●Capitolo 46

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Matisse's pov
Decisi di non dire nulla a Greg.

Avevo caldo, tanto. Ma qualcosa mi disse di non aprirla...per prudenza.

Non l'avrei aperta fin quando Greg non rientrera' in camera.

Non avevo paura di Dennis...ma avevo paura di quel che poteva fare. Lui e' come suo padre.

Un deliquente, assassino.

Due forti e agitate mani bussarono alla porta.

"Maty!!"urlo' Diana "Presto!"

Aprii la porta lentamente.
Non ero per niente agitata.

La guardai interrogativa.
Era sudata e aveva gli occhi rossi.
Dio...ch'era successo.

Mille pensieri attraversarono la mia mente. Mille opzioni.

Nessuna d'aiuto.

"Cosa succede?" chiesi pacata. Non dovevo perdere la calma.

"Greg."disse lei con voce rotta dal pianto.

"Greg...cosa?" ma lei taceva "dimmelo!"

Taceva.

Comincia a correre verso la stanza di Aida e le altre.

Entrai dentro e...oddio.

Le mie gambe come se avessero perso le energie caddero a terra.
Le lacrime scivolarono sul mio volto.
La mia bocca fece un urlo straziante.

Greg era a terra sanguinante, privo di sensi.

Non sentii l'ambulanza arrivare. Non sentii neanche le parole di conforto che mi dicevano. Non sentii nulla.

Avevo solo davanti l'immagine di Greg. Morto.

No, non era morto.
Ma poteva accadere. Dio mio.

Dovevo trovare un modo per tenerlo lontano da questo casino. E l'unico modo e' quello di allontanarlo da me.

Non posso fare altro.

Il cuore mi batteva ancora forte. Avevo paura di quel che diranno il dottore appena fuori.

Il dottore usci' : "Nulla di grave, ma ha bisogno di riposo. Se volete potete entrare a guardalo, ma fate silenzio."

Tutti annuiirono. Tutti tranne me.

Loro mi guardarono. Volevano che entrassi per prima.
Scossi la testa.

Allora Diana entro' per prima. Nel frattempo scrissi un messaggio per lui.

Sarei stata l'ultima a entrare.

Per Greg.

Caro Greg,
come stai? Spero bene. Devi stare bene. E mi dispiace che sia successo questo casino, e la colpa e' solo mia. Dio, se e' mia. E' sempre colpa mia.
Sapevo che se fossi rimasto con me, ti avrei trascinato in questo casino, ma sono una persona egoista. E non volevo lasciarti andare. E ho sbagliato.
Percio' tu ora devo starmi lontano, Greg. E' per te, per la tua salite, per la tua vita. Quando ti ho visto li', per terra , privo di sensi, non ci ho visto piu'. Ti immaginavo morto. Senza respiro e pensieri. Pensavo che se non avrei mai piu' visto gli tuoi adorati occhi, sentito la tua bocca sulla mia, sarei impazzita. Ma sei vivo. Per fortuna. Ho capito che preferirei vederti vivo, che morto. Preferirei che tu mi odi, piuttosto che amarmi e morire per colpa mia. Lo faccio per noi. Hai mai pensato se...fossi io al tuo posto. Staresti facendo esattamente la mia stessa cosa...ti prego, amore mio, cerca di capirmi. E so che forse...questo non e' il risveglio che ti aspetterai ma...devo farlo. Voglio dirti addio, baciarti un'ultima volta, ma so che se lo faro', non riusciro' a lasciarti andare. Spero che mi perdoni, Greg. Mi portero' sempre nel cuore te, i nostri momenti insieme. Il tuo stupendo sorriso e gli tuoi magnetici occhi.
Ti amo, ricordatelo sempre.
~Maty

Aspettai che tutti entrarono a guardarlo, poi entrai io.

Avevo le mani sudate, e tenevo stretta la lettera.

Entrai incerta nella stanza. Guardai la sua figura robusta. Il suo viso delicato. Mi chinai verso di lui. Le mie labbra tremanti lo baciarono sulla fronte, le lacrime scesero e lo bagnarono. Me le asciugai e lo guardai per un'ultima volta.

"Addio, mio principe."dissi queste parole con la consapevolezza che lui, il mio principe, meritava di meglio.

Il fatto e' che volevo ringraziarlo. Ringraziarlo di avermi salvata. Ma non avro' mai piu' l'occasione di farlo.

Vietato annegare (Sospesa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora