6. UN REMO SOLO NON SERVE - 2

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DIANA

                                                  
Enrico La Talpa: «Ehi, Il Corrotto si è dimenticato di chiederti una cosa: maschio o femmina?».

Il Corrotto: «Puoi decidere di non rispondere, anche se saresti il primo».

«Femmina».

Enrico la Talpa: «Lo sapevo!».

The West Wind: «Era ora! Adesso almeno siamo quattro contro cinque!».

«Chi sono le altre?».

Enrico La Talpa: «The Dreamer e Lyra».

Il Pessimista: «Nomi da donna...».

Enrico La Talpa: «Spettatore?! Ok... E che parte vuoi fare? Quella della talpa è già stata presa! La mia specializzazione sono i bagni della scuola... interessante, non è vero? Non sai quante cose si scoprono! A proposito, trovati un altro campo da gioco».

The West Wind: «Non farti condizionare da quello che ti dice La Talpa, è come i gatti: ha bisogno di marcare il territorio!».

Enrico La Talpa: «Vedo che sono sempre l'oggetto dei tuoi pensieri, mia cara Windy, se anche quando ti devi presentare fai il mio nome!».

The West Wind: «Ignoralo, Spettatore. Tocca a me! Sicuramente avrai sentito dell'Ode to The West Wind di Shelley. Ho scelto questo nome perché, come il West Wind, non mi basta criticare la vecchia società, la voglio anche spazzare via per crearne una nuova. Per me, è fondamentale che ci incontriamo, un giorno. Lo ripeto praticamente da quando sono arrivata: se non ci conosciamo di persona, tutto quello che scriviamo rimane solo sullo schermo. Invece, dovremmo uscire allo scoperto, e mandare a quel paese tutti quelli che la pensano diversamente da noi. Dovremmo anche dare spazio a gente non iscritta, a critiche anonime. Altrimenti, ci perdiamo un sacco di novità, ragazzi».

Il Corrotto: «Io sono d'accordo solo su quest'ultimo punto: le critiche anonime potrebbero esserci utili».

Enrico La Talpa: «Ci sono già i graffiti in bagno».

Il Corrotto: «Sei proprio terra-terra».

The West Wind: «Mio caro Enry, per quanto ci possa essere scritto qualche bel commento sulle pareti di un sudicio bagno che ormai sono diventate tanto scure da essere illeggibili, sarà comunque a tinte così colorite da risultare intraducibile».

Il Corrotto: «Sono d'accordo. Se tu vuoi limitarti a quei graffiti, Enry, allora ti consiglio di procurarti un buon vocabolario di cirillico e metterti a studiarlo, mentre noi cerchiamo qualcosa di più interessante. Ma ne parleremo più tardi, ora Lo Spettatore deve decidere quale sarà il suo campo. Windy, continua la tua presentazione».

The West Wind: «Le mie critiche riguardano soprattutto i professori, ma, qualche volta, anche gli studenti. Non è un campo che annoia, e ce n'è abbastanza anche per un altro, se vuoi entrare, Spettatore».

«Grazie dell'invito, ma non ho ancora scelto...».

Il Pessimista: «Ed ecco il pessimista: ce ne deve sempre essere uno, in ogni gruppo: indovina qual è il mio campo? Hai tutti i dati necessari: ti basta il mio nome».

Lo Spettatore: «Non saprei: alunni o insegnanti? O magari tutti e due?».

«Tutti e due, naturalmente. E in questo sono d'accordo con Windy: quel che c'è da dire su questo argomento non finisce più. Quando avrai deciso dove inserirti, sarai la benvenuta».

Il Corrotto: «Ehi, oggi siamo in pochi! La prossima volta sentirai le presentazioni degli ultimi quattro componenti della redazione. Per adesso, hai una mappa abbastanza precisa di quali sono i nostri campi da gioco, ma ci tengo a precisare che non ci sono linee rosse disegnate per terra come dice la Talpa: ogni angolo della scuola è a tua completa disposizione, se tu sarai in grado di sfruttarlo. E il campo "bagni della scuola" non è off limits, anzi! Lascia un po' a desiderare, e occorrerebbe qualcuno che aiuti il nostro esperto».

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