•Capitolo 4

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Hello people carine!
Allora volevo prima di tutto ringraziarvi per il voto. Grazie! Sono arrivata a 26 stelline e sto tipo gioiendo. Non finirò ma di ringraziarvi! Allora quella persona sopra è Katrina. Capire chi è tranquilli.
Buona lettura!!
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Gregory pov's
Rimasi li imbambolato. Se n'era andata senza degnarmi di uno sguardo.

"Ma quanto è fredda, cavolo." borbottai.

Sentii una risatina e mi voltai verso quella persona.

"Ciao rossa." la salutai, per alleggerire un pochino la tensione.

"Ciao Gregory, piacere mi chiamo Diana. Diana Winspering, sono la migliore amica di Matisse. La trovi fredda eh? Tranquillo è il suo carattere...E scommetto che non sei venuto per me." disse sorridendo, facendomi l'occhiolino.

Capii subito che saremmo andati d'accordo.

"Piacere...suppongo che tu sai già chi sono. Ma una domanda: Matisse è sempre così... fredda?"

"Non e' fredda. Almeno non con me." si fece pensierosa
" Matisse un giorno mi disse: perché ostinarsi a fare nuove conoscenze se puoi farne a meno? Tanto prima o poi verrai ferita. Più nuove amicizie ti fai più dolore riceverai, perché la gente ferisce anche se non vuole. E poi anche senza amici, io vivo. È come se fossi il sole. Il Sole ha attorno dei pianeti... Ma anche se non ci fossero lei brillerebbe lo stesso. E poi anche il sole riscalda in maniera "giusta" solo un pianeta. Ecco io sono il Sole."

Beh, non ha tutti i torti

Rimasi affiscinato dalle parole uscite dalla bocca di Matisse. Wow, non me lo sarei mai aspettato.

Matisse era pure intelligente.
Non che ne dubitassi pero'...accidenti!

"Capito" guardai l'ora "oh cielo, e' tardi, devo correre a lezione. Ci vediamo."
Troppi pensieri mi frullavano nella testa.

Ma purtroppo mi persi in questa scuola troppo grande per i miei gusti.

Phoenix era un bel posto devo dire. Tranquilla ma allo stesso tempo caotica.

L'atmosfera che lo circondava era stupenda. Questo posto sembra uscito da un film.

Era una citta' balneare gigante. Era un tranquillo nonostante fosse piena di gente.

Era un posto che t'incantava, ti affascinava.
Che cullava i tuoi pensieri e li faceva fondere insieme al mare e le onde.

Ma sopratutto sembrava piena di gente interessante.

Tra queste sicuramente c'era Matisse.

"Ehi! Ti sei per caso perso?" mi chiese una voce femminile interrompendo i miei pensieri.

Mi girai verso la voce e vidi una bella ragazza.

Capelli biondi, carnagione chiara, occhi azzurri e un sorriso un po' da oca.

Era bella sì, ma niente di che in confronto a Matisse.

Ma perche' diamine la sto paragonando a lei?

"Si. Devo andare nell' aula di spagnolo. Mi potresti aiutare, per favore?"

"Che coincidenza! Anche io. Comunque mi chiamo Katrina Leonor, piacere. Dai andiamo. "

Chissà se lei conosce Matisse...

"Conosci Matisse Grennwinn?" chiesi diretto.

"Sei interessato a lei? Beh, sd'altronde tutti i nuovi arrivati perdono la testa per lei. Magari per la sua bellezza, magari per i suoi soldi. Chi lo sa...Comunque sia lei li evita come se fossero una malattia." disse ridacchiando

"E' ricca sfondata. Ma è orfana. Non si sa come siano morti, ma mi dispiace per lei. E' cosi' che e' diventata fredda, così si dice in giro.. Siamo arrivati." sorrise.

Nelle ora successive non riuscii a concentrarmi per le troppe domande che mi giravano in testa. Era tutto cosi' caotico.

Era ancora il primo giorno di scuola, e gia' avevo trovato qualcosa che mi teneva occupato la mente.

Come sono morti i suoi genitori? È davvero diventata fredda dopo la loro morte?

Però avevo capito che Katrina era di certo più simpatica di Matisse.

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Matisse pov's
Mi svegliai su un letto molto comodo.

Aprii gli occhi. Mi guardai attorno. Tutto molto ordinato, pareti azzurre, tavolo gigante e varie fotografie sparsi per la stanza.

Sì, sono nell'ufficio di mio fratello.

"Ehi bella addormentata, ti sei svegliata, eh?" disse dolcemente.

"Sì. E a quanto pare sta mattina sei uscito senza salutarmi." dissi mettendo il broncio.

"Dai...Pardon Mademoiselle. Sono uscita prima perché avevo affari molto urgenti."
Sorrisi. Aveva parlato in francese. Sapeva che amavo quando lui parlava in francese, e che mi addolcivo quando lo faceva.

Vedendomi sorridere, sorrise anche lui.

Lo amavo. Lui era ed è la mia roccia. La mia via di salvezza. Lui mi capiva.

Andai verso la scrivania e trovai la foto dei miei genitori lì. Erano cosi' felici, sorridenti. Cosi' innamorati, dio.

Provai subito un forte dolore e tanta nostalgia. Nostalgia di quella felicita', e dolore per la felicita' che mi era stata tolta crudelmente.

Venni invasa dai loro ricordi.
Mi mancavano. Tutto. Pure quando mi sgridavano.

"Sarebbero fieri di te." dissi continuando a fissare la foto.

"Lo so" rispose mio fratello con voce roca. "Matisse...ti mancano?"

Quella domanda fu così inaspettata che rimasi lì a bocca aperta. Una domanda semplice ma...in qualche modo...difficile.

"Si" risposi dopo qualche secondo "Mi mancheranno sempre. Darei di tutto pur di riaverli indietro. Dannazione è tutta colpa mia."

"No. Non ci provare. Non puoi sempre fare sempre così. Ti dai sempre la colpa per tutto. Ma devi capire che non è colpa tua."

"Va bene." concedo "Domani mi accompagni a scuola?"

"Certo, sorellina. Tutto pur di farti felice."
Andai da lui. Lo abbracciai e mi lascia abbandonare a un pianto nostalgico.

Le lacrime scivolavano giu' senza fermarsi.

"Quanto mi mancano..."

"Shh, ci sono io qua" disse il mio angelo custode.

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Ecco il nuovo capitolo.
Come avevo promesso questo capitolo è più lungo. E spero vi piaccia!❤

Vietato annegare (Sospesa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora