FLASHBACK

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“Mia madre si stava frequentando con il padre di Dennis...” dissi guardando Dennis.
Lui abbasso' la testa.

“Suo padre era ricco e aveva molto potere, come la nostra famiglia d'altronde.
Forse anche di piu'. Mia madre s'innamoro' di lui. Non so esattamente come...ma in qualche modo successe.
Lui pero' nonostante l'amasse, la picchiava molto. Tornava a casa spesso con molti lividi.” rabbrividii.

Vidi Greg, diventare sbiancare.
Chiusi gli occhi e deglutii.

“E spesso veniva a casa nostra, con Dennis. Lui vedendo ch'ero piccola ed indifesa, si approffitava di me per fare certe cose...”

“Quali cose?” chiese tremante Greg.

“Quelle cose Greg. Quelle.” scandii.

“E tu lo lasciavi fare?”
“Ero piccola.” mi giustificai.

“Non e' una giustificazione.” esclamo' arrabbiato.

“Non sto cercando di giustificarmi, dannazione! Lo facevo per mia madre. Lei era felice, dopo tanto tempo! Era felice.”

C'era un silenzio assoluto attorno a noi. I baristi, camerieri, probabilmenti ci avevano lasciati da soli.

Si poteva persino udire i nostri battiti.

“Per un po', le cose andarono avanti e io...mi sentivo sempre piu' estranea a me stessa. Mia madre doveva restare ore e ore in bagno per coprirsi i lividi...finche' un giorno..” continuai a occhi chiusi.

Non ero ancora pronta.
Ma dovevo farlo.
Questa volta per davvero.
Ero forte, e potevo farcela.

“Finche' un giorno, lui mi disse che mi avrebbe portato al paradiso.
Eravamo in camera, e lui era...nudo, si nudo." risi amaramente.

"Aveva quel sorriso beffardo, e lentamente si avvicino' a me, e io urlai. Subito le sue mani mi tapparono la bocca. Mi sussurro' di stare zitta, o se no, mi avrebbe uccisa. Avevo tanta paura.”

Ora arrivava la parte piu' difficile da raccontare.
Il cuore mi batteva a mille.

“Quella volta...aveva dimenticato di chiudere a chiave la porta, e mia madre subito si fiondo' dentro la stanza. Con un coltello.
Lei capii la situazione e..." singhiozzai "cerco di ucciderlo. Ma lui era piu' forte e la uccise..mia madre mi disse di scappare, ma sapevo che non ero abbastanza veloce, da sfuggirgli.”

Sentii Greg trattenere il respiro e Dennis sussultare.

“Te lo giuro, non so da dove spunto' quella pistola. Ma era sotto il cuscino. Non so neanche da dove cavolo mi arrivo' quella forza...ma inconsapevolmente premetti il grilletto."

Greg rimase a bocca aperta e Dennis sospiro'.

"Nonostante tutto, quella pistola, mi ha salvato la vita."

Vidi Greg alzarsi e tirare un pugno al tavolo. Me lo aspettavo.

“E' troppo.” urlo'.

E usci' di corsa dal bar.
Aveva ormai fatto la sua scelta.

Addio...mio amato Greg.

Sapevo che nessuno sarebbe stato abbastanza forte da amarmi.

Vietato annegare (Sospesa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora