•Capitolo 10

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Matisse's pov
Le lacrime sgorgarono dai suoi occhi.

Guardai lo scenario davanti a me.
Paolo che baciava un'altra ragazza. Lui non si era manco accorto della nostra presenza.

"Dai andiamo via." dissi.

"No. Avevo detto che ci saremmo divertite e così sarà. Entriamo dal retro."

A volte la stimavo. Stimavo il fatto che lei  fosse così forte. Ma sò che dentro di se' sta soffrendo.

La bloccai. "Diana...Senti...non ne vale la pena. Lui tanto capirà del fatto che avesse baciato la persona sbagliata. Lo capirà. Capirà il fatto che è te che vuole. Che ha bisogno."

"E se non lo capisse?" sussurro' lei insicura.

"Lo capirà stanne certa."

Entrammo dentro. C'era la musica ad alto volume e c'erano corpi sudati che si strusciavano l'uno contro l'altra.

Bleah.

Decisi di andare a prendere qualcosa da bere.
Diana era già sparita. Succedeva ogni volta.

Guardai un po' in giro e non trovai nessuna faccia conosciuta.

Ma chi potresti mai conoscere, dato che eviti chiunque ti passi davanti?

In effetti.
Alle feste non avevo nessuno se non Diana.

Bevvi un sorso di vodka all'arancia. Il gusto non era male ma neanche buono.

Semplicemente mi bruciava in gola.

Ballai da sola.
Ormai ero abituata a essere sola eppure questa sera, mi sentivo ancora più sola del solito.

Pensai alla mia vita dopo la morte di mia madre. Ho allontanato tutti tranne mio fratello e Diana.

E ora mi rendo conto del perché Diana voleva farmi conoscere sempre nuove persone.

Non ci avevo mai pensato fino ad adesso.

Ero sola.

Quanto suonava strano ma familiare questa frase.

Il perché? Per colpa della mia freddezza. Della mia barriera. Dovrei abbassarla? No. Ora no. Non sono ancora pronta.

Andaii in bagno a schiaquarmi la faccia. Faceva fin troppo caldo.

Quando uscii dal bagno, vidii un ragazzo molto muscoloso, che stava fumando.

"Ehi bellezza." disse sensualmente il ragazzo.

Aveva dietro di sé altre 2 persone.

Non mi piacevano. Avevano un sorrisetto malizioso in faccia.

"Lasciatemi in pace" dissi con tono duro e distaccato.

"Che ragazza ribelle. Mi piace." allungò la mano per toccarmi la faccia.
Ma prima che potesse farlo gli arrivò uno schiaffo. Da me.

"Non mi toccare."  sibillai.
Lui rise. "Cos' è? Non ti piace essere toccata. Vedrai quanto ti piacerà essere toccata...da me."

Mi venne il voltastomaco.

Si avvicinò a me. Gli tirai una ginocchiata alla pancia, lui si rannicchiò gemendo dal dolore.

Beccati questo!

Gli altri 2 mi furono subito addosso.

Certo, sapevo combattere ma 2 contro uno, era ingiusto e non sarei riuscita a farli fuori.

E poi non mi allenavo dalla morte di mia madre.

"Adesso te la vedi con noi, puttanella."
Subito dopo quelle due teste di cazzo crollarono a terra.

Li guardai stupiti.
O meglio guardai lui stupito.

Greg li aveva stesi.
Ma che ci faceva lui qui?

Come se mi avesse letta nel pensiero, mi guardò e disse " Avevo sentito quello che stavano dicendo e sono entrato e ho fatto...quel che ho fatto." Mi guardo' innocentemente, scrollado le spalle.

Mi guardò con gli suoi occhi verdi, erano piu' penetranti questa sera...

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Gregory 's pov
Quando aveva visto che quei due che stavano bloccando al muro Maty, mi sono mosso senza neanche accorgermene.

Era bellissima stasera. Cioè lo era sempre ma oggi lo e' di più.

Vestita così metteva in risalto le sue curve. E sono felice di essere andato in bagno, se le fosse successo qualcosa...qualsiasi cosa sarei impazzito.

Lei mi fa impazzire.
"Dai andiamo a ballare." la invitai.
Lei accetto silenziosamente.

Sorrisi dentro di me.

Andammo in pista. Ci muovevamo a ritmo della musica. I miei occhi guardavano i suoi e viceversa. Si muoveva bene. Quei fianchi...

Okay...calma gli ormoni Greg.
Siamo solo amici. Alla nostra 'uscita' mi diede il permesso di chiamarla Maty.

Esultai per tutto il pomeriggio. Non riuscivo far altro che sorridere, avanti e indietro per la stanza.

Ora basta. La desideravo troppo.
Avvicinai il mio corpo al suo. Eravamo così vicini. Il suo respiro si fondeva con il mio.
Il suo odore mi faceva perdere i sensi. Mi sentivo affiscinata da lei.
Chiuse gli occhi e schiuse le labbra. Mi avvicinai...

"Greg!" mi chiamò Lucas.

Lei si scostò immediamente. Vidi un'ondata di panico nei suoi occhi.
Dannazione a te, Lucas!

Spero che abbia un buon motivo per averci interrotto.

"Greg!" mi raggiunse. "Tua sorella è nella camera sopra e sta vomitando da mezz' ora. "

Oddio...
Ma quanto avrà bevuto?

Corsi su in camera.

Era lì bella addormentata. Tirai un sospiro di sollievo. L'importante era che stava bene.

Lei era la seconda donna che amavo dopo mia madre.

Non sono riuscito a prendermi cura di mia madre ma con lei volevo farlo. Nonostante fosse più grande di me.
Nonostante non mi sopporti.

Pero' fu lei a dirmi che la prima e l'ultima cosa che mia madre disse dopo avermi visto fu: "Il mio bellissimo bambino. Abbi cura di te, piccolo mio. Ti voglio tanto bene. "

Queste parole sono parole che mi hanno riscaldato il cuore.
Parole che conservo nel profondo del mio cuore.
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Hi people!! Al prossimo capitolo.❤

Vietato annegare (Sospesa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora