Capitolo 4

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Cammino per i corridoi fino ad arrivare in cortile.
Le lezioni stanno passando in fretta e devo dire che mi trovo davvero bene qui.

Mi avvicino a Skyler e a Lily, che stanno decidendo cosa mangiare, e le saluto.
Diventeranno ottime amiche, ne sono sicura.
Sono molto simili caratterialmente.

"Facciamo così, noi ti prendiamo un panino e tu intanto vai a scegliere un tavolo"propone Lily e io annuisco.
"A gli ordini "dico.

Comincio a camminare tra i tavoli disposti in modo disordinato nel giardino.
"Anderson"mi chiama qualcuno.

Incontro gli occhi chiari di Christian e sorrido.
È seduto con Marcus e Brent.
"Bower"dico avvicinandomi a lui
"Siediti qui"propone e io non me lo faccio ripetere due volte.

Vedo Chloe girovagare tra i tavoli e le faccio cenno di sedersi accanto a noi.
"Buongiorno"grida sedendosi accanto a Brent.

Skyler e Lily si uniscono a noi.
Mi passano il panino e cominciamo a mangiare.
"Ali, dopo possiamo parlare?"chiede Lily.

So già.

"Se si tratta di lui no"rispondo quindi.
"Ma è importante"insiste Chloe.
Alzo gli occhi al cielo.
"Forse dopo"mento.
Assolutamente non voglio parlare di lui, ma in qualche modo devo farle stare zitte.

Il mio telefono comincia a squillare e sullo schermo compare il viso del mio migliore amico.
"Sean"dico alzandomi da tavola.
"Ali, come va?"chiede.

Anche lui si è trasferito qui a Miami.
Ci vediamo spesso durante la settimana  dato che, ormai, non siamo più in classe insieme.
Ha scelto di studiare medicina e sono sicura sia proprio adatto a lui.
"Tutto bene, a te?"chiedo.
"Oggi che turni fai?"chiede senza rispondere.

Qualche giorno fa ho trovato un lavoro in una pizzeria, principalmente per riuscire a pagare l'affitto e non avere problemi con i soldi, anche se i nostri genitori ne mandano abbastanza.

"Pomeriggio"dico.
"Allora vengo a prendermi una pizza"dice e subito chiude.

Ritorno a sedermi con i ragazzi e comincio a mangiare mentre li sento ridere e scherzare.

Ho come la sensazione che mi manchi qualcosa.
il problema è che so benissimo cosa è quel qualcosa, o meglio quel qualcuno.

Scuoto la testa per tornare alla realtà.
Non mi manca niente.
Ho le mie amiche e ho me stessa.
Non ho bisogno di lui.

"È già mezzogiorno "borbotta Chloe.
"Come mezzogiorno?
tra un un'ora devo essere a lavoro"grido.
Mi alzo in fretta da tavola.
"Ci vediamo dopo "urlo mentre corro fuori dal campus..

Arrivo in poco tempo a casa e corro in bagno per sistemarmi almeno un pochino.

Scendo in fretta al piano terra e afferro la mia giacca di jeans.
Mi assicuro di aver tutto dentro lo zaino ed esco di casa.

Mi incammino verso la fermata del bus mentre digito in fretta il numero di mia madre sul telefono.
Dopo due squilli risponde.
"Allie, tesoro"dice.
"Mamma, come state tu e le ragazze?"chiedo.

Non ho chiuso i contatti con lei.
Josh aveva ragione, anche lei ha sofferto.
E al contrario nostro, non è potuta scappare.

"Bene, ma tu dimmi, come stai?
Ti stai divertendo?"chiede curiosa.
"Ho conosciuto dei ragazzi e, come ti avevo già detto, il college è fantastico"dico mentre cammino.
"Sono simpatici i professori? E i compagni?
ti trovi bene?"chiede ancora.
"Si mamma tutto apposto"ridacchio.
"Adesso dove sei?"chiede.
"Sto andando a lavoro"rispondo.

Mi ripete le sue innumerevoli raccomandazioni e mi saluta con un "chiamami stasera"

Non appena arriva il bus, salgo in fretta e mi siedo in attesa della mia fermata.
Non ci metto molto ad arrivare, per fortuna è vicino.

Cammino verso la pizzeria.
Ci sono ancora dei ragazzi che stanno pranzando seduti ai tavoli fuori.
Entro nel locale e un uomo sulla cinquantina mi sorride.

"Allison"mi sorride Andrew, il proprietario del locale ,un uomo pelato, alto e simpatico.
"Buongiorno  Andrew"lo saluto.  
"Potresti segnare sul calendario che sabato prossimo verrà una band a suonare?"mi fa l'occhiolino e mi guida verso il bancone.
"Certo, chi sono?"chiedo curiosa.
"Dei ragazzi del college che si divertono a canticchiare "dice.
"Ryan"chiama dopo.

Da sotto il bancone compare il ragazzo dai capelli neri.
"Scusate, la macchinetta del caffè non partiva "si scusa mentre si pulisce le mani sul grembiule nero.
"Finalmente sei arrivata"sorride. 
"Sono in anticipo di dieci minuti, non ti lamentare"scherzo.

Ryan è un ragazzo simpaticissimo e dolcissimo.

"Allora io vado.
Mi raccomando, non lasciare niente in mano a lui "mi sussurra Andrew andando via.
"Guarda che lavoro qui da più tempo di lei"grida lui ad Andrew.
"Appunto, l'esperienza insegna"dice l'uomo uscendo.

Scoppio a ridere e Ryan mi guarda male.
"Ha capito tutto"lo prendo in giro.
"Dove è Ethan?"chiedo non vedendo il mio collega in giro.
"Secondo te? Quello arriva sempre quando vuole"sbuffa Ryan cercando di aggiustare la macchinetta del caffè.

"Secondo me prendere a pugni la macchinetta non l'aggiusterà"dico.
"Allora io ti leggo le istruzioni e tu vedi cosa sai fare, esperta"esclama.
Comincia a leggere  le istruzione della macchinette.

"Mi sembra di averti detto tutto"alza le spalle.
"Ed ecco che arriva il nostro Ethan"esclama ancora.
Mi alzo da terra e guardo verso l'entrata. 
Il ragazzo dai capelli biondi entra e si avvicina a noi.
"Ryan fai colpo"dice e strizza l'occhio.

Che pervertito.
Vedo Ryan diventare tutto rosso.
"Ma cosa fai capito!?"grida imbarazzato. 
"Stiamo lavorando"puntualizza. 
"Finalmente una ragazza"esclama il biondo.

In effetti sono l'unica ragazza che lavora qui.
"Bambolina, ti trovi bene qui?"chiede.
Ethan è così.
È bello e sa di esserlo, per questo attrae molte ragazze.
Sembra uno stronzo, ma appena finisce di corteggiare le ragazze si comporta come un bambino.
"Solo perché ci sei tu"scherzo e lui sorride e scuote la testa.

Si gira verso Ryan e gli fa la linguaccia.
''Sei fortunata ad avere me come collega, non sai quante ragazze ti invidiano"dice camminando.
"Non sai quanto io invidi loro che adesso sono lontane"borbotto.
"Ti ho sentito"ridacchia.

"Ah, dalle la divisa "esclama Ryan mentre cammina verso la cassa dove due ragazzi lo aspettano.

Ethan mi guida fino alla stanza dove ci cambiamo noi dipendenti ,mentre tira fuori da un armadietto dei vestiti.
"È arrivata" me la passa e mi indica il bagno di servizio.
"Dopo metti i tuoi vestiti qui"dice indicando l'armadietto.
"Certo"sorrido.
"Non vedo l'ora di vedere come ti sta"mi fa l'occhiolino mentre prende la sua divisa.

Mi chiudo dentro al bagno e metto la maglia nera e corta, che mi va piuttosto stretta, e la gonna gialla che arriva quasi del ginocchio .
Certo che le scelgono bene le divise.
Metto il grembiule nero intorno alla vita ed esco fuori.
Chiudo l'armadietto con i vestiti e cammino verso Ryan.

Mi faccio una coda alta e ritorno dietro il bancone per aggiustare la macchinetta del caffè.
"Sapevo che ti sarebbe stata bene "ridacchia Ethan.
Alzo lo sguardo al cielo sorridendo.
"Aiutami e sta zitto"borbotto.


























cosa ne peensate??

Never Enough 2• Cameron Dallas • [REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora