Dio del Tempo

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Infine, anche la Regina dei Draghi si decise a scendere dal cielo scuro. Muoveva velocemente la coda, irrequieta in quei movimenti con cui tracciava solchi nel terreno.

Si formò un grosso spiazzo vuoto, con al centro la donna ed Entity solo, attorno una schiera di nemici non morti. Il Dio si morse il labbro per la frustrazione, guardando direttamente negli occhi quella specie di demone. Essa rise, e fu una risata terrificante, carica di rabbia repressa, con mille e mille voci che la animavano, mille voci differenti. Vi era una risata più acuta, quella di un bambino, poi una più profonda, una disperata, una divertita... Entity si chiese se quelle non fossero le risate di chi aveva ucciso.

E, per la prima volta dopo tanto tempo, ebbe paura. Si chiese cosa ne sarebbe stato di lui, ora che non aveva i suoi poteri a proteggerlo. Era sempre stato uno molto sicuro di sé stesso, ma ora come ora si ritrovava a dubitare. Infondo non era molto potente, e quella che aveva davanti non era una semplice dea, era un demonio.

Per la prima volta, la dea parlò, e di nuovo la sua voce apparì distorta: -Entity303... Dio del Tempo, giusto? Mi ricordo di te... Eri davvero un malandrino.- La sua risata echeggiò di nuovo. -Ma è proprio un peccato che tu non ricordi nulla di me... A quanto pare nemmeno il tuo corpo ricorda granchè, non riesci ad usare i tuoi poteri...-

Entity si allarmò. Lei che ne sapeva? -Ma io posso ridarteli... Posso ridarti i tuoi ricordi!- Si avvicinò lentamente, il Dio sentì come un vento gelido che lo circondava insieme alla Regina dei Draghi. Lentamente, tutto divenne chiaro e chiaro, sempre più chiaro, fino ad assorbire tutto in quel bianco che metteva i brividi. I suoni si azzerarono, solo un leggero ronzìo gli solleticava le orecchie.

Poi, la luce si trasformò in colore. Tutte le memorie, il carattere che aveva perso, tutto era riaffiorato nella sua mente come un lampo a ciel sereno. Dall'esterno, Anna poté vedere il corpo di Entity venire avvolto da delle fiamme d'oro, fiamme che non bruciavano nemmeno chi gli stava intorno, od il terreno, ma che facevano seccare le piante, levigare la terra. Fiamme del tempo.

Le fiamme si espansero fino a ridurre in polvere i mostri inghiottiti da esse. Sembrava che facessero avanzare rapidamente il tempo di chi o cosa veniva "bruciato", fino a che esso non esisteva più.

Era da tempo che Anna non pregava, e quella volta, pregò perché quello che pensava non accadesse, ma gli occhi di Entity brillarono di un rosso scarlatto, ed il suo sorriso era tornato quello di anni prima, il sorriso malsano di un nemico da sconfiggere.

Il Ritorno di Herobrine//Watty's 2018Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora