(Lucia)
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Finalmente è finita.
Tutti si dirigono verso la fine del palazzetto, dove ci sono le due uscite.
Ale:"Cate non è che mi fai un favore?"
Le sussurra all'orecchio, ma io riesco a sentirlo.
Non so minimamente cosa le possa chiedere.
"Vai a casa di Lucia, dici a suo padre che sei una sua amica e che stanotte verrà a dormire da te."-Perchè dovrei andare a dormire da lei?- penso abbastanza confusa.
Ma non ci do tanto peso.
Molto probabilmente è per poter stare alla festa più a lungo***
Ale:"Lucia. Stasera dormi a casa mia. Ti va?" mi dice e il mio cervello è in confusione.
-Non dovevo dormire da Caterina?-
-Perchè vuole che dorma a casa sua?-Per un attimo ho paura che possa essere una trappola.
"Così possiamo stare di più alla festa." continua .
Caterina interviene:
"Gli diciamo che vieni a dormire da me."
Accetto titubante.***
Dopo vari minuti che camminiamo, incontriamo Francesco.
Lui e Caterina iniziano a baciarsi.
"Ale posso parlarti?"Ho paura di questo suo invito a dormire da lui.
Ho paura che possa essere solo una trappola per divertirsi.
Un piano progettato da tempo con i suoi amici.
Devo tranquillizzarmi, in fondo so che non farebbe mai una cosa del genere.
Sembra un ragazzo cattivo, ma in realtà è dolce."Cosa succede?"
"Perchè dormo da te?"Sono nervosa, forse non dovevo chiedere, non voglio sembrare ridicola.
"Possiamo stare più tempo insieme, ma se non vuoi...non importa. Non voglio di certo costringerti."
E mi sorride.
"Vengo, grazie."
Mi sorride e ritorniamo dai due piccioncini.
"Ciao Lucia! Io sono Francesco."
Mi stringe la mano e lui, come la sua fidanzata, ha un sorriso contagioso.***
Io e Caterina iniziamo il piano entrando in casa mia, successivamente pranzerà qui e infine convincerà mio padre a "dormire da lei".
"Che bella casa." dice sorridendo.
La ringrazio.
"Oh. Ciao..."
Rosa ci accoglie all'ingresso e si presenta.Andiamo verso la cucina e Caterina, all'orecchio, mi dice:
"Che mamma giovane e bella che hai."
Mi irrigidisco un po':
"Non è mia madre." rispondo acida, ma subito dopo me ne pento.
"..scusa." dice confusa e dispiaciuta.
Le sorrido per farle capire che va tutto bene e andiamo nella sala da pranzo dove c'è mio padre che, sfogliando il giornale, ci vede entrare e vedo che si innervosisce.
Lo conosco abbastanza da capire che è più che arrabbiato. Non so se è per il fatto che gli ho portato, senza preavviso, un'estranea in casa o se è perchè si è accorto che non ero in casa questa notte.Mi affretto a parlare così da evitare sue fastidiose e pericolose domande.
"Papà ti presento Caterina. È la mia amica di scuola."Caterina, interpretando alla perfezione il suo personaggio, e con il suo solito sorriso smagliante, porge la mano a mio padre e vedo che le sue rughe sulla fronte si rilassano leggermente.
Si alza e con gentilezza invita la mia 'amica' ad accomodarsi:
"Non c'è molto da mangiare. Se Lucia mi avrebbe avvertito, Rosa avrebbe preparato di meglio." cerca di scusarsi.
"Non si preoccupi. Non mangio molto."
Lei e mio padre sembrano andare d'accordo e questa cosa non mi da fastidio.
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AMORE AMAMI
RomanceEccola lì: Lucia. Alta, qualche chilo di troppo, capelli castani mossi e lunghissimi. Finita scuola è sempre seduta lì ad aspettare l'autobus con le sue cuffiette blu alle orecchie. Mi incuriosisce, devo essere sincero, ma sono troppo sbagliato per...