Lauren's P.O.V.
Andare a scuola dopo una serata del genere era molto stancante, non avevo dormito per nulla e le immagini di me e Camila continuavano a passarmi per la mente."Lauren sei pronta?!" urlò Taylor dal piano di sotto.
"Scendo!" le risposi.
Presi una mela dal centrotavola e salutai mio fratello.
"Mamma e papà?" chiesi dando un morso al frutto che avevo in mano.
"Da nonna e a lavoro." rispose lui guardando verso la tv. Io annuì e lo salutai con un bacio fra i capelli per poi prendere il mio casco e porgere a Taylor il suo ed andare a scuola. Quando arrivammo fuori l'istituto mia sorella mi salutò con un bacio sulla guancia dicendomi che sarebbe tornata con il suo 'amico' John e corse nel cortile dalle sue amiche mentre io cercai un buco in cui parcheggiare, era praticamente tutto pieno. Dopo un paio di giri trovai un posto e mi ci parcheggiai per poi andare verso il cortile.
"Jauregui vieni qui!" sentì urlare da Mark. Andai verso i miei amici ma non vidi Camila.
"Buongiorno splendori" dissi sorridendo.
"Buongiorno Jaur- wait what?!" disse la mia migliore amica alzando le mani a mo di 'aspetta'.
"Cosa mi sono persa?" mi disse guardandomi con un sorrisetto, io la guardai interrogativa.
"Andiamo non fare la finta tonta, qualcosa è successo per essere così di buon umore!" disse lei iniziando a fare supposizioni alle quali rispondevo con varie negazioni. Mentre ero intenta a negare alle domande dei miei amici vidi quello che avevo sperato per tutta la nottata di non vedere. L'ape regina della Miami High School mano nella mano con il suo fidanzato stava attraversando il cortile diretta verso il suo gruppetto di Cheerios e quando vi arrivò, il suo ragazzo le diede un bacio per niente casto che lei ovviamente ricambiò. Il sangue mi salì al cervello, strinsi i pugni e deglutì mentre stringevo la mascella.
"Lau tutto bene?" mi chiese DJ probabilmente perché aveva notato che non stavo più rispondendo. Notando che continuavo a guardare un punto fisso si girò nella direzione in cui stavo fissando e vide anche lei quella scena ripugnante. Non potevo crederci, non stava veramente succedendo, non era Camila, vero? Mi chiesi. La risposta mi fu automaticamente data da Normani che urlò un sonoro 'Camila vieni qui' alla ragazza che aveva appena smesso di pomiciare davanti ai miei occhi. Nel mentre DJ si girò verso di me con una faccia mista tra lo shock e il dispiacere mentre Camila si avvicinava al mio gruppo.
"Hey ragazzi!" disse tutta sorridente poggiandosi col gomito sulla spalla di Molly.
"Ciao Mila!" risposero quasi in coro gli altri. Quando notò che c'ero anch'io il suo sorriso si spense leggermente, io incrociai il suo sguardo e sorrisi sarcastica scuotendo il capo per poi andarmene ancora con i pugni serrati.
"Lauren dove vai?" sentì DJ urlare ma non mi girai, la rabbia circolava assieme al sangue nel mio corpo e al minimo gesto sbagliato sarei potuta esplodere. Camminai a passo veloce verso il bagno delle ragazze e quando ci arrivai aprì violentemente la porta e la lasciai sbattere alle mie spalle. Poggiai le mani ai lati del lavello in marmo e mi guardai allo specchio facendo lunghi respiri provando a calmarmi. Quanto ero stata stupida? Mi ero fatta fottere dalle sue parole perché credevo fossero sincere, mi ero completamente esposta a lei e le avevo offerto il mio aiuto per affrontare la situazione e per giunta non avevo detto nulla ai miei amici al riguardo solo per lei. Come avevo potuto anche solo minimamente pensare che Camila Cabello sarebbe cambiata per me, che avrebbe abbandonato le sue abitudini e le sue maschere per me, che si sarebbe esposta per stare con me? Mi ero illusa ed il fatto che mi faceva più rabbia era che ero sicura che pensasse davvero quanto detto la sera prima ma forse mi ero sempre sbagliata sul suo conto, forse davvero lei non aveva mai provato nulla per me ed erano state tutte giganti ed ironiche coincidenze. Mentre pensavo a tutte quelle cose il mio respiro si fece sempre più pesante al punto che dovetti mordermi forte il labbro e stringere il marmo del lavandino per trattenere le lacrime. Chiusi gli occhi mentre la rabbia usciva fuori sotto forma di piccole goccioline dai miei occhi.
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CRUSHES' AND OH'S
Fiksi PenggemarGli occhi. Gli sguardi. I piccoli gesti. dalla storia: "Mi piacerebbe conoscerti, lo vedo come mi guardi." "Ah davvero? E come?" "Come ti guardo io." (leggete e non ve ne pentirete.)