●Capitolo 57

600 54 12
                                    

Gregory's pov
"Domani andiamo a scuola?"gli chiesi.

Erano due giorni che non ci andavamo.
Lei sospiro' e annui'.

"Ho altra scelta?"chiese.
Scossi la testa.

La scuola ci aveva mandato una lettera, per avvissare le rispettive famiglie che non eravamo a scuola.
Poi per due fottuti giorni.

Che cazzo di impiccioni sono?

"Dove andiamo ora?" chiesi.

"A casa mia?" domando' lei.
Annuii in segno di approvazione.
Non volevo ancora vedere mio padre, non ero ancora pronto.

Lei chiamo' il suo autista per venirci a prendere.

Arrivo circa 5 minuti dopo.
"Buongiorno signorina. Buongiorno signore." ci saluto' l'autista.

"Buongiorno." dicemmo all'unisono io  e Maty.

Lui ci sorrise cordialmente e parti'.

"E' da un po' che non la vedo, signorina" intraprese l'autista.

"Si', sono stata abbastanza impegnata in questi giorni." rispose lei fredda.
E' da un po' che non vedo questo suo temperamento freddo. Magari perche' si fida di me...quindi...e poi non parla tanto con gli sconosciuti.

Lui annui'.
Arrivammo e ringraziammo l'autista.

Lei apri' la porta ed entrammo.
C'era Selina che arrivo' come un fulmine e disse: "Bentornata signorina." e poi squadro' e disse sottovoce: "Buongiorno."

La salutai con un cenno e salimmo.

C'era una fila di cameriere...che appena la videro, abbassarono la testa. Adesso, per la prima volta, vidii quanta paura avevano paura di lei. Quanto lei era fredda con loro.

Era ricca, percio' potente.
Era una cosa inquietante. Ma allo stesso tempo bella, perche' lei fredda con me non lo era.

La freddezza era solo uno scudo.
Per la prima volta mi accorsi di quanto una persona possa essere fragile e non dimostrarlo.

Per la prima volta capii che tutti, TUTTI, indossavano una maschera.

E che solo poche volte, tolgono la maschera, anche solo per pochi minuti o pochi secondi. E che noi, dovremmo sapere cogliore quell'attimo, per poi trasformarlo in una vita intera.

Perche' magari quando una persona toglie la sua maschera per un'attimo, dopo quell'attimo non lo fara' piu'. Quindi cogliete l'attimo.

Immerso com'ero nei miei pensiero non mi ero accorto neanche che Maty era uscita dalla stanza, solo quando rientro' nella stanza con due tazze di cioccolato mi risvegliai.

"Di solito, non tocca ai camerieri portare la cioccolata?" chiesi.
"Oggi fanno un'eccezione."

Gli sorrisi malizioso.

Lei mi rivolse uno sguardo seducente e poi scoppio' a ridere.

"Giuro, niente piu' facce seducenti." disse lei.
Risi.

In realta' mi e' piaciuta la sua faccia seducente, perche' era moolto moolto sexy ok.

Ahh, Greg che vai a pensareee?

Mi porse la cioccolata e la bevvi tutto d'un sorso.
Gnam.

Lei scoppio' a ridere.
Stava ancora ridendo quando mi avvicinai e la baciai.

Perche'? Il suo sorriso era da baciare. Era cosi' bello da far invidia al sole.
Da far invidia al mondo.

Le ricambio' subito.
I suoi denti morsero piano le mie labbra e poi ci passo' delicatamente la lingua sopra.

Emisi un gemito e lei sorrise soddisfatta.

E continuammo a baciarci, fin quando non mi stufai.
No, non e' vero. Era solo perche' non avevamo piu' fiato, perche' se no avrei continuato all'infinito.
Maledetto ossigeno che serve a noi esseri umani per vivereeee.

Alla fine finimmo letto.
No, non pensate male, alt.

Ci siamo solo addormentati sul letto.
Ceh, si, l'abbiamo...ehm...fatto...ma ok. Shhh dettagli.
Troppi per i miei gusti.

Ragazzi non dite nulla di nulla a Maty che mi ammazza.
Comunque...vi auguro un buon natale, anche da Maty.😊😘

------------------------

Matisse's pov
Mi svegliai con accanto a me l'uomo piu' bello della terra.

Una vera delizia.

Mi preparai per la scuola, non ci misi molto, dato che i miei vestiti erano gia' preparate la sera prima e pure lo zaino.

Uscii silenziosamente dalla camera e sentii "Buongiorno signorina." dai camerieri.

"Shhh. Sta dormendo. Alle 7:30 svegliatelo, okay?"

Loro annuiirono e io scesi per cucinargli la colazione.

Gli preparai dei pancake e una cioccolata calda.

Lui scese alle 7:50 circa e mangio' tutto in un'attimo.

"B U O N I S S I M O.
Non sapevo che la mia ragazza cucinasse cosi' bene."

Risi.

"Leccaculo."

Lui mi fece l'occhiolino e andammo a scuola.
L'autista era gia' fuori percio' arrivammo in tempo.

"Pronta?"mi chiese.
Annuii.

Era il primo giorno a scuola senza Diana.
Tutti sapevano della sua morte.

E tutti erano curiosi di sapere la mia reazione a questa situazione.

Entrai.
Ero pronta.

Vidi tutti gli occhi guardare le nostre mani intrecciate.

Ero imbarazzata.
Lui mi strinse forte la mano. Gli sorrise.

Pero' mi ricordai una cosa...dovevo cambiarmi l'assorbente dannazione.

"Vado un'attimo in bagno. A dopo."e schizzai via.

Stavo per entrare quando andai a sbattere contro una persona.

Katrina.
Lei mi guardo' con disgusto.

"Mi hai portato via Greg, non te la faro' passare liscia..."


BUON NATALEE


Vietato annegare (Sospesa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora