You're not my father. -Raycow

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Eccoci con l'ultima parte :D quindi non perdiamo tempo... E LEZZO GO.

P.S. ...Voi state male. 7000 visualizzazioni.

Hero.
Era appena ritornato da una conferenza con suo fratello Notch e gli altri dei per discutere dell'affidamento reciproco delle dimensioni con i rispettivi eredi.

Sperava che Lyon fosse già tornato, non vedeva l'ora di comunicargli quale regno era stato affidato a Hiro! Infatti, dopo una lunga battaglia a parole, Hero era riuscito ad accaparrarsi il Paradiso stesso, mentre al figlio di Notch, un neonato di appena 5-6 mesi, era andato il Nether. Avevano deciso che avrebbero fatto a scambio ogni generazione.

Con questi pensieri allegri nella mente, si recò più velocemente a casa, iniziando a fluttuare verso casa.

Appena entrò, il suo sorriso si dissolse in un attimo. Il corpo del marito, a terra, morto. Un enorme solco gli faceva intravedere le ossa della gabbia toracica. Si accasciò e lacrime amare gli sgorgarono dagli occhi.

Anni passati insieme, a combattere, a lottare, ed era finita così? Senza che lui sapesse nemmeno come o chi l'avesse ucciso e perchè? Si lasciò andare ad un grido di disperazione, quando un forte dolore alla parte destra del petto lo colpì.

Abbassò lentamente lo sguardo e notò la lunga lama di una katana che gli aveva trafitto il cuore. -Dimmi cosa significa.- Hero non rispose, si limitò a sorridere, aveva capito chi fosse. -N-non s-o di c-he c-co-osa tu s-stia p-arlando...- -Non fare il finto tonto! Perchè?! Perchè continuate a sorridere?! Vi ho uccisi, dovreste odiarmi!-

-N-non p-os-so odi-iare m-mio fi-iglio...- Il ragazzo si irrigidì di colpo. -No.- Disse solo. La scintilla di Hero si spense pian piano, mentre lui tentava di combattere contro la morte per ascoltare. -Io non sono Hiro.- -S-sc-cus-sa...- Biascicò il dio dagli occhi bianchi, prima di lasciare che Morfeo lo accogliesse un ultima volta.

-Io sono Raycow.-

-Voi non siete i miei padri.-

-Io non sono vostro figlio...-

-...Vero...?-

Leggere lacrime sgorgarono da sotto la sua maschera. Perchè sto piangendo?! Io... Io gli odiavo!! Vero...? Si asciugò con il dorso della mano le lacrime. Quella volta non lo ammise direttamente, ma stava mentendo a se stesso. Infondo che cosa avevano fatto? Gli avevano dato un mezzo per proteggersi. Forse l'unica che poteva lamentarsi veramente era Chara.

Ma ormai era fatta. Non si poteva tornare indietro. O forse sì.

Lyon.
Qualche minuto prima...

Felice e soddisfatto. Si sentiva così il leone dopo quella dura giornata passata con Stefano e Mario a cercare particolari mostri da uccidere per commissione. Loro due erano rientrati prima, mentre lui aveva deciso di fare una passeggiata in solitaria.

Entrò e chiuse la porta a chiave. Notò però che essa era già stata aperta, ed Hero non era ancora rientrato. Sguainò la spada e la tenne saldamente con entrambe le mani.

Camminò lentamente guardandosi intorno, sfiducioso. Sentiva la presenza di qualcuno intorno, qualcuno di familiare ma con una strana macchia nera piantata nell'anima.

Sentì un rumore improvviso  provenire da dietro di lui, e riuscì a bloccare al pelo la lama di una katana che gli veniva addosso. Il suo avversario portava un kimono violaceo con una cintura nera, con sopra, a nascondere il viso, una maschera con lo Ying e lo Yang.

Le due armi si scontrarono per un po', fino a che l'altro non fece sferragliare l'altra verso l'esterno, sottraendosi a quella lotta impari a livello di forza. Si mosse di lato e cercò di infilzare il fianco dell'uomo, che balzò in avanti, cercando di resestituire il colpo quasi infertogli.

Ma l'altro parò ancora il colpo, sottraendosi dinuovo allo scontro e lanciandosi contro Lyon con una foga sfrenata, sferrandogli una serie di colpi, uno dopo l'altro, che il leone parò a fatica.

Dopo un lungo tempo, senza nemmeno accorgersene, uno dei suoi occhi diventò di un grigio vacuo, si piegò in basso per poi spingersi in avanti e con una velocità disumana poggiò l'intera mano sul ventre del ragazzo, disintegrando con un tocco i suoi vestiti, che per sua fortuna hanno attutito quello spaventoso potere.

Quando Lyon si accorse di quello che aveva fatto si ritirò indietro, l'occhio ritornò normale e si fissò addolorato la mano. Aveva promesso di non utilizzare più quel potere.

Aprofittando di quell'attimo di distrazione, l'altro gli inflisse un profondo solco che partiva dalla guancia ed arrivava sino a poco più in basso dell'ombelico. Il tagio era talmente profondo da far intravedere le costole del leone, che però riuscì a rimanere cosciente. Certo, non poteva muoversi, ma era coscente. E questo l'altro lo sapeva bene.

-Leva quel sorriso dal volto.- Senza nemmeno accorgersene, come se fosse stato un istinto, le sue labbra si erano incurvate in alto. -Ho detto "levalo".- Niente. -Mi vuoi obbedire?!- Per quanto si sforzasse, non ci riusciva.

-I-i ve-eri e-r-ro-oi m-muo-oio-no c-con i-il s-or-rris-o-o i-in v-o-olt-to... E-e p-po-oi v-vole-evo... Av-ves-si un b-buo-on ric-ric-ricord-do di m-me-e... Hiro...- Riuscì a biascicare Lyon allo stremo, con un lieve sussurro. L'altro fece una smorfia invisibile.

Sentì il chiavistello della porta scattare, così con un salto si aggrappò al soffitto. Nel frattempo, il leone non era ancora morto.

Sentì con gli occhi chiusi il marito piangere. Avrebbe voluto alzarsi, dirgli che stava bene che non doveva piangere per lui, che era tutto apposto, voleva dirgli che stava continuando a combattere contro la morte, che presto si sarebbe ripreso... Ma le labbra erano come incollate.

Sentì la spada del figlio attraversare il corpo dell'altro, che poco dopo cadde con la testa sul suo petpetto un'ultima volta. Era davvero tutto finito.

-Io sono Raycow. Voi non siete i miei padri. Non sono vostro figlio. ...Vero...?-

Fu l'ultima cosa che sentì. Era inutile continuare a lottare. Suo figlio si era perso nel male, il suo compagno con cui tanto aveva lottato era morto, tutto era finito. Tanto valeva lasciarsi andare.

Ma sentiva che, un giorno nemmeno tanto remoto, il loro Hiro sarebbe ritornato sulla retta via. E quel giorno, quando succederà, loro due saranno al suo fianco. O forse è già successo. Ma loro, in qualunque momento fosse accaduto, c'erano, e ci sarebbero stati per sempre, anche se questo voleva significare che si sarebbero fatti compagnia all'inferno.

Piango.
Vi è piaciuto il capitolo?? Scusate se sono assente!! Spero che questo capitolo vi sia piaciuto... È anche l'ultima parte dello speciale! Non avrei mai detto che la storia di Raycow avrebbe impegnato così tanto tempo e spazio!

Con l'ultima parte mi sono superata. Ammetetelo. AH! PICCOLO BONUS!

Anche se il disegno non è finito, lei tenetela a mente, perchè ci servira fra un beeeeellll po'...

Il Ritorno di Herobrine//Watty's 2018Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora