Ritorno

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Hero's P.O.V.
-Guarda che non è lui che mi piace!-
Per un secondo mi sentì morire. Mi pizzicarono gli occhi ed il mondo mi crollò addosso. Mi rintanai sotto le coperte del letto ed aspettai fino a che anche Lyon si addormentò, poi iniziai a piangere in silenzio. Era diverso da quello che provavo per Entity ai tempi, era più forte, più intenso...  non avevo mai provato sensazioni simili, non ne avevo mai avuto l'opportunità.

Sentire il mio cuore frantumarsi in più briciole in pochi secondi era dannatamente doloroso. Mi sfiorai le labbra. Allora... quel  bacio di prima allora non significava niente? Per lui era soltanto un incidente? Allora perchè aveva aumentato la passione? Per lui non ero che un amico e basta?

Le lacrime continuarono a scendermi copiose dal viso sino a mezza notte precisa. In quel momento, mi misi seduto sul letto e guardai fuori dalla finestra. Quella sera, c'era la luna piena. Alcune volte, mi sembrava che la luna fosse come me: Un qualcosa di perennemente solitario, il signore di un regno che per la luna è il cielo infinito, dove da ogni dove sbucano stelle sempre più luminose delle precedenti, ed essa, come sovrana, non può che osservare e stare in silenzio davanti a quel bellissimo spettacolo, rimanendo immobile ed attendendo che qualcuno usurpi il suo trono.

Mi addormentai così, con pa fronte appiccicata al vetro, cullato dalle braccia di Morfeo e sorvegliato dalla luna.

La mattina seguente mi svegliai in un turbinio di urli. In preda al panico e non riuscendo a distinguere una sola parola di quelle grida, mi sedetti rapidamente sulla sedia a rotelle e mi diressi in velocità nella direzione del baccano. Erano solo Ary ed Iris intente in una lotta a chi creava per prima un portale...

Finirono entrambe a pari merito, e ci toccò, per non intasare un portale e per non deludere una delle due, di dividerci in più gruppi. Ero ansioso. Come avrebbero reagito i miei zii sapendo che le mie gambe erano totalmente fuori uso?

Il Nether non era cambiato: era sempre lo stesso ed irritante postaccio stracolmo di anime, demoni e guardiani della sabbia delle anime, che impedivano l'accesso al paradiso alle anime che si erano guadagnate il triste premio dell'inferno.

Guidai tutti alla mia nuova fortezza, in superficie, e nemmeno a farlo apposta, fuori dal cancello c'erano Wither e Kinghast. Lo scheletro, appena mi vide, mi saltò addosso, fregandosene altamente se ci fossero altre persone attorno, poi andò di corsa a chiamare anche gli altri due. Rotten Ham fece per maciullare Notch osso dopo osso, ma Water Block lo fermò e gli spiegò tutto.

Kinghast continuò a stare fermo immobile nella sua posizione. Mi avvicinai a lui e con mio grande sorpresa... aveva gli occhi lucidi. Lui, il mio Zio Fantasma, quello più freddo, il mio miglior generale, il più astuto, il più freddo di carattere, si stava mettendo a piangere per me.

-Sono tornato!-

Il Ritorno di Herobrine//Watty's 2018Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora