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Dopo quei pochi scambi di parole riecco di nuovo quel silenzio, ma dato che il corvino a quanto pare non sapeva stare zitto,iniziò di nuovo a parlare.

"Beh.. dato che staremo qui per non so quanto..ti andrebbe di conoscerci, farci qualche domanda?"

Azzardò Baekhyun.

"Va bene."
"inizio io.. come ti chiami?"
"Chiamami 'gigante'."

Rispose subito l'altro.

A quelle parole Baekhyun aggrottò lo sguardo e ripeté il nome.

"Gigante?"
"Sì."
"Mmm.. mi piace."

Disse mostrando un piccolo sorriso.

"E tu?"
"Chiamami 'piccoletto'."

Il Gigante aveva capito che il Piccoletto stesse giocando al suo stesso gioco e gli piacque.

"Gigante parlami un pò di te."

Baekhyun intanto si era seduto per terra appoggiando la schiena alla parete, fece così anche l'altro.

"Beh non c'è niente da dire. Allora.. sono un ragazzo di 24 anni a cui piace disegnare, viaggiare e fotografare. Sono diplomato e adesso sono in cerca del mio futuro. Finito. Bene, adesso tocca a te."
"Ho 24 anni, amo leggere e scrivere. Anch'io sono diplomato e sto cercando di crearmi un futuro, anche se non so bene cosa costruire. Non ho ancora capito la mia strada, mi sono perso lungo il tragitto."

Il Gigante lo stava osservando con attenzione, pronto a catturare ogni sua singola parola.

"Anche io.. non ho ancora trovato nulla a cui dedicare tutta la mia concentrazione, tutta la mia vita.
Mi affido al destino."

A quella parola, lo sguardo di Baekhyun si accese.

"Credi nel destino?"
"Sì. Tu..invece?"
"Certo! Il destino è un insieme d'inevitabili eventi che accadono secondo una linea temporale soggetta alla necessità e che portano ad una conseguenza finale prestabilita. Adoro questa teoria! Durante i miei studi ho affrontato proprio questo tema, infatti da quel momento ho capito che tutta la mia esistenza fosse basata su questo concetto. Il destino però può essere cambiato, poiché esso è inerente alle caratteristiche umane. Infatti l'uomo è artefice della propria sorte.
L'uomo sa a cosa può andare incontro e non può dare solo la 'colpa' al destino."

Il Gigante era davvero sbalordito da quel discorso così dettagliato.

"Scusa.. forse mi sono dilungato troppo!"
"No, per niente! Sei davvero così bravo nel parlare."
"Grazie! Tu invece? Sono curioso di sapere cosa pensi."
"Penso che il destino sia la base di tutto. Da esso tutto ha inizio.. ma credo che l'uomo delle volte non sia capace di modificarlo, credo che il destino sia stato già scritto per tutti con una penna indelebile difficile da cancellare o modificare."
"A questa teoria non ci avevo mai pensato.. ma credo che le azioni dell'uomo siano un possibile influenzatore del destino, tanto da poterlo cambiare."

Intanto Baekhyun lo stava guardando attentamente.

"Non so.. ma ognuno ha il diritto di pensare o formulare una propria teoria, quindi accetto anche la tua e devo dire che questo confronto non mi sta affatto dispiacendo,non avevo mai trovato una persona con cui parlare di queste 'cose interessanti'."

Rispose accennando un piccolo sorriso.

"Anche io."

Disse sorridendo il corvino.

D'un tratto le luci si accesero e l'ascensore continuò nella sua discesa,arrivando a pianterreno.

"Ecco, come ti avevo detto non siamo morti qui dentro."

La risposta del Piccoletto fu solo una risata.

A quel punto le loro strade si divisero.

"Arrivederci Piccoletto!"
"Arrivederci Gigante!"

Sorrisero entrambi mentre si girarono di spalle, e contemporaneamente i due ragazzi si voltarono per guardare l'altro, scoprendo che tutti e due avevano pensato di osservare l'altra persona allontanarsi.

Baekhyun appena fissò di nuovo le perle nere dell'altro, sentì un forte imbarazzo crescere al suo interno e anche qualcos'altro.

Il corvino andò in spiaggia e non smise di pensare al Gigante.
Quel ragazzo aveva attirato il suo interesse e non gli dispiaceva affatto parlare con lui,ma pensò che forse non si sarebbero più incontrati.

Quando arrivò in spiaggia, stette un poco,il tempo di un bagno e si diresse di nuovo verso l'albergo.

Aveva intenzione di scrivere guardando il tramonto dal suo balcone, per questo fece in fretta.

Stavolta prese le scale, ed entrò nella sua camera.

Si lavò e dopo aver preso carta e penna, scrisse.

l'uomo delle volte non è capace di modificare il destino?

Una domanda alquanto strana per un argomento che fino a un giorno fa pensava di aver capito, ma che adesso una persona del tutto sconosciuta lo aveva travolto con le sue parole e non solo su questo discorso.

La serata passò tranquillamente e poi andò a dormire, pensando ancora all'incontro.

/Destiny/ ~ ||chanbaek-hunhan||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora