Fuori

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Le mie parole erano talmente forti da far spaventare tutti gli uccelli nei dintorni. Urlai talmente tanto da svegliare dal suo sonno Herobrine.
I suoi occhi bianchi incutevano sempre la stessa paura di quando l'avevamo intappolato, solo che in quel momento erano traboccanti di rabbia, mentre ora erano traboccanti di disperazione e tristezza.
Sbattè più volte le palpebre per metterci a fuoco, ed anche per assicurarsi che non fosse un sogno. Quando capì che eravamo effettivamente noi, aprì poco la bocca per lo stupore, ma le energie mancavano anche solo per spalancare gli occhi o parlare.
Mi avvicinai cauto, con in una mano un piccone e nell'altra la Spada Galatea in tutto il suo splendore.

-Ok, ascolta un attimo dio da strapazzo, ora io rompo una statua e ti libero, però non fare mosse azzardate, che se vogliamo possiamo rimetterti li dentro quando vogliamo. Annuisci se mi hai capito!-

Herobrine sospirò e, per la prima volta dopo anni, ci fece risentire la sua voce, anch'essa molto cambiata.

-L-lyon... n-non posso n-nemmeno muovere l-la testa...-
-...ah... Allora mi dici si o no?-
-S-secondo te v-voglio ancora r-restare qui dentro...?-
-Ma che ne so io! Non sono te!-
-...è un s-si...-

Sussurrò infine. Cavolo quanto era cambiato dall'ultima volta. Mi avvicinai ancora di più, con Stefano dietro Mario che era dietro Anna, i due tremolanti, mentre lei che li fissava male.

-Proprio imavidi...-

Li rimproverò. Con un rapido colpo del mio nuovo Picconazzo Perfettazzo, la statua si rimpicciolì e finì a terra, come sempre. La raccolsi, proprio quando Herobrine cadde a terra, in ginocchio, con il volto basso.
Mi avvicinai, insieme ad i miei amici.
Lui nom si muoveva.

-Nel mondo esistono tre tipi di uomini.- Dissi, inchinandomi. -Gli Stupidi, gli Intelligenti, e gli Avventati.- Allungai la mano verso la testa del ragazzo. -Gli Stupidi sono quelli che giudicano il libro dalla copertina, i razzisti, i nazisti, i bulli, quelli che si fanno condizio nare dai pregiudizi, sono gli stupidi.- Gli scompigliai amichevolmente i capelli. -Gli Intelligenti, come Mario, valutano almeno le prime pagine del libro, poi dicono cosa ne pensano. Matematici, Calcolatori, Studenti modello fanno parte di questo gruppo, ma anche degli stolti bambini dell'asilo possono conoscerti almeno un poco, prima di dirti cosa. Anche se avvolte le loro perevisioni sono sbagliate, non per questo non sono affidabili.- Sorrisi ancora di più. -E poi... ci sono gli Avventati, quelli che trangugiano il libro in una volta, prima di dire anche solo "ba" sono quelli leali, che non riflettono manco a pagarli su quello che fanno, ed avvolte fanno davvero molto, molto male, anche perchè spesso si fanno condizionare dalle leggende infamatorie e dagli altri. Ecco, questo è il mio caso. Sono uno scalmanato perditempo che anzi che conoscerti, ha preferito combatterti senza incrociare mai veramente il tuo sguardo, perchè è questo, che per noi Avventati decreta chi sei realmente, un solo, e semplicissimo sguardo negli occhi.- Gli misi una mano nella spalla.

Vidi il terreno sotto la sua testa bagnarsi. Quelle... quelle erano lacrime?

Yes sono buona quindi due capitoli e shish per oggi basta che devo andare a letto che se no mia madre mi uccide ÙwÚ
Ci rivediamo domani Astri!

Il Ritorno di Herobrine//Watty's 2018Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora