The Beast

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-Qualcuno la pensa come lei?- Metà città alzò la mano. -Non vi credo. Chi sta mentendo abbassi la mano.- Metà città abbassò la mano. -Come pensavo. Ipocriti...- Sospirai. Mi riabbassai al livello della ragazzina, che dopo un po' mi abbracciò. Ricambiai con una mano, stringendo la sua testa al mio petto.

Ben presto un urlo dalla folla richiamò a se la piccola. -Valentine, che fai?! RITORNA SUBITO QUI PICCOLA STUPIDA INCOMPETENTE!!- La ragazzina di nome Valentine scosse la testa e si attaccò ancora di più a me. Una donna Villager con il naso spropostitato, i capelli a spazzola, qualche verruca qua e là sul volto rugoso. -È tua madre?- Chiesi a lei.

Valentine scosse dinuovo la testa. -Mi ha adottato, ma mi ha voluto finchè anche mio padre adottivo era vivo, lui era buono, ma poi è morto e questa SOTTOSPECIE DI STREGA mi ha trattato come spazzatura!!- -Come ti permetti tu sudicia idiota?!- Spostai il mio sguardo dritto negli occhi verdi della donna, che si ammutolì all'istante.

Anna si girò verso di noi, distogliendo i suoi occhi da quelli della folla e parlò alla piccola -Ehi ti va di stare con noi piccola?- Gli occhi di Valentine si illuminarono ed iniziò a saltellare felice incontro ad Anna -SIIIIIIIII GRAZIE!!- Urlò. -Ma... per voi va bene?- Chiese timidamente lei agli altri. Loro annuirono.

-Aspettate!! Non potete portarla via così! Lei mi appartiene! È la mia schiava personale!- Replicò l'orribile donna. Mi ricorda mia madre per il carattere. Non che un'umana possa essere comparata con la moglie dell'EnderDragon. Era orribile, quando ero piccolo tentò di uccidermi, perchè ero di troppo, ma mio padre, il dio dell'End, mi salvò e portò sia me che Notch nel mondo degli umani. Lì Notch iniziò ad odiarmi: per colpa della mia nascita mio padre dovette chiudere per sempre il portale, in modo da non farlo varcare da sua moglie, così che noi fossimo al sicuro da lei. Facendo questo però ci abbandonò. Così mio fratello mi abbandonò in quella foresta dove mi trovò Wither. Io avuto fortuna.

Come sò tutto questo nonostante io avessi solo un anno? Gli dei riescono non solo a compiere viaggi nel tempo, ma anche a ricordarsi tutto quello che è successo dalla loro nascita in poi, anche se avevano solo pochi mesi.

Sta volta fu Anna a fulminare con lo sguardo la donna. -La signora ha ragione! Come presumente di venire qua, voi che eravate considerati eroi, dopo aver liberato quella minaccia di mio fratello ed aver in qualche modo resuscitato Entity303?!- Sbraitava Notch. -Sono sempre stato paziente con te, fratello.- Iniziai.

-Potevi ferire me, potevi offendermi, puoi anche uccidermi...- Mollai lentamente la testa di Valentine e ripresi l'altra stampella per reggermi in piedi. -Come sarebbe a dire "paziente"?! Se sei vivo, sei vivo solo per miracolo! Solo un dio può uccidere un altro dio!- Continuava a replicare.

-Sono sempre stato più potente di te, anche dalla nascita, lo hai sempre saputo. Non è vero?- Chiusi gli occhi, mentre la gente aveva il fiato sospeso.

La mia schiena si inarcò all'indietro, la mia maglietta fu lacerata da delle scaglie nere e cremesi che man mano cecrescevano fino a scomparire all'inizio dei pantaloni, che vennero strappati sull'orlo dal basso da degli artigli poderosi che mi spuntavano per tutte le gambe. I miei occhi si tramutarono in lava pura, le mie braccia diventavano quelle di un drago, ed il mio intero corpo fu ricoperto da scaglie indistruttibili nere e rossastre. I miei denti si allungarono ed appuntirono, mentre sulla schiena vi erano aperte due ali, una di pipistrello rossa e l'altra di un fine piumaggio nero come la notte. Il mio petto ed i miei arti in generale si ingrossarono, e mi sentì come se fossi un tutt'uno con il mio regno infernale, come se tutte le anime riponessero in me la loro speranza di venir liberate.

E per liberarle, dovevo uccidere Notch.
E questa volta non me lo sarei lasciato sfuggire, nè serei stato indulgente.

-Il tempo di scappare è finito. Arrenditi, "fratellone"...-

Il Ritorno di Herobrine//Watty's 2018Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora