Capitolo 19

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Lauren's P.O.V.
Detestavo la sveglia, ancor di più se era per andare a scuola. La spensi sbuffando ed andai a lavarmi per poi vestirmi.

"Mamma dove sono le mie chiavi? È possibile che tocchi sempre tutto?" urlai dal salone mentre cercavo le chiavi della mia moto.

"Tesoro vedi dove le hai lasciate tu, io non ho toccato nulla!" rispose lei dalla cucina.

"Cristo, se te l'ho chiesto è perché dove le ho lasciate non ci sono, non credi?!" continuai ad urlare però con torno sarcastico, lei venne dalla cucina asciugandosi le mani con un panno.

"Che hai di prima mattina mija? Hai litigato con Dinah per caso?" chiese dolcemente lasciando il panno sul bracciolo de divano.

"Non ho litigato con nessuno mamma, sono solo di fretta, puoi dirmi dove hai messo le chiavi per favore?" dissi massaggiandomi una tempia mentre lei si mise a cercare nei cassetti.

"Michelle Jauregui, dov'è che avevi lasciato le chiavi?" mi chiese con tono di rimprovero.

"Al solito posto.. sulla mensola, perché?"

"E queste cosa sono?!" mi chiese retoricamente sventolando le chiavi che aveva preso appunto da lì.

"Grazie gentilissima, ci vediamo dopo!" dissi velocemente prendendo le chiavi e dandole un bacio sulla guancia per poi scappare.

"Oh Dio ragazzi, guardate là!" sentì dire da Ally tutta preoccupata che si portò una mano alla bocca. Ero appena arrivata a scuola quando mi girai vidi un gruppetto di ragazzi che manteneva un altro ragazzo mentre un terzo lo pestava. Andai velocemente dai miei amici e lasciai lo zaino a Dinah che mi guardò non capendo le mie intenzioni dopodiché incalzai il passo andando verso quei ragazzi.

"Hey! Che cazzo state facendo?" urlai mentre quasi correvo verso di loro che sembravano fregarsene altamente di quello che stavo dicendo.

"Che cazzo fai coglione, lascialo stare." dissi tra i denti mentre mi buttavo in mezzo.

"Levati Jauregui, è un pezzo di merda" rispose il ragazzo cercando di dare un calcio che bloccai col piede al poverino a terra.

"Jauregui se non ti sposti ci vai di mezzo anche tu, non m'interessa che sei una ragazza." mi disse lui con tono minaccioso mentre io continuavo a stare davanti al ragazzo a terra senza dire nulla.

"Prova a mettermi un solo dito addosso Marcus, e ti giuro che finisci il tuo anno in un'altra fottuta scuola." gli dissi prendendolo per il colletto della felpa.

"E tu chi sei per farlo?" mi chiese lui quasi ridendo.

"La rappresentante d'istituto, deficiente." gli risposi con tono incazzato, non riuscivo a vederli ma sicuramente gli altri ragazzi del gruppo stavano osservando tutto.

"E lasciami.." disse lui impaurito tirando la sua felpa dalle mie mani andandosene a passo veloce assieme agli altri.

"Vai Marcus vai, tanto ci vediamo dopo dal preside!" urlai sperando mi sentisse.

"Grazie mille, un altro calcio e probabilmente sarei svenuto." disse il ragazzo dolorante dopo aver afferrato la mia mano ed essersi alzato.

"Figurati, sono due anni che provo a far si che non ci siano atti di questo genere ma continuano a capitare... mi dispiace" dissi sentendomi particolarmente in colpa mentre lo aiutavo a camminare.

"Non è colpa tua, fai anche fin troppo fidati.." disse lui dedicandomi un sorriso debole.

"Comunque io sono Lauren" dissi porgendogli una mano dopo averlo aiutato a sedersi su di una panchina.

CRUSHES' AND OH'SDove le storie prendono vita. Scoprilo ora