•Capitolo 11

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Matisse's pov
Mi lasciò lì. Non riuscivo neanche a respirare. Non ci potevo credere.

Lo stavo lasciando fare...stava per baciarmi.

Che disastro.

Devo dire che sembra essere una persona davvero molto prottetiva. È schizzato di sopra quando ha saputo che sua sorella stava male.

Sospirai.

Meglio non pensarci ora.
Andai in cerca di Diana. Ma dove era finita?

"Maty!"

Sussultai. " Accidenti. Mi hai fatto prendere un colpo. Ma dove ti eri cacciata? Ti stavo cercando da mezz'ora!"

Mi guardò a lungo. Poi disse: " Dopo ti spiego tutto."

Sebbene fossi troppo curiosa, decisi di aspettare.

Oltrettutto stava andando tutto storto.
Avevo tanto voglia di sfogare la mia frustazione, non importava come, lo volevo e basta.

Finalmente capii.

L'unico modo per sfogare la mia frustazione era quello di tornare a combattere. Ce la potevo fare.

O forse no.

Erano le 11:30 e quindi decidemmo di tornare a casa. Domani è  venerdì per fortuna. Tornammo a casa stanchissime.

"Bentornata signorina" mi fece un inchino Selina.

Feci un cenno di saluto.

"Aveco quasi dimenticavo che fossi cosi' ricca." disse Diana.

Mi accigliai. "No, sono semplicemente  Matisse. La tua Maty."

"Signorina...alla sua amica preparo la camera accanto alla sua." disse infastidita Selina.

"No no. Sto in camera con la signorina, grazie." disse aspramente, scandendo la parola 'signorina.'

Diana odiava Selina...e a quanto pare, la cosa era reciproca.

Non ne capivo il motivo però.
Dovrò chiederglielo più tardi.

Dopo che tutte e due a turno finimmo di fare la doccia, ci stendemmo finalmente sul letto.

"Diana che mi dovevi dire?" chiesi.
Ero curiosa.

"La solita curiosona, eh?  Allora ho... parlato con Paolo."

La bloccai.

"Alt! Se ti ha detto qualcosa di brutto, lo ammazzo." ringhia.

Lei sorrise divertita. "Si e no. È qualcosa di brutto ma solo in parte. Iniziamo dal principio. Paolo capì che lo stavo evitando e percio' cerco' di parlarmi. Mi chiese il motivo del perché lo stessi evitando e allora gli confessai i miei sentimenti. Lui disse che provava la stessa cosa. Fui felicissima. Ma disse che non era capace ad amare. Non voleva relazioni serie. Perché in passato...mi confessò che era stato ferito da una persona che amava con tutto se stesso." sospirò malinconicamente "E che se adesso provasse ad amarmi non ci riuscirebbe. E non vuole farmi del male. Vuole che io sia felice. Ma non con lui. Con lui non starò mai bene. E...non so che pensare. L'ultima cosa che mi disse fu : 'dimenticati di me'. "

"Io ti consiglio di farlo...io non so che cosa sia l'amore. Non posso capirlo perché non l'ho mai provato. Ma quando una persona ti dice così....con tanta sicurezza significa che non tornerà indietro. Non cambierà idea.  Perché soffrire inutilmente?"

"Per te cos'è l'amore? " chiese all'improvviso stupendomi.

"Per me...L'amore non l'ho mai provata sulla mia pelle. Sinceramente penso sia un legame. Sia qualcosa di profondo. Qualcosa di bello ma allo stesso tempo brutto. Qualcosa che ti fa può far sorridere o piangere. Qualcosa che può farti sentire la persona più felice del mondo. Ma anche viceversa.
È qualcosa di unico. Qualcosa che ti cambia nel profondo. Tutto dipende da quella persona che te la fa provare. Ecco cos' è per me l'amore."

Lei sorrise.

"Diana..." mormorai dopo un po'.

"Si...?" bonfochiò con voce assonata.

"Oggi Greg stava quasi per baciarmi e io l'ho lasciato fare. Ho provato cose mai provate. Mi sembrava di aspettare quel momento da sempre. Non so che cosa mi sia preso."

"Ti stai innamorando." disse mezza addormentata.

E si addormentò. Lasciandomi lì, col dubbio.

Ti stai innamorando.

Queste parole rieccheggiarono nella mia mente finché non mi addormentai. Quella sera lo sognai. Il mio principe azzurro.
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Iniziò la lezione. Sta mattina ero davvero in ritardo. Feci tutto in fretissima. Diana era uscita prima di me perché voleva passare prima da casa sua.

Prima ora: Latino.

Entrai in classe. Fortunatamente e stranamente la prof. non era ancora arrivato.

C'era Greg che mi guardava. Evitai il suo sguardo. Ero piuttosto imbarazzata da quello che era successo la sera prima.

"Ragazzi...scusate il ritardo." disse entrando di fretta.  "Abbiamo un nuovo ragazzo. Su dai. Entra."

Entrò un ragazzo dai capelli marroni quasi neri, occhi azzurri e coperto di lentiggini.

No no no. Dimmi che è uno scherzo. Oh no. Ti prego fa che sia uno scherzo.
"Ciao! Io mi chiamo Dennis Halt. Piacere. Sono felice di far parte di questa scuola."

Il suo sguardo si posò su di me. Mi trapasso con quei occhi glaciali. Poi comparve un gnigno. Ma fu solo per un attimo.

La gente non lo conosceva.
Poteva dire che era un angelo e tutto. Ma io so per certo che lui e' tutt'altro che un angelo.

È lui. È lui quello che sarà la mia rovina.

Ora si che sono morta. Sono in pericolo.

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Hi peoplee!❤ Scusate se in questi giorni non ho pubblicato ma sono stata molto impegnata in questi giorni. Spero che vi piaccia la storia!❤❤

Vietato annegare (Sospesa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora