●Capitolo 30

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SONO TORNATAAAA!! Okay, forse non sarò tanto attiva ma dettagli. Questo capitolo sarà lungo e pieno di sorprese, spero vi piaccia. Ah e poi presto pubblicherò un nuovo libro e spero che lo leggerete, baci!

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Matisse's pov

Uscii da scuola incazzata più che mai. Diana mi seguì, pronta a darmi spiegazioni. Mi fermai per dirle: "Al bar."

Lei capì immediatamente. Andremmo al bar, dove mi spiegherà per bene. Deciderò se perdonarla o no. Ci incamminammo silenziosamente verso il bar. Ci sedemmo nel posto più lontano possibile dalla cassa, per evitare sguardi indiscreti.

"Allora?" la esortai.

"Io...allora. Iniziamo dall'inizio. Non volevo evitarti né nulla del genere. Quel giorno ero triste, perché so che tra un po' di tempo, mia madre non sarà più al mio fianco...e tu quel giorno eri occupata e per questo non ti volevo disturbare. Stavo camminando nel parco, quando vidi Hilary (la tizia puttana) piangere. Nonostante, non mi piaceva, andai a chiederle cosa non andava. Lei ha un problema simile al mio. Sua madre. Parlammo,, di tutto, dei nostri problemi, della nostra vita e diventammo amiche. Giorno dopo giorno. E lì comincia a evitarti...avevo paura di affrontarti. Avevo paura che tu non volessi essere più mia amica. Perché sì. Tu sei mia amica.La mia ex migliore amica. Adesso Hilary è la mia migliore amica. Lei...mi capisce. Tu, anche ma in modo diverso. Spero resteremmo amiche."

Avrei voluto gridare, dirle che la odiavo. Ma annuii. Perché non è vero che la odiavo. Non avrei mai potuto odiarla. Lei mi aveva dato sostegno quando avevo bisogno, quando stavo male, c'era lei a consolarmi.

Mormorò un "mi dispiace" e se andò.

Provai un'insolita solitudine. Proprio come quando ero alla festa. Mi sentivo talmente sola che non respiravo. Mi sembrava di annegare, di non riuscire a respirare, di non riuscire a vivere. Sarà sempre così, che quando mi sembra di riuscire a risalire, a tornare a respirare, ci sarà qualcuno o qualcosa che mi spingerà a fondo?

Chiamai mio fratello e lo informai che andato da lui.

Lui mi accolse con un sorrisi. Ricambia e andai ad abbracciarlo. Quando lo abbracciai, il sorriso lasciò posto alle lacrime. Gli raccontai tutto. Avevo bisogno di sfogarmi. E di qualcuno che mi ascoltava. Dopo un bel po' di tempo decisi di tornare a casa. Lui doveva lavorare e io non volevo disturbarlo.

Ma mentre tornavo a casa, indovinate chi ho la fortuna, o meglio, sfortuna di incontrare? Se avete risposto Dennis, beh siete dei gieni, non c'è che dire.

"Maty Maty cara...." Mi guardò divertito.

Gli sorrisi.

"Den Den caro..." Ora, mi guardò con aria di sfida, che ricambia.

Come si permetteva lui, di voler rovinarmi la vita. E chi ero io, che glielo permetteva. No, non ero io. La vera io avrebbe lottato. E infatti sarà quello che farò. Lui vuole distruggermi? Io farò lo stesso con lui. Lo farò pentire di aver fatto ciò che ha fatto.

Dopo avermi lanciato un'occhiataccia, distolse lo sguardo e se ne andò. Tornai a casa stanchissima. Qualcuno bussò alla porta della mia camera.

Ero stanca e mi alzai trascinando i piedi, prima di aprire la porta. Appena la aprii, i miei occhi si illuminarono di gioia.

C'era la mia migliore amica a distanza, Iris, e la abbraccia forte.

"Tuo fratello, mi ha informato che stai male e...sono in modalità controlla danni." Scoppia a ridere.

Iris l'avevo conosciuta quando avevo 10 anni. E' rimasta con me sempre. Quando persi mia madre, lei nonostante la distanza mi venne a trovare e mi consolò. Lei è una ragazza dura. Ha un carattere  dolce ma allo stesso tempo scontroso. E' gentile solo con chi se lo merita e si apre solo s chi si fida veramente. Una ragazza rara e unica. Il tempo passo velocemente e lei dovette tornare a casa purtroppo. L'abbracciai stretta, non volevo che se andasse. Ma la lascia andare. Mi aveva ridato il buon umore. Le voglio un mondo di bene. Di quel bene che non finisce. Di quel bene che non si riesce a esprimere a parole.

La sera, il mio adorato fratello, mi portò a mangiare il sushi. E la serata passò indolore. Decisi di non pensare a questa giornataccia, che non ne valeva la pena. O forse si? Ma non importava. Non ci volevo pensare e non l'avrei fatto.

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DAN DANN DANNN DANNNNNNN! DITEMI CHE COSA VI ASPETTATE DAL PROSSIMO CAPITOLOOO!

Vietato annegare (Sospesa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora