Lauren's P.O.V.
Una settimana. Una lunga ed immensa settimana era passata da quella sera che provavo a dimenticare. Pensarlo era un conto ma sentirselo dire era un'altra storia, continuavo a sentire l'eco delle sue parole che confermavano il fatto di esserci andata a letto ed ogni volta iniziavo a piangere, che fossi in classe, a casa o in giro poco m'importava, lo facevo e basta. Passavo dal cercare di giustificarla al riempirla di insulti e ripetermi che con lei non avrei dovuto avere più nulla a che fare. Quando eravamo vicine cercavo d'ignorarla mentre lei provava ad attirare la mia attenzione, mi faceva male vederla falsificare sorrisi e fingere che andasse tutto bene come se nulla fosse successo ma faceva male ancora di più quando la mattina veniva accompagnata da Shawn. Normani mi aveva chiesto più volte di darle l'occasione di spiegarmi le cose o quantomeno di rispondere agli innumerevoli messaggi che mi aveva mandato negli ultimi giorni ma la mia risposta era sempre negativa seguita talvolta da qualche piccolo insulto.Aprì gli occhi per poi stringerli subito dopo a causa della forte luce, li riaprì piano una seconda volta in modo da abituare la vista. Appena riuscì a mettere a fuoco mi accorsi di non essere nella mia stanza, sbarrai gli occhi pensando alle peggiori opzioni possibili. Non ricordavo nulla della serata precedente se non che fosse sabato e che eravamo in un locale a bere. Istintivamente tastai con una mano lo spazio affianco a me accertandomi poi che fosse vuoto dopo essermi girata a guardare, mi misi a sedere sul letto guardandomi intorno cercando di riconoscere la stanza però mi parve di non averla mai vista allora mi alzai per cercare il proprietario e notai che avevo addosso solo una maglietta della squadra di basket del liceo che mi arrivava alle cosce e l'intimo; almeno non avevo fatto nulla di male, pensai. Notai sul comodino un bicchiere d'acqua con un'aspirina su di un fazzoletto su cui c'era scritto qualcosa, così misi l'aspirina nel bicchiere per poi sedermi sul bordo del materasso e prendere il fazzoletto per leggerlo.
Sicuramente avrai un mal di testa allucinante e non ricorderai nulla di ieri sera (non preoccuparti, non è successo niente) quindi ti lascio un'aspirina sperando ti passino i postumi da sbornia. Non sono in casa quindi credo ci vedremo a scuola lunedì, riprenditi. xoxo
~x.Cosa significa 'x'? Non sapeva scrivere il suo nome? Non riuscivo a riconoscere la scrittura ma sicuramente doveva essere di una ragazza visto che era molto ordinata e pulita. Guardai il bicchiere e lo bevvi tutto d'un fiato dopo aver visto che l'aspirina si era sciolta, poi mi guardai intorno di nuovo cercando di trovare qualcosa che potesse aiutarmi a capire a casa di chi fossi. I muri erano pittati di un giallo abbastanza chiaro, c'erano molti poster di vari cantanti e attori che conoscevo ma nessuna foto personale, la scrivania era ordinatissima così come il resto della stanza ma comunque continuavo a non trovarci nulla di familiare che potesse condurmi alla persona. Notai su di una sedia i miei vestiti piegati con sopra il mio cellulare e sorrisi leggermente per poi andarli a prendere, andai verso la porta che si trovava di fianco all'armadio deducendo fosse il bagno. Mi vestì e mi diedi una rinfrescata per poi ritornare nella camera dove piegai la maglia prestatami poggiandola sul letto, cercai poi un pezzo di carta ed una penna sulla scrivania.
"Grazie dell'aspirina, dell'ospitalità e della maglia (aveva un buon profumo).
-Lauren."Scrissi poggiando poi il foglietto sulla maglietta dopodiché controllai che non mi stessi dimenticando qualcosa per poi aprire la porta della stanza e scendere le scale che portavano al piano di sotto il meno rumorosamente possibile.
"Lauren?" sentì mentre stavo per aprire la porta, mi girai di scatto avendo capito di chi fosse la voce.
"Nav?" dissi sgranando gli occhi. Che cazzo stava succedendo? Non era lui 'x', giusto? No, non poteva essere.. la scrittura era femminile si, però la maglia della squadra.. Non avevo dormito con il ragazzo della mia migliore amica, vero?
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CRUSHES' AND OH'S
FanfictionGli occhi. Gli sguardi. I piccoli gesti. dalla storia: "Mi piacerebbe conoscerti, lo vedo come mi guardi." "Ah davvero? E come?" "Come ti guardo io." (leggete e non ve ne pentirete.)