo per capire meglio tutto🙂 Ora Ally e Cam hanno un grande problema tra le mani:come faranno a stare insieme ? Sanno b...