59. SAPPI CHE TI ODIERÓ SE TE NE VAI - 2

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Quando, dopo cinque giorni, Ed si è arrischiato a tornare, ha visto che Lo spettatore se ne era andata e si è dovuto sorbire tutte le lamentele degli altri, ancor prima di rileggere la conversazione passata in cui Lo Spettatore dichiarava di non poter più rimanere. Credo sia stata una conversazione terribile, per lui...

The Dreamer: «Ehi, Corrotto! Hai saputo cosa è successo?! Lo Spettatore se ne è andato! Non ha neppure fatto in tempo a salutarti! Jolly non te l'ha detto?».

Il Corrotto: «Sì, me l'ha detto, mi dispiace».

The West Wind: «Tutto qui?! Io credevo che... beh, che voi due foste piuttosto legati».

Enrico La Talpa: «Tutti noi lo credevamo... Io ero convinto che saresti andato a cercarla, per riportarla a forza sul giornale».

The Dreamer: «Anch'io pensavo che avresti cercato di riportarla qui».

Il Corrotto: «No, mi dispiace, non saprei proprio come fare».

Enrico La Talpa: «Ma dai! Dicci la verità! Tu sai chi è, non è vero?! Beh valla a riprendere!».

Il Corrotto: «Che cosa vi fa pensare che io sappia chi è? Beh vi assicuro di no. E non posso obbligarla a tornare, per quanto mi dispiace cha abbia dovuto andarsene».

Enrico La Talpa: «Se sai chi è, devi andarla a riprendere, o informarti sul perché se ne sia andata! Lo devi fare! E non ci credo, che non sai chi è! Se lo sai, devi farlo per noi, per il resto del giornale. E se non vuoi andarci tu, allora ci vado io, e tu devi dirmi chi è!».

Il Corrotto: «Ragazzi, mi dispiace davvero, vi chiedo scusa a tutti quanti, ma non so chi sia, né come fare in modo che ritorni! E vi assicuro che mi dispiace che se ne sia dovuta andare, tanto quanto a voi! Se non di più».

The Dreamer: «Basta così, ragazzi! Lo stiamo attaccando tutti come fosse colpa sua, se Lo Spettatore ha deciso di abbandonare il giornale. Se quello che pensavamo - ovvero che loro due fossero molto legati - è vero, allora quello che ci è rimasto più male deve essere proprio Il Corrotto. Lasciatelo in pace, quindi. E dategli un po' di tregua. Io ti credo, Corrotto. E so che se tu sapessi chi è, faresti di tutto per riportarla qui».

Il Corrotto: «Grazie».

The West Wind: «Beh, ci ha abbandonato tutti, chi più chi meno. E io mi ero affezionata al nostro gruppo. Se ha deciso di andarsene, peggio per lei, noi non ci possiamo fare più niente».

Enrico La Talpa: «Già, scusa, Corrotto... Ora mi ricordo che anche con te è stata piuttosto fredda: non ti ha neppure salutato... Scusa davvero, ero arrabbiato».

Il Corrotto: «Scuse accettate. Ma perché siete così arrabbiati, cosa ha scritto?».

Enrico La Talpa: «Beh, rileggiti la conversazione!».

The Dreamer: «Già, non te ne abbiamo neppure lasciato il tempo».
Il Corrotto: «Ok... Datemi qualche minuto».

Non passò qualche minuto, ma trentacinque. E penso si sia anche messo fretta.
Quando tornò a scrivere, però, erano ancora tutti lì e, forse intuendo che ci era rimasto male, non osarono fare commenti.

Il Corrotto: «Eccomi. L'ho letta».

The West Wind: «Beh, che te ne pare?».

Il Corrotto: «É stata un po' frettolosa, ma a me pare che fosse sincera quando ha detto che le dispiaceva».

The West Wind: «Beh, piuttosto frettolosa, direi! A te, non ti ha neppure salutato e ti ha lasciato solo due righe piatte e secche. Io al posto tuo sarei un bel po' arrabbiata».

Il Corrotto: «No, tranquilla. La sua fretta dimostra che non poteva proprio rimanere di più e non ho dubbi sul fatto che avesse un motivo valido».

The West Wind: «Se la pensi così, non cercherò di farti cambiare idea...».

Enrico La Talpa: «Che fretta c'era?! Internet è ovunque! Le sto pensando tutte, ma non riesco proprio a farmene una ragione!».

The Dreamer: «Ragazzi, dobbiamo rispettare la sua decisione: ce l'ha chiesto lei».

Enrico la talpa: «Già, ma se voleva che lo facessimo davvero, doveva darci una ragione per il suo ritiro dal giornale».

Il Corrotto: «Io non ce l'avrei tanto con lei. Forse il fatto che non vuol tornare non dipende da lei, ma da qualcun altro. Non ve lo siete chiesti, questo?».

Enrico La Talpa: «E da chi, dai suoi genitori, forse? I miei non riescono a impedirmi di fare niente».

The West Wind: «Beh, secondo me, se non ci vuol più venire è per una propria scelta: l'ha detto anche lei, che la colpa è esclusivamente sua. Io credo che si sia stancata di noi e che non volesse dircelo».

Il Corrotto: «Beh, ormai è andata. Io non voglio parlare male di lei, ora che è assente. Sono sicuro che aveva le sue buone ragioni».

The Dreamer: «Giusto. Inutile piangere sul latte versato. E non è neppure giusto parlare male degli assenti. Ormai è andata, ricordiamoci di quando era con noi, non di quando ci ha salutato per andarsene».

In realtà Ed avrebbe voluto dir loro tutto, perché gli dispiaceva che pensassero male di lei per colpa sua. Ma io l'ho convinto a lasciar le cose così come stavano.
Quello che Diana ha scritto prima di andarsene, in realtà, visto alla luce di tutta la vera storia, è stato davvero il meglio che potesse fare... Si è comportata benissimo, senza scaricare la colpa su Edmund, lasciandogli il giornale e preparandosi a prender su di sé tutta la responsabilità. Sapeva che nessuno avrebbe mai creduto che potesse esserci una ragione perché se ne dovesse andare così. Infatti, nessuno avrebbe potuto impedirle di andare sul giornale: né i suoi genitori, né i suoi amici, né, se l'avesse avuto, un fidanzato...

Neppure un trasferimento avrebbe giustificato il suo ritiro.
L'unico motivo che poteva dare, senza tirare in ballo Ed, era che l'avesse deciso lei perché non aveva più voglia di continuare la corrispondenza con il giornale. Sapeva che dicendo questo si sarebbe attirata tutte le antipatie, ma almeno li avrebbe distratti abbastanza da non addossare le colpe sul Corrotto, che tutti credevano avesse incominciato a frequentarla di persona, viste le loro conversazioni sul giornale. Sapeva che ci avrebbero messo poco a fare due conti e che Edmund ne avrebbe fatto le spese. Così, senza dirlo esplicitamente perché non aveva cuore per mentire così, ha fatto intendere a tutti che abbandonava il giornale perché se ne era stancata.
Ha fatto tutto nel modo giusto. E c'è da stupirsene, perché la colpa era tutta del Corrotto: era lui che si era innamorato di lei, obbligandola ad evitarlo, non il contrario. Se c'era qualcuno che doveva andarsene era lui, non lei. Per di più, lei lo detesta. Quindi, tutta questa cortesia e generosità da parte sua ha stupito tantissimo Edmund e lo ha costretto a sentirsi ancora più in colpa e a desiderare di averla prevenuta col giornale, andandosene per primo.
Doversi sentire in debito con lei non è il modo migliore per togliersela dalla testa. Se si fosse comportata da egoista, fregandosene di ferirlo e continuando a detestarlo apertamente, forse adesso Ed non continuerebbe a starci male così. Ma Diana non è il tipo da comportarsi in quel modo. E, se lo fosse, Ed non sarebbe innamorato di lei, no?
É una situazione senza via di uscita e io non so proprio come aiutare il mio amico. É tornato ad essere come un fratello per me, e, soprattutto, l'ho ritrovato da così poco tempo che mi fa star ancora più male per lui, saperlo così abbattuto.

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