Un viaggio inaspettato
Jennifer
È passata un'altra settimana e Matthew non mi parla. Giorno dopo giorno sembra aver ripreso il suo buon'umore e ride persino.
Ma io so che è successo qualcosa, ne sono certa, qualcosa di grave. Che però non si sente di confidarmelo.
Dopotutto ha ragione, io non sono la sua vera moglie, io non sono un suo familiare, non so nemmeno se posso essere una sua reale amica. Gli amici non dormono insieme ogni notte.
Lui si presenta in camera mia, mi chiede il permesso, che ancora non sono riuscita a negargli e si mette nel mio letto, per poi addormentarsi tra le mie braccia.
So che è un comportamento malsano e tossico. So che mi fa male. Sento quella vocina che mi ricorda che mi sta usando per stare meglio, che non è vero, che quelle notti che passiamo insieme sono solo per evitare di stare da soli, con i nostri pensieri e le nostre paure.
E come veleno i dubbi le incertezze, mi scorrono sotto pelle, nella mente, nel cuore, annientandomi completamente.
***
Entra nel mio ufficio nel tardo pomeriggio, come sempre senza bussare, e come al solito, non posso evitare di sentire le farfalle nello stomaco, quando i miei occhi cadono sul suo corpo.
«Ciao» sussurro per poi tornare a guardare il computer davanti a me, incapace però di concentrarmi. Come potrei farlo, con quegli occhi su di me?
«Ciao Jenny», entra nella stanza e la chiude dietro di sé, dolcemente provocando solo il rumore della serratura.
Si avvicina con passo lento, spostandosi dietro la mia poltrona e impedendomi di guardarlo negli occhi. Grave errore.
Se già non riuscivo a concentrarmi prima, ora che non lo vedo sarà impossibile. Sento i suoi occhi su di me, mi bruciano la pelle peggio di una fiamma viva.
«Ho una sorpresa per te» sussurra, mentre le sue mani si posano sulle mie spalle.
All'improvviso mi irrigidisco a sentire il contatto, ma non mi volto e continuo a fissare lo schermo del mio computer, cercando di evitarlo e sperando che con il pensiero, io riesca a farlo uscire dalla stanza.
«Mi hai sentito?» chiede con tono fin troppo dolce, per la mia tolleranza a lui. Cedo al suo tono sommesso, come il mio cuore che sta galoppando. Come se volesse avvisarmi.
È lui quello che ami, proprio lui!
Mi volto per guardarlo negli occhi e mi sorride. Perché è così bello? Perché quegli occhi sono così profondi?
Dovrei fargli mettere un sacchetto in faccia, così eviterebbe di ammaliarmi ogni volta che lo vedo.
«Ora hai la mia attenzione» sussurro, anche se c'è l'ha completamente da stamattina, quando mi sono svegliata e lui era lì. Abbandonato con la testa affianco al mio collo e le mani che mi stringevano, obbligandomi a stargli addosso.
Sento le guance imporporarsi, perciò abbasso lo sguardo come se avessi appena trovato qualcosa di molto interessante sul pavimento.
Lui mi osserva, so che lo sta facendo, e mi aspetto che ridacchi ma invece, continua a parlare.
«Ho una sorpresa per te, quindi ora torni a casa con me, e prepari la valigia».
Lo guardo confusa e scuoto la testa freneticamente. Un viaggio? Non sono per niente pronta.
«Non posso, ho molto lavoro da finire, sai ho un capo molto esigente» borbotto, tornando con lo sguardo sul display e con la sedia sotto alla scrivania.
STAI LEGGENDO
MIA PER 365 GIORNI
ChickLitMIA PER 365 GIORNI Tratto dal libro :"sposami". Sapete quando si dice fare il patto col diavolo? Jennifer Miller si ritrova a considerarlo, mentre la sua vita sembra cadere a pezzi. Con molti problemi economici e la terribile malattia del padre, s...