Il baule.

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Gli occhi di Mario sembravano voler uscire fuori dalle orbite. Una goccia di sangue cadde da un piccolo rivolo che gli scendeva dalla bocca, prima quasi invisibile, ed un leggero sorriso dipinto sul volto insieme agli occhi bagnati dalle lacrime.

-Ti pergo...- Sussurrò, esanime. -Perdonami...- Mario lo strinse più forte. Sapeva chi poteva aver fatto tutto questo, e non lo avrebbe mai perdonato. -Ti ho già perdonato tempo fa.- Il sorriso di Shadow si allargò.

Ad un certo punto dalle scale si sentirono altri passi, e poco dopo Raycow apparve. Sembrava strano, dalla maschera si intravedeva un bagliore rosso ed uno bianco, anzi che il suo unico bagliore marroncino. Puntò la katana verso Mario, che nel frattempo si era alzato, pronto al combattimento con qualunque mezzo.

Quando il ragazzo lanciò l'arma spostando solo il braccio, vidi di sfiggita il movimento rapidissimo di Shadow, che fece da scudo al figlio. La spada ricurva centrò in pieno il signore dell'End nel petto.

Shadow si accasciò a terra, vomitando sangue. Mario stava per utilizzare il potere innato che possedeva, un potere che aveva promesso di non utilizzare mai, ma in quel momento era davvero troppo.

Gli aveva rubato il padre che lo aveva cresciuto, che gli aveva insegnato ad apprezzare il mondo, sia con le cose belle che con quelle brutte, ed ora gli voleva rubare il suo padre effettivo, quello che, se pur con mezzi bruschi, gli voleva insegnare a difendersi da chi non lo avrebbe accettato come semidio.

Raycow riportò la mano avanti e fece comparire un altra katana, pronto per riscagliarla. Una nube violacea comparve al fianco del ragazzo, ed in una lingua che solo pochi in quella dimensione comprendevano, la lingua degli dei, gli disse: -Shinde araakna gyirt, dreefus ovetr troklo!-

Seguita da una risata malvagia che mi fece accapponare la pelle. Gli aveva appena comunicato testualmente: "Non ucciderli ora, sarà più divertente farlo dopo!". Mi sembrò quasi che la nuvola mi guardasse per un secondo, ridacchiando, prima di andarsene con Raycow al seguito, che stava muto.

Mario stava immobile, con le braccia che circondavano il corpo del padre ormai morente, dopo che il figlio aveva estratto ogni lama dal suo corpo. Con le sue ultime forze, Shadow indicò piano la cassa di prima, prima di sprofondare definitivamente fra le braccia di morfeo.

La lettera che prima aveva portato in mano era macchiata di sangue e lentamente scivolò a terra. Ci avvicinammo alla cassa, e la aprimmo. Dentro di essa vi erano un numero indecifrabile di lettere.

Sono mesi che programmo il prossimo capitolo. Preparatevi ad una V A L A N G A di F E E L S.

Il Ritorno di Herobrine//Watty's 2018Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora