Capitolo 24

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Lauren's P.O.V.
Sentì dei colpetti sulla porta chiusa della mia camera, segno che qualcuno stesse bussando.

"Tay cosa vuoi!?" risposi svogliatamente strofinandomi gli occhi, non avevo proprio voglia di alzarmi, la sera precedente avevo fatto le ore piccole guardando vari film perché non riuscivo a prendere sonno tanto ch'ero nervosa.

"Parli sempre così a tua sorella?" disse una voce divertita fin troppo familiare chiudendo la porta, io sorrisi spontaneamente continuando a tenere gli occhi chiusi mentre lei ridacchiava leggermente avvicinandosi al letto.

"Buongiorno signorina Jauregui, per sua informazione è mezzogiorno.." disse dandomi un breve e dolce bacio per poi sedersi a bordo letto.

"Mh.. s'è un sogno non svegliarmi, ti prego" mugolai sorridendo ancora ad occhi chiusi, lei si avvicinò ancora alle mie labbra e mi diede un lungo bacio mordendomi poi il labbro inferiore.

"Ti sembra ancora un sogno?" disse contro le mie labbra.

"Quando sei con me sembra sempre un sogno" dissi aprendo gli occhi per poi sorriderle leggermente, lei si morse il labbro sorridendo ed abbassò lo sguardo imbarazzata.

"Ohw ma quanto sei bella.." dissi dolcemente mettendomi a sedere velocemente per poi baciarla.

"Sei stanca Lau?" disse lei piegando la testa di lato con un'espressione divertita vedendomi sbadigliare, io mi strofinai leggermente gli occhi ed abbozzai un sorriso dolce mettendomi a sedere a gambe incrociate con ancora le coperte addosso.

"Un po'.." dissi assonnata.

"Ma piuttosto, che ci fai qui, piccola Camz?" dissi sistemandole una ciocca di capelli dietro l'orecchio per poi accarezzarle il viso.

"Volevo vederti.." disse lei abbassando lo sguardo

"...mi ha fatto entrare tua sorella, spero non ti abbia dato fastidio che mi sia presentata sen-" non la lasciai finire, presi le sue labbra fra le mie e la trascinai in un lungo e voglioso bacio.

"Interrompimi sempre così, Jauregui.." soffiò sulle mie labbra, io mi morsi il labbro sorridendo leggermente ma lei lo liberò dalla presa con un pollice.

"Non farlo.." disse fissando le mie labbra, io ricatturai il mio labbro con i denti, in segno di sfida.

"Non tentarmi..." disse come ipnotizzata da ciò che stava guardando, io mi avvicinai alle sue labbra fino a quasi sfiorarle, lei si spinse in avanti ma io indietreggiai di poco in modo da non farle toccare, continuò a spingersi verso le mie labbra ed io indietreggiai sempre di più, finché non arrivai a poggiare le testa sul cuscino. Le sue braccia erano ai lati della mia testa ed il suo viso sempre più vicino al mio.

"Scacco matto, Jauregui" disse per poi prendere un lungo respiro e buttarsi sulle mie labbra, io le schiusi e lei non perse tempo iniziando a picchiettare con la lingua sui miei denti, le diedi via libera ed il bacio si fece man mano più infuocato. Camila non sapeva come mettersi, quasi sicuramente le braccia iniziavano a farle male così la sentivo muoversi alla ricerca di una posizione più comoda, per facilitarle le cose decisi di ribaltare la situazione, la spinsi all'indietro in modo da far aderire completamente il suo corpo al materasso, mi liberai dal lenzuolo che mi copriva e salì a cavalcioni su di lei continuando a baciarla intensamente, solo dopo aver tolto il lenzuolo mi resi conto di avere addosso solo una maglia che mi arrivava alle cosce e l'intimo ma decisi di lasciar perdere. La ragazza ormai sotto di me non sapeva dove poggiare le mani, passava dai capelli al collo e dal collo alla schiena, nella stanza si potevano sentire solo i nostri mugoli e qualche gemito spezzato che ogni tanto usciva roco dalla gola di Camila. La situazione era fin troppo eccitante e vederla contorcersi sotto di me non alleviava sicuramente la cosa, non ero assolutamente lucida, mentre le mordevo e baciavo il collo portò le mani sotto la mia maglietta fino ad arrivare alle spalle ed iniziò a graffiarmi, io emisi un gemito di dolore soffocato nell'incavo del suo collo e lei come risposta infilzò le unghie nelle mie spalle alzando leggermente il bacino. Alzai di poco il viso dal suo collo per guardarla, aveva gli occhi chiusi e si mordeva il labbro ormai gonfio a causa dei molteplici morsi che le avevo dato, era una visione paradisiaca. Ritornai a baciarle il collo e piano salì verso la mascella per poi tornare alle sue labbra, lei alzò di un tanto la testa per avere più contatto, io posai una mano su un suo fianco ma lei la prese e la portò più su, quasi sul suo seno, all'improvviso tornai lucida per un momento, che cosa stavo facendo? Lei era ancora fidanzata e non volevo che tra noi fosse solo una scopata, volevo fosse una cosa che contasse per lei, non volevo ridurmi ad essere la sua amante. Mi scostai da lei e mi alzai velocemente in piedi andando verso il comodino prendendo il telefono e mandando rapidamente un messaggio a Dinah, Camila mi guardò non capendo.

CRUSHES' AND OH'SDove le storie prendono vita. Scoprilo ora