●Capitolo 47

643 66 8
                                    

Gregory's pov

Mi svegliai con un mal di testa terribile, come se avessi un non so che sulla testa.

Aprii gli occhi pian piano e trovai mia sorella di fianco, la stanza in cui ero non era quella dove avevo dormito due giorni fa...sembrava...sembrava la stanza dell'ospedale.

"Mary" sussurrai in modo che mi sentisse. Lei aprì gli occhi di scattò e si fiondò su di me. Ero sorpreso. Era la prima volta che lei mi dimostrava affetto.

"Mary" la scostai piano. Aveva gli occhi rossi.

"Avevo paura...che tu non ti svegliassi più." disse con voce roca.

"Perché cos'è successo?" chiesi.

"Non te lo ricordi?"

Scossi la testa. Non me lo ricordavo...anzi ricordavo tutto sfocato.

"Be', ecco, sei stato riempito di botte alla festa di Maty..."

Appena nominò Matisse, mi alzai di scattò e chiesi: "dov'è Maty? sta bene? si è fatta male?" Lei mi guardò male, e mi passò un foglietto. La guardai e lei con un cenno mi spronò ad aprirla. C'era scritto 'Per Greg'. Feci un profondo respiro e incomincia a leggere.

Man mano che mi avvicinavo alla fine della lettere, provavo sempre di più un senso di abbandono, di delusione. Ma provai anche sollievo. Io ho provato a salvarla...ma non è servito a nulla. E se continuavo a provarci e a non riuscirci...sarei annegato anch'io. E non potevo permettermelo. Però...questo significava perderla...e anche questo non potevo permettermelo. Presi il cellulare e gli scrissi un messaggio.


Greg

Matisse...io non voglio perderti...resta con me...ti prego.


Lei visualizzò ma non rispose. Gli scrissi un altro messaggio ma scoprii che mi aveva bloccato. Dio, perché?

Sospirai e buttai il cellulare sul letto e mia sorella mi guardò stranita.

"Non ne vale la pena." borbottò lei. "invece sì" ribattei io.

Qualcuno bussò alla porta e pensando che fosse Maty dissi "Avanti" con troppo entusiasmo. Come avete ben capito, no, non era lei. Ma Katrina...

"Cosa ci fai tu qui?" dissi con tono brusco.

"Ho sentito che sei stato male e sono venuta qui per vedere come stavi..." rispose ferita.

Cosaa?!? E' venuta da Phoenix, fino a qui in Francia...per me?

Mi accorsi che il mio comportamento l'aveva turbata e perciò mi scusai dicendo che non era una giornata tra le migliori. "Non fa niente, capisco, tranquillo." disse sorridendo. "ti ho portato queste."

Mi aveva portato delle primule, dei fiori che amo. Mia sorella mi aveva detto che erano anche i fiori preferiti dalla mamma. Sorrisi dolcemente a lei. Lei arrossì. Devo dire che è una bella ragazza. Guardai il cellulare che continuava a suonare, ma nessun suo messaggio.

Magari dovevo voltare pagina. Ormai lei si è arresa...perché devo continuare a rincorrere qualcuno che si è arresa e che non cambierà idea? Starei solo sprecando tempo.

E credo che se proprio dovevo voltare pagina...avrei iniziato da Katrina.

Anzi la prima cosa che dovevo fare...era dimenticarmi di Matisse. E lo avrei fatto.



Vietato annegare (Sospesa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora