capitolo 42

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Come per la maggior parte delle cose nella mia vita , non mi ero preparata alcun piano o discorso quando avevo deciso di rivelare a mia madre della relazione con Cameron.
Mi stavo buttando da una rupe senza paracadute e la cosa anziché spaventarmi  mi eccitava alla follia.
Le nostre dita erano ancora legate quando bussai alla porta di casa , ma prima che Matt ci aprisse, Cam aveva già fatto scivolare la sua con fare imbarazzato nella tasca.
Non ebbi tempo per esprimere la mia delusione perché il sorriso a trentadue denti dell'uomo di fronte a noi ci accolse come una mazza da baseball in piena faccia <<eih ragazzi! Siete tornati insieme vedo>>
Che uomo perspicace.
<< sì, eravamo andati a fare qualche spesa di natale. Ad Ally serviva il mio aiuto>> disse Cam entrando per primo ed evitando attentamente di incontrare il mio sguardo.
<< menomale che siete tornati, vi stavamo per chiamare. La cena è quasi pronta>> disse mia madre dalla cucina. Lanciai la giacca su una sedia e mi lasciai cadere pesantemente sul divano. Mi pareva di aver camminato per kilometri.
<<bene allora apparecchio>> disse Cam col tono più neutrale che gli avessi mai sentito.
Iniziai ad osservarlo, non capivo perché avesse fatto così, perché avesse levato la mia mano dalla sua.
Tutt'a d'un tratto non si sentiva più pronto?
Non poteva essere, dopo il pomeriggio che avevamo trascorso insieme non volevo più scervellarmi con domande simili.
Forse non voleva fare le cose di fretta. Non voleva piombarsene così con una bomba del genere a ciel sereno. Riflettei sul fatto che magari ne avremmo dovuto parlare prima noi due , del come e del quando.
Ma in fondo non c'era un "modo" per preparare la cosa. O si faceva o non si faceva, come levare un cerotto da una ferita. Uno strappo netto.
<< che giri avete fatto?>> mi chiese Matt sedendosi accanto a me con un bicchiere di vino rosso in mano.
In silenzio gli feci segno di far bere anche  a me , e Matt, controllando che mamma non potesse vederci, mi porse un bicchiere con un po' di quel nettare acidulo.
Mia madre aveva proprio scelto quello giusto.
Prendendo un sorso gli risposi <<siamo stati praticamente ovunque. Ho fatto il regalo anche a te, lo sai?>> dissi mettendomi più comoda tra i grandi cuscini e continuando a fissare Cam che portava piatti e bicchieri a tavola.
Mi chiedevo come potesse sembrare così sexy anche in veste di casalinga , con quei suoi movimenti così leggeri e  sicuri , e l'espressione concentrata sulla fronte.
<<ma non dovevi Ally, davvero>> rispose Matt, facendomi ricordare che stavo avendo una conversazione con lui.
Feci un altro sorso e iniziai a muovere la testa in disaccordo <<certo che dovevo!  Tra qualche giorno è natale>>
Proprio in quel momento mamma fece la sua comparsa dalla cucina, lo sguardo severo quando i suoi occhi caddero sul bicchiere che tenevo tra le mani.
<<Matt...>> disse col tono da rimprovero, e  io non potei soffocare un sorriso.
<<lui ha provato a fermarmi, ma lo sai quanto io sia forte e prevaricatrice sugli altri>> dissi alzandomi e abbracciandola languidamente , attenta a tenere ben lontano il bicchiere da lei.
<<è vero, concordo>> sentii Cam da dietro ridacchiare.
Mi girai per scoccargli un' occhiata glaciale <<parla quello>>  e a quel punto si misero a ridere tutti quanti.
Quell'atmosfera così leggera, familiare , mi fece tornare il buon umore, e per quella serata mi aiutò a non pensare a mio padre.
Quando ci sedemmo tutti a tavola avevo il sorriso stampato in faccia , chiacchieravamo come una famiglia qualunque , ogni tanto mia madre si lamentava con Matt perché continuava ad assecondare le mie tendenze da alcolista, Cam concordava con  lei dicendo che ero troppo piccola e Matt raccontava di storie di quando era un adolescente e andava a bere con i suoi amici fino alle 4 di notte.
<<dove  era tutta questa flessibilità quando io avevo sedici anni?>> chiese con un sopracciglio alzato Cam.
Matt si mise una mano sul petto cercando di esprimere serietà,  inutilmente << tesoro,  è chiaro che Ally sia molto più matura e responsabile di te quando avevi la sua età>>
Cam era scioccato, e io non riuscivo a trattenermi dal ridere <<io aggiungerei che lo sono tutt'ora>>
<<su questo non sarei molto sicura>> disse mia madre prendendo il mio bicchiere e versandone il  contenuto incriminate nel suo.
Le rivolsi una smorfia <<questo è stato molto maleducato>> ma non mi opposi più di tanto alla cosa, già con quel che avevo bevuto mi potevo dichiarare felicemente alticcia.
Parlammo intorno al tavolo anche dopo aver finito di mangiare , mia madre sembrava risplendere di luce propria, e anche Matt era più allegro del solito. Ogni tanto lanciavo qualche sguardo a Cam di nascosto ,i suoi lineamenti erano rilassati , e mi parve più giovane e ... felice.
Quando si accorse che lo stavo fissando non mi affrettai a girarmi, ma gli sorrisi, un sorriso vero che mi cresceva dal petto e che mi scaldò tutto il corpo. Notai chiaramente gli occhi di Cam illuminarsi , cavolo ,sarà stato il vino ma gli sarei saltata addosso all'istante se non ci fosse stato un tavolo a dividerci.
Mi sorrise a sua volta , con quelle sue labbra perfette, e il suo volto divenne ancora più bello.
Poteva essere tutto più splendido di così ?
<<ragazzi, volevo approfittare della cena deliziosa di Mary, e del fatto che stiamo tutti qui riuniti, per dire una cosa>>
Rivolsi uno sguardo interrogativo a Cam, anche lui pareva non essere a conoscenza di ciò che avrebbe detto suo padre.
Mia madre prese la mano di Matt da sopra il tavolo, e solo adesso mi rendevo conto di un punto luce grande quanto un occhio proprio su una delle sue dita.
Mi paralizzai.
I due si guardarono con fare complice  negli occhi , sorridendo per l'emozione , e io sentivo l'aria faticare ad entrare nei miei polmoni.
<<chi lo dice? >> fece a mia madre Matt, la voce trepidante.
Lanciai un'occhiata a Cam, che mi fece capire dalla due espressione di essere giunto alle mie stesse conclusioni.
Stava accadendo, stava davvero accadendo.
<<diciamolo insieme>> gli rispose mia madre con fare eccitato , e quando pronunciarono quelle parole non mi sentivo più il sangue alla testa.
<<è ufficiale , ci stiamo per sposare!>>

                               ***

La felicità di mia madre di solito era contagiosa ,ma quella volta ... quella volta fu una bastonata allo stomaco.
Cam era stato il primo a congratularsi,  si era alzato ed era andato ad abbracciare il padre , poi a baciare sulle guance mia madre.
Dovevo ammettere che sapeva nascondere le emozioni molto meglio di me.
Quando mia madre si staccò dal mio futuro fratello si rivolse a me, lo sguardo che trapelava ansia <<tesoro tutto... tutto ok?>>
Vederla preoccupata mi accese una luce in testa, dovevo reagire alla situazione , o mia madre avrebbe iniziato a temere per i motivi sbagliati.
Sapevo ormai da tempo che amava davvero profondamente Matt, ma ero altrettanto certa che , se avesse avuto anche il minimo dubbio che la cosa avesse potuto dare fastidio a me , avrebbe troncata la loro relazione senza pensarci due volte.
E quella era l'ultima cosa cui aspiravo.
<<è stupendo, auguri>> dissi cercando di sfoggiare il sorriso più credibile che potessi fare. Mia madre parve risollevarsi, e io l'andai ad abbracciare.
Ci raccontarono dei dettagli, dove si sarebbe svolta la cerimonia e quando,chi pensavano di invitare e quale gusto scegliere per la torta.
Cam parlava per entrambi perché la mia mente non riusciva davvero a pensare ad altro se non a tutte le complicazioni che quella nuova notizia poneva di fronte alla nostra relazione.
E la cosa mi faceva  sentire così in colpa ed egoista.  Dopo tutto quello che aveva passato mia madre , la sofferenza e la solitudine che aveva dovuto patire , ora che finalmente aveva la possibilità di essere felice , io non facevo altro che pensare a me.
<<dobbiamo scegliere il vestito in fretta. Questa pancia continua a crescere sempre di più. Ally vorresti accompagnarmi? >> chiese mia madre sorridendo e toccandosi il ventre.
Mi scostai dai miei pensieri non appena ebbi sentito il mio nome , e senza nemmeno sapere a che cosa stessi accettando, annuii dicendo di sì.
<<sono davvero felice >> e mi prese la mano stringendola calorosamente.
<<adesso però, non so voi , ma io sono distrutto.  Dovremmo proprio andare a letto e spostare questa conversazione a domani, che dite? >> si intromise Cam facendo scivolare la sedia sul pavimento e alzandosi da tavola.
Matt fece lo stesso , accostandosi a mia madre per aiutarla ad alzare.
<<domani mattina vado a trovare Molly per colazione. Ti va di venire ?>> chiese Matt a suo figlio , che annuì anche lui sovrappensiero come me.
Sapevamo che sarebbe successo,  solo non ci aspettavamo proprio adesso che finalmente eravamo tornati insieme.
Salimmo le scale in modo calmo, ma quando fummo sicuri di non essere visti iniziammo ad allungare i passi veloci. Cam mi seguì in camera mia , e io chiusi a chiave la serratura col cuore in gola.
<<beh. Bella notizia>> dissi girandomi verso di lui. Non ebbi il tempo di dire altro che mi ritrovai le sue labbra a contatto con le mie , il suo corpo premeva il mio contro la porta e le sue mani sembravano toccarmi ovunque.
Le sue labbra mi attraversarono il mento e mi tracciarono un sentiero caldo e pieno di brividi sul collo, per poi tornare ancora alle mie labbra. Questo bacio era diverso,  non aveva niente della delicatezza e lentezza di quando stavamo al parco. Era affamato , frenetico, pieno di desiderio. Le mie mani scivolarono sui suoi addominali cesellati e poi sulla schiena. Quei muscoli scolpiti si flettevano sotto le mie dita mentre il bacio si faceva sempre più profondo e tutti i miei sensi iniziarono a turbinare.
Quando le nostre bocche si staccarono   il marrone dei suoi occhi era intenso come ferro bollente.
<<promettimi che ciò che ci hanno appena detto non cambierà nulla tra noi>>.
Il mio cuore tornò a fare le acrobazie del cirque du soleil tra le costole, e le gambe mi erano diventati due pezzi di formaggio stick.
Gli premetti le mani sul suo petto come se fosse stato l'unica cosa a potermi ancorare alla mia vita ,  dovetti trattenere le lacrime per quanta gioia provavo in quel momento.
<<prometto>>.






Il Mio Baby-sitter 2: un amore non fraternoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora