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Le giornate passarono, ma Chanyeol non si fece sentire e neanche Baekhyun lo chiamò.

-

Un giorno, mentre stava andando a casa di Sehun insieme a Luhan, il corvino vide Chanyeol in macchina con una ragazza.

Baekhyun spalancò gli occhi incredulo, e rimase in silenzio, fermo, immobile, impassibile a quello che i suoi occhi stavano osservando.
Non trovava nemmeno una singola parola per poter spiegare quello che stava accadendo al suo cuore.

Non fu solo Baekhyun a vedere quella scena, anche gli altri due se ne accorsero.
Dopo aver guardato Chanyeol e quella ragazza, entrambi si voltarono verso Baekhyun sperando che non avesse visto nulla, ma videro solo un ragazzo afflitto.

"Magari sarà un'amica che è venuta a trovarlo, sicuramente non si vedevano da tan-."

Sbottò Sehun, cercando di risolvere in qualche modo la situazione catastrofica, dicendo cose assurde, ma fu bloccato da Baekhyun.

"Sehun tranquillo, non preoccuparti per me."

Disse solo quel ragazzo con il cuore distrutto.

"Sehun forse ha ragione, sicuramente anzi."

Parlò Luhan con aria pacata.

"Ho detto che sto bene, tranquilli."

Rispose ancora Baekhyun che si diresse nel portico della casa di Sehun, seguito dagli altri due, che lo avevano superato aprendo la porta.

"Baek tu non entri?"

Chiese il biondo.

"Voglio prendere un po' d'aria."
"Okay, sappi che per tu-"
"Luhan quando vorrò parlarti, lo farò."

Disse con l'amaro in bocca e facendo uno di quei sorrisi finti per tranquillizzare tutti, come sempre.

Luhan era entrato e adesso Baekhyun era rimasto solo.

Il cielo grigio offuscava quel pomeriggio fresco e la macchina di Chanyeol era già andata da un po'.

Baekhyun si guardò intorno e vide come tante case si susseguivano fra loro, come i loro giardini fossero così curati e pensò che il quartiere in cui abitavano sia Sehun che Chanyeol, fosse uno dei più belli in quel paese.
A un certo punto l'occhio ricadde un po' più lontano, sulla casa di quest'ultimo.
Era forse la casa più bella di quella zona, il portico accogliente con un piccolo tavolino rotondo, delle sedie accanto e quel dondolo in cui si erano seduti quasi ogni notte e in cui avevano raccontato pezzi della loro vita, donandosi a vicenda il proprio amore.
Poi con gli occhi aprì la porta e osservò il grande salone che lo accoglieva, con quei divani bianchi e quei quadri che osservava ogni qualvolta ci andava e vide poi, proprio sotto al suo quadro preferito, sopra una mensola una loro foto, quella che avevano fatta stampare insieme.
Era un collage: la prima li ritraeva a casa di Baekhyun, abbracciati; la seconda a casa di Chanyeol, in cui quest'ultimo lo stava baciando sulla guancia e Baekhyun era stato ritratto con una delle sue espressioni strane, quelle che piaceva tanto fare; e l'ultima li ritraeva in un parco, in essa loro si baciavano e Baekhyun potette risentire le labbra dell'altro accarezzare delicatamente le sue e potette riassaporare quel bacio.

Poi si svegliò da quello stato di trance e decise di fare una cosa: chiamarlo.
Perché? Perché voleva vedere se lui gli dicesse la verità.

Allora non perse altro tempo: il cellulare stava squillando e finalmente la sua voce rispose.

"Ciao Baekhyun."
"Ciao Chanyeol."
"Dimmi."
"Volevo dirti se potevamo vederci, adesso."

Passarono dei secondi prima che lui rispondesse.

"Eh..non posso, sai il perché."
"Tuo padre?"
"Sì, mi dispiace, non posso proprio uscire. Facciamo un'altra volta?"
"Quando?"

Disse con tutta la pacatezza di questo mondo, il ragazzo sapeva fingere bene.

"Appena posso."
"E quando potrai?"
"Sai che per adesso n-"
"Sai una cosa Chanyeol? Se vuoi vedermi, dovrai farlo tu perché adesso non vado più dietro nessuno. Ciao e buon divertimento."

Baekhyun allora chiuse la chiamata e distolse lo sguardo dalla casa del ragazzo, si voltò e andò dentro dai suoi amici, piazzando nel suo viso quel sorriso finto, la sua bellissima armatura.

/Destiny/ ~ ||chanbaek-hunhan||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora