Incubi

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Fummo tutti un po' sorpresi e meravigliati dal suo racconto, e sembrava che tenesse davvero a quei quattro generali. -Se vuoi... quando ti sarai rimesso un po' apposto... possiamo andare a trovarli. Tanto andare del Nether è diventato meno pericoloso che andare in miniera, per noi!- Gridai, ottimista.

Hero mi guardò speranzoso -D-davvero?!- -Certo!- Gli dissi, sfoderando un pollice in su degno di una statua talmente grande da inglobare una montagna. -Posso procurarvi io i materiali necessiari, come l'ossidiana e l'accendino, mi serve solo un po' di tempo per mettere a punto i miei poteri e siamo a cavallo!- Sorrise, felice. Mi sentì traboccante di gioia nel vederlo felice, era una bellissima sensazione, come se mi avessero sparato un raggio solare nel petto, il calore era lo stesso.

-Vieni Ste, facciamogli vedere quello che abbiamo costruito in segreto!- Esclamò Mario, riferendosi al rosa. I due corsero per i tunnel della casa e ritornarono da noi con quella cge sembrava una sedia a rotelle fatta con ferro, gomma e tanto tanto legno e buona volontà.

-Con questa non dovrai sforzare molto le gambe! Avevo previsto questa tua paralisi temporanea, così ho pensato di costruire insieme a Stefano un piccolo sostegno...- -...se però non ti và di usare una sedia a rotelle abbiamo costruito anche un paio di stampelle!- Dissero, allegri come un bambino a Natale.

-Grazie ragazzi...- I due portarono la sedia vicino ad Hero e lo aiutarono ad accomodarcisi sopra. -È perfetta.- Sentenziò lui -Certo, non sono abituato a muovermi con una sedia a rotelle, ma questo è un altro discorso.-

In quel momento Anna sbadigliò. Effettivamente erano le 9 passate ed eravamo un po' tutti stanchi.

Portai Hero in una camera degli ospiti, lo aiutai a distendersi sul letto, ed andai anche io nella mia camera che condividevo con Anna. Mario e Stefano andarono nella loro, di camera, e che devo dire... appena sdraiato, caddi tra le braccia dei sogni con Anna affianco.

Herobrine's P.O.V.
Era davvero strano. Ora... avevo degli "amici" giusto?
No, non ci ero affatto abituato. Quella notte, dormì a fatica, ero stanco, si, ma erano successe tante di quelle cose che... rimasi a fissare il soffitto per quelle che mi sembravano ore, poi finalmente mi addormentai.

Ero su un ponticello di Bambù, davanti a me c'era Lyon con la Spada Galatea, e sorrideva.

Quel luogo lo conoscevo, ero stato troppo tempo a fissarlo senza poter fare nulla. Quello... era il luogo della gabbia, e le cinque statue erano perfettamente posizionate, pronte per reintrappolarmi.

-Lyon... ti prego, non lo fare...- Lo supplicavo, non volevo di nuovo finire in gabbia. -Piuttosto uccidimi, ma ti supplico, non mi rimettere lì dentro!- -No, demone, tu avrai la pena che meriti.- -Ma... tu mi hai liberato!- -Pensavi davvero che potessimo essere amici di un mostro come te? Persino la tua famiglia ti ha abbandonato! LURIDO MALEDETTO MOSTRO!!-

Detto ciò mi spinse con la spada nella gabbia e io fui dinuovo intrappolato. Mi dimenavo, volevo uscire, piangevo, avevo paura... -NO!! TI PREGO LIBERAMI!! Lyon... ti supplico... sarò tuo schiavo... ma liberami...- Piangevo ancora più forte per il dolore di aver perso qualcuno di speciale come lui.

-Le tue suppliche non mi interessano, Mostro. Addio! AhahahahAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH!!!-

Mi svegliai di soprassalto. Era solo uno stupido incubo, per fortuna...

COME PROMESSO TERZO CAPITOLO, YESSAH!!
Amatemi, babbani ÙWÚ

Il Ritorno di Herobrine//Watty's 2018Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora