/Destiny/ ~ ||chanbaek-hunhan||

36

Passarono giorni e Chanyeol lo chiamò un paio di volte, ma lui le ignorò come aveva già fatto.

Era arrabbiato con il moro, perché lo aveva riportato in una situazione abbastanza dolorosa.

Lui però, capiva bene anche la sua di condizione, non doveva essere bella con suo padre fra i piedi, ma Chanyeol doveva affrontarlo, perché non poteva nascondersi per sempre e facendo così, avrebbe solo perso Baekhyun.

In più era anche arrabbiato con se stesso, perché? Perché era sempre lui ad andare dietro, a rendere felici gli altri e mai se stesso, ad accontentare tutti ed esserci sempre, quando però gli altri non facevano tutto ciò per lui.
Per questo rifiutando le chiamate, voleva far provare a Chanyeol tutto il dolore che gli stava lacerando il cuore e voleva fargli capire che doveva fare una mossa per mandare avanti il gioco: o perdeva lui o affrontava la situazione.

Infine la sua mente poi, si posò sulla figura di quella ragazza, cosa poteva significare? Chi poteva essere quella donna? Cosa poteva essere per lui?
Tutto questo lo spaventava e in lei vedeva una minaccia, un'insolita minaccia.

"Baekhyun..è da più di una settimana che ignori Chanyeol.."

Disse Luhan riportandolo alla realtà e sedendosi accanto a lui.
Egli aveva saputo la situazione, quando uno di quei giorni il corvino gli aveva detto tutto quello che stava accadendo.

"Quindi?"
"Come quindi? Non eri tu quello che voleva parlare per risolvere tutto?"

Baekhyun si alzò di scatto.

"Non più, adesso non mi va più di andare dietro. Lui sa dove abito e potrebbe venire benissimo qui e affrontarmi, se davvero ci tiene a me."

Luhan lo guardò, pensando che non avesse tanto torto.

Baekhyun, anche se fosse già tardi, uscì, arrabbiato con il mondo, con la vita stessa e con il destino.
Indossò le sue cuffie e si avviò lungo il vialetto.

Luhan cercò di fermarlo, ma non ci riuscì.

Mentre camminava, pensò a quanto gli mancassero le passeggiate insieme a Chanyeol, mano nella mano, discutendo di argomenti così stupidi e ridendo insieme.
Quanto gli mancava Chanyeol semplicemente.
Ma il moro non era come Baekhyun, forse a lui non interessava più così tanto chiarire con il bassino.

Dopo aver camminato per un po', ritornò a casa.
Salì in camera e si addormentò subito, era davvero stanco, di tutto.

Mentre stava dormendo, però qualcuno era salito e lo stava osservando dalla finestra con tanta nostalgia.

Chanyeol lo stava guardando.

Era riuscito a salire, come aveva fatto un paio di volte per fargli delle sorprese, ma adesso nessuna sorpresa.
Si sentiva così arrabbiato con sé stesso per tutto.
Era lì che lo osservava e aveva una voglia immensa di entrare, di intrufularsi nel suo letto e di stringerlo forte.
Ma perché non lo faceva? Non lo sapeva nemmeno lui.

La luce della stanza era accesa, essa illuminava a malapena il volto del corvino, che appariva agli occhi del suo innamorato bello come sempre.
Vide anche che accanto alla finestra aperta ci fosse, sopra la scrivania, il suo diario, che Chanyeol conosceva bene.
Riuscì a prenderlo senza far rumore, grazie alla finestra aperta e lo lesse.

Mi stai facendo così soffrire.
Ti diverte la cosa?
Perché mi aspettavo che qualche mattina ti avrei trovato davanti alla porta per scusarti, perché mi sono illuso?
Se la situazione fosse stata inversa, io nonostante tutto sarei venuto lo stesso da te, sotto casa tua e se tu non avessi accettato le mie scuse, non avrei mollato nemmeno per un secondo, perché io ci tengo a te.
Per te avrei rischiato la mia stessa vita.
Ma questo sono io, non tu..
devo accettarlo..

29.07.2017 00.50

B.B.H

Chanyeol versò una lacrima, posò il diario perfettamente come prima e scappò via nel cuore della notte, come un ladro che si allontanava dopo aver preso quello che voleva.