Capitolo 30 - Parte 1

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Lauren's P.O.V
Mi svegliai all'incirca verso le 8:00 del mattino, guardai fuori dalla finestra: il clima natalizio era nell'aria, non aveva ancora nevicato ma il freddo pungente aveva raggiunto anche Miami, le temperature erano calate ed il cielo era un misto tra il grigio ed il bianco. Quel sabato mattina mi alzai prima del solito perché, dato che quella sera ci sarebbe stato il ballo, dovevo andare a scuola per controllare le ultime cose con il comitato ma detto onestamente non ne avevo la benché minima voglia. Misi una felpa con il logo dei Nirvana, dei pantaloni neri e le Dr. Martens, lasciai i capelli sciolti ed il viso al naturale, presi il casco dalla scrivania ed aprì la porta scendendo al piano di sotto.
"Lau dove vai?" chiese Taylor sbadigliando uscendo dalla sua camera ch'era accanto alla mia.
"Devo andare a scuola ad organizzare le ultime cose" dissi sorridendole, lei fece un cenno con la testa segno di aver capito e poi sbadigliò, la trovai estremamente adorabile.
"A dopo" disse poi, io annuì e scesi al piano di sotto, salutai il resto della famiglia prendendo le chiavi ed uscendo.
Inserì la chiave e misi in moto. Portare la moto mi aveva sempre calmato i nervi, era una specie di sfogo, quando guidavo riuscivo a scacciare via tutti i pensieri liberandomi la mente. Mentre correvo liberamente per la strada solitaria delle 8:40, pensai al messaggio del signor Smith, da una parte ero contenta perché sicuramente mi avrebbe proposto una borsa di studio per il suo college, dall'altra non sapevo se accettare o meno... sì, era il mio sogno ma era come se qualcosa mi trattenesse così arrivai alla conclusione di dovermi prendere un po' di tempo per decidere. Frenai non appena arrivai all'ingresso del cortile dell'istituto, parcheggiai la moto lì davanti, posai il casco al suo posto e m'incamminai verso le porte principali dell'edificio, entrai ed andai verso la palestra dove sarebbero dovuti stare i miei compagni.
"Alla buonora Jauregui!" disse Selena venendo verso di me con una lista ed una penna in mano, io sorrisi accogliendo il richiamo scherzoso.
"Questa è tua, ed anche il comando" disse e poi si avvicinò al mio orecchio.
"È stressante essere il vice!" disse scherzando, io ridacchiai e presi le cose che mi stava porgendo.
"Ah Lau!" disse Selena prima che potessi parlare.
"I tavoli li ho già controllati" disse ed io la ringraziai.
"Va bene ragazzi, allora" dissi ad alta voce richiamando l'attenzione dei presenti.
"Dato che Selena ha già controllato le disposizioni, io mi occuperò del funzionamento" continuai ad alta voce guardando la lista.
"Luci?" urlai, il ragazzo vicino ai riflettori li accese puntandoli verso il palco ch'era stato montato.
"I riflettori sono apposto!" disse dall'impalcatura alzando i pollici verso di me.
"Spegnete l'interruttore dei neon ed accendete le luci rosse" urlò a quelli che pensai fossero i suoi aiutanti che così fecero.
"Perfetto!" dissi facendo l'okay con la mano, il ragazzo poi disse ai due di spegnere le luci e riaccendere i neon, io spuntai la voce "LUCI" dalla lista.
"Caro, la console in che condizioni sta?" dissi avvicinandomi a Troy che si sarebbe occupato della musica.
"Manca solo il computer, tutto apposto tranquilla" disse lui giocando un po' con i piatti, io gli diedi una pacca sulla spalla ed andai verso Miguel che si occupava dei suoni.
"Qui come va?" chiesi alzando lo sguardo verso di lui ch'era su una scala per montare l'ultima cassa.
"Tutto bene... reggi questo per favore.." disse dandomi il martello per poter prendere con due mani la cassa ed attaccarla alla parete.
"Ecco fatto, le casse funzionano e gli amplificatori pure" disse scendendo dalla scala indicando poi gli amplificatori sul palco.
"I microfoni?" chiesi guardando la lista.
"Perfettamente funzionanti" disse sorridendo, io ricambiai il sorriso spuntando la voce "EFFETTI SONORI" ed andai verso il palco, provai gli strumenti accertandomi che fossero apposto e scesi spuntando anche quella voce.
"Con chi devo parlare per le decorazioni?" urlai al centro della palestra vedendo una palla penzolare.
"Intanto calmati Jauregui" disse una ragazza con voce altezzosa venendo verso di me.
"Prima cosa, chi sei? E seconda cosa, ero calmissima fino a due secondi fa" dissi tranquillamente alla bionda davanti a me.
"Sono la persona con cui devi parlare per le decorazioni" rispose.
"Okay, tutto molto bello complimenti sì, ma siamo sicuri che questa cosa regga?" dissi riferendomi alla palla da discoteca.
"Puoi starne certa" disse lei con voce sicura, io annuì.
"Comunque tu sai il mio cognome ma io non so il tuo..." dissi.
"Piacere, Rosaline Collins, per gli amici Ros" disse sorridente mentre mi porgeva la mano, io la strinsi e ricambiando il sorriso andai verso lo spazio foto.
"Robert come andiamo qui?" chiesi guardando la scenografia messa apposta per fare le fotografie.
"Alla grande, macchina fotografica okay e scenografia pure" disse il ragazzo prendendo un sospiro, io lo salutai e spuntai anche la voce "FOTO", mi rimaneva soltanto chiamare il catering per ricordargli di portare il punch. Presi il cellulare e dopo innumerevoli squilli mi risposero.
"Salve, Catering Miami" disse una donna.
"Buongiorno, la chiamo dalla Miami High School, abbiamo prenotato il vostro servizio per il ballo di questa sera" dissi in maniera cortese.
"La Miami High, certo... mi dica" rispose gentilmente la donna.
"Nulla, in realtà un signore del personale mi aveva chiesto di ricordarvi di portare il punch"
"Va benissimo signorina, sarà fatto" disse la donna.
"Perfetto, grazie mille e buona giornata" dissi staccando, riposai il cellulare in tasca e spuntai l'ultima voce.
"Bene ragazzi, pare essere tutto in ordine, ottimo lavoro, potete andare... ci vediamo stasera!" urlai per poi fare il solito applauso, i presenti applaudirono ed iniziarono a prendere le proprie cose per andar via.
"Jason, hai visto Sel?" chiesi al suo ragazzo seduto sulle gradinate.
"È negli spogliatoi" rispose lui facendo cenno ad essi, lo ringraziai con un cenno di mano ed andai a cercare Selena.
"Sel, io vado... di là è tutto okay" dissi entrando negli spogliatoi.
"Va bene, ci vediamo stasera?" chiese lei infilandosi la maglietta, io affermai con il capo e la salutai.
Uscì dalla palestra e percorsi il lungo corridoio fino ad arrivare alla porta principale dalla quale uscì, era così strano vedere la scuola vuota e silenziosa.
"Lauren hey, potresti darmi un passaggio?" sentì una voce in lontananza, avevo appena messo piede in cortile, mi girai e vidi la ragazza che mi aveva posto la domanda.
"Hey Rosaline, certo" risposi.
"Grazie mille... mi si è rotta la macchina proprio adesso e devo correre a casa" spiegò la ragazza mentre andavamo verso la mia moto.
"Capisco... questa sera verrai al ballo?" dissi per parlare di qualcosa.
"Sicuro, dopo tutta la fatica... col cavolo che resto a casa" disse ridendo.
"Oh beh non fa una piega" risposi aggiungendomi.
"Tieni questo, dovrebbe starti" dissi passandole il casco prendendo poi il mio, lei mi sorrise riconoscente salendo sulla moto.
"Dove devo lasciarti?" chiesi prima di salire in sella.
"5th Avenue" rispose lei, io salì ed accesi il motore, mi strinse forte la vita, mi ricordai che l'ultima persona a salire sulla mia moto e stringermi così forte era stata Camila così mi ritrovai a spingere giù il magone che mi era salito in gola e girare l'acceleratore velocemente.

CRUSHES' AND OH'SDove le storie prendono vita. Scoprilo ora