●Capitolo 40

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Gregory's pov
Pensai una buona mezz'ora, camminando avanti e indietro per la stanza.

Decisi di non dire nulla a Tyler, per il momento.

"Greg!" mi chiamo' mio padre.

Scesi di corsa...

"Si?"chiesi.

"Io e tua sorella partiremmo per la Francia per un paio di giorni...la porto con me." disse.
"Posso sapere perche', papa'?"

"No...Motivi di lavoro."disse evasivo.
Annuii poco convinto.
Dopo avrei cercato di tirare qualcosa fuori, dalla bocca di mia sorella.

Non ero neanche poco convinto, in realta'.
Per ora non ho voglia di pensare a nulla.

Piuttosto penso a Maty.

Decisi di andare da lei...
Le scrissi un messaggio per avvertirla.

Mi disse che va bene.
Comincia a saltellare per la strada, e c'era la gente che mi guardava male. Seriamente che vogliono? Per caso un'autografo.

No. Sono io che avevo dei problemi. Che problemi mi affliggono, santo cielo?

Arrivai davanti alla sua casa,mi asciugai il sudore delle mano sui jeans e...suonai.

Stranamente era nervoso. Avevo voglia di fuggire, per qualche sconosciuto motivo.

Mi apri' la porta una graziosa signorina.

"Buongiorno, cerco Maty..."

"Si, certo." ed entro' dentro.
"La signorina ha detto di entrare" disse dopo un po' rispuntando.

"Oh, grazie."
Lei sorrise cordialmente. L'avevo gia' vista...quella volta che ero venuto per Maty.

Mi condusse verso quello che suppongo sia un salotto...dove si trovava Maty.

Appena la vidi, il mio fiato si mozzo', il mio cuore comincio' a battere forte. Cosi' forte che avevo paura che uscisse dal petto.

Per la prima volta in vita mia...avevo paura...non una paura normale, ma diversa.

Il mio cuore ormai apparteneva a lei, avevo paura che potesse spezzarlo.
Avevo paura di quello che poteva farmi.

"Ciao." disse sorridendomi.

"Ciao" dissi io arrossendo.
Mi fece cenno di sedermi e mentre stavo per andare a sedermi, il mignolo ando' a sbattere contro lo spigolo del tavolo, che mi face imprecare come non so cosa.

Lei scoppio' a ridere.
Scoppiai a ridere contagiato da lei.

Accidenti. Quanto era bella? E quanto era mia?

Pero' all'improvviso smise di ridere, guardandomi seriamente.

Il suo sguardo esprimeva tristezza, dolore, mista la rabbia.

"Greg"disse sospirando "domani parto per la Francia, per un paio di giorni." disse scrutandomi dentro come nessuno riusciva a fare. Solo lei riusciva.

Annuii.

"Stammi bene." disse con lo sguardo cupo. Abbasso' la testa, facendo perdere il nostro contatto visivo.

Mise due dita sotto il suo mento e la costrinsi a guardarmi.

"Ehi...cos'hai?"

"Greg...ho paura che...forse questa sara' l'ultima volta che ti parlo e...ho paura."
Mi guardavano con quei occhi disperati. Con quei occhi in cui potevi annegarci dentro. Quei occhi che sembravano aver perso qualcosa. Qualcosa di importante. Speranza? Forza? Vivacita'?

Non lo so.

Vorrei aiutarla ma...sembra impossibile. Ma io cerchero' di fare tutto il possibile per lei.

"No, amore mio. Che stai dicendo?" dissi cercando di rassicurarla.

Resto in silenzio per un paio di secondi e poi disse:
"Nulla, tesoro. Fa finta che non ti abbia detto nulla. Ti prego" annuii solo perche' non volevo deluderla.

"Io ora dovrei andare..." lei annuii e io mi girai per andarmene.

"Greg"mi chiamo' lei. Mi girai. "Ti amo"

Sorrisi.

Uscii di casa con un sorriso da ebete. Da idiota.

Quella ragazza. Mi fara' impazzire letteralmente.

Avevo dimenticato il cellulare a casa di Maty, per fortuna ero ancora alla porta a rimuginare.

Camminai verso il salotto e...senti degli singhiozzi.

Era lei.

Che piangeva.

Oddio.

"Maty..."lei alzo' la testa verso di me.

"Mi dispiace" sussurro' lei singhiozzando.

L'abbracciai stretta a me.

"Non so per cosa sia quel 'Mi dispiace' ma non m' importa. La supereremo insieme. Ovunque sarai, io ci saro' sempre. Io e te, insieme. Per sempre."
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ECCO QUA,SPERO VI PIACCIA!

BUON HALLOWEEN!🎃🎃
(PER I BABBANI)

...ANNIVERSARIO DI MORTE DEI GENITORI DI HARRY. SPERO CHE OVUNQUE SIANO, STIANO BENE.

Vietato annegare (Sospesa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora