●Capitolo 63

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Gregory's pov
Il liquido scendeva velocemente nella mia gola, facendomi sentire un lieve bruciore.

Un bruciore rilassante quasi.

"Ehi fratellino, non sapevo che bevevi."

Ingoia il liquido, e chiusi gli occhi per un istante.
"Non e' il momento giusto. Vattene." sibilai.

Lui alzo' le mani in segno di resa.

"Posso bere insieme a te, almeno?" domando'.

Io annuii.
Lui prese una sedia e si sedetta insieme a me.

Alzai gli occhi al cielo.
Le stelle erano cosi' luminose, e sembrano cosi' vicine.

"Mi e' giunta voce che hai saputo che Maty ha ucciso qualcuno...",incomincio' lui.

Gli passai la bottiglia di vodka che stavo bevendo e annuii.

Lui bevve un sorso e chiuse gli occhi, assaporandolo.

"Spesso le apparenze ingannano." busbiglio' lui.

"Lo so."

"No. Non lo sai. Tu non sai tutta la storia." replico' lui.

"Mi basta quel poco per sapere." sbottai.

Mi alzai pronto ad andarmene.

"Greg..."mi chiamo' lui dolcemente.
Mi girai verso di lui.

"Siediti. Ne parliamo con calma, va bene?"
Io annuii.

Mi sedetti e aspettai.
Adesso ero piu' lucido.

"Sai...ora hai due scelte."

"Quali sono...?" chiesi.

"Uno: lasciarla andare. Due: restarle accanto. Spero che farai questa scelta dopo che l'avrai ascoltata."

"Tu come fai a sap..."
Mi blocco' prima che io riuscii a finire la frase.

"Non importa. Non e' importante. Sai, ho rinunciato a lei per te, fratellino. Non perche' avevo trovato un'altra ragazza, che sia chiaro."

Non riuscii a guardarlo.
Guardavo gli alberi, il tavolo, il cielo, ovunque tranne lui.

Non ci credevo ancora che l'aveva fatto per me.

Allora perche' io e Maty siamo arrivati a questo punto?
Forse perche' i motivi che ci legano, sono gli stessi che ci dividono?

Mi tirai i capelli nervosamente.
Dio.

Mi sento uno schifo.

"Io...ehm...vado." disse lui.
Io annuii e alzai la mano in segno di saluto.

"Greg...dagli una possibilita'." e spari' nel buio della notte.

Era tutto cosi' incasinato.
Io ero incasinato.

Non sapevo che fare.
Mi sentivo...non lo so.
Mancava qualcosa a completarmi. Non sapevo che cosa,ma sapevo che mancava.

Forse le avrei dato una possibilita'.
Forse ne sarebbe valsa la pena.

O forse no, mi ricordo' la mia coscienza.
﹉﹉﹉﹉﹉﹉﹉
La luce filtrava insistente da quelle tende, non ben chiuse.

Mi stropicciai gli occhi, infastidito dalla luce mattutina.

Dannazione...
Guardai l'ora dal telefono.
Trovai un messaggio.

Matisse: alle 10:00, ti aspetto.

Erano le 10:30.
Cazzo!

Mi alzai e mi lavai in fretta.
Uscii di corsa e raggiunsi Starbucks in 10 minuti circa.

Lei era ancora li'.

Ero indeciso se entrare o no.
Lei psservava tranquilla la gente passare, senza mai notarmi, per mia fortuna.

Intanto sorseggiava il suo the'.

Stavo per entrare quando vidi una persona avvicinarsi al suo tavolo.

All'inizio era voltato e  non capii chi fosse, ma poi lo vidi in faccia e...

Era Dennis.

Vidi Maty invitarlo a sedere e i due iniziarono a parlare.

Vidi lei ridere contenta e spensierata.

A quanto pare, non le importa nulla di me.

Va bene. Che si diverta pure con Dennis, il suo peggior nemico.

Io le ho dato una possibilita', e lei l'ha sprecata.

Vietato annegare (Sospesa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora