capitolo 51

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Sottolineo praticamente tutto il libro quando studio. "sottolineate solamente i concetti importanti" ripetono i professori.
Ma se è tutto importante.
Ah...maledetta scuola.

Impugno meglio l'evidenziatore e ricomincio a sottolineare la pagina facendo linee dritte e precise.

"non mi hai risposto" qualcuno grida aprendo la porta della mia stanza.

La mia linea giallofluo fa un salto verso l'alto.
E io che volevo essere ordinata quest'anno.
Mi giro.

"ma perché con voi è sempre così?"chiede Lily dietro suo fratello.
"uno dei due arriva sempre al portone gridando e salendo nella stanza"continua mentre alza le mani al cielo ed esce.

Cameron mi guarda fisso negli occhi.
Si avvicina e chiude la porta.

"non mi hai risposto"
Lo guardo.
"a cosa?"
"a cosa? stamattina mi hai cercato per dirmi che non vuoi più vedermi" alza la voce.
"non ti ho detto che non voglio più vederti, ma che dovremmo ridurre i nostri incontri al minimo" esclamo.
"oh ma... allora scusami, ho capito male. il concetto è del tutto diverso" dice ironico.
"ti ringrazio per avermi aperto il mondo Miss tistolontanoperòtiamo"
"ma cosa vuoi?" mi irrito.
"aspetta..." abbasso la voce. "miss...?" lo invito a ripetere.

Esce dalla stanza.
Fantastico.

Mi siedo goffa sulla sedia e sbuffo.
Ha ragione Lily, con noi è sempre così.

Rientra nella stanza con in mano una scatoletta. Mi alzo di scatto sorpresa dalla sedia. Pensavo se ne fosse andato offeso e risentito.

Allunga il braccio.
Lo guardo sospettosa e confusa, ma faccio due passi avanti e afferro la scatoletta.

"cotton fioc?"
Okay, ora sono molto molto confusa.
"si, vedo che non ci senti"

Trattengo a risata che però mi scappa in uno sbruffo.

"vuoi dire di no?" esclama di nuovo.
Alzo lo sguardo, adesso seria.
"me lo hai detto tu!
io ormai non ho più la presunzione di dire che mi ami ora, come prima e che lo farai per sempre. no.
ma me lo hai detto tu, me lo hai detto mentre viaggiavamo.
hai detto che ami. te lo ricordi? o forse non pesi più le parole?"

Continuo a guardarlo.

"ti ho detto che è meglio così" mormoro.
"no" esclama mettendosi le mani nei capelli.
"mi hai detto che forse è la cosa migliore. Forse"

Poggio la scatoletta sulla scrivania e mi giro.

"non ne sei convinta"insiste.
"e se non sei convinta delle cose perché le fai?"grida.
"perché è meglio di questo... è meglio di questa situazione così... di..." cerco di trovare le parole giuste mentre torno a guardarlo.
"così precaria..."

Mi guarda, aspetta che io continui.

"Cameron quando lo vuoi capire che non possiamo più vederci? che io devo andare avanti con la mia vita, la mia vita senza di te" quasi grido.

"perché hai questa maledetta convinzione che andrà meglio se io non farò più parte della tua vita?" abbassa la voce.

"perché non posso più stare con te... e non so quante mille e mille volte l'ho detto, non so quante volte ho provato ad andare avanti senza di te, eppure ci ritroviamo sempre qui.
Sempre a gridarci contro che così non si può continuare mentre poi continuiamo sempre e sempre."

Continua a guardarmi.

"e sempre"

Fa silenzio, non dice nulla.
p
Ti prego dimmi qualcosa.

Mi guarda silenzioso.

"non facciamo altro che litigare, non parliamo più, ci gridiamo solo in faccia" continuo.

Silenzio.

"perché non reagisci?" gli grido in faccia.

"io non posso esserti amico e questo lo sai.
non posso essere amico della ragazza che amo.
Dio... tu lo sai quanto posso rimanerci di merda io?
in certi momenti pensi troppo agli altri e adesso, adesso pensi solo a te stessa.
Questa cosa non fa male solo a te.
Devi pensarci" strilla.

"ti rendi conto che la tua partenza non ha fatto male solo a te? ma a tutti gli altri e a me. A me!" continua poggiandosi due dita sul petto.

"tu questa cosa non l'hai ancora digerita.
E, cazzo, so che non posso dirti di andare avanti e dimenticare tutto ma...
non hai mai capito a fondo la storia"

Okay, ora sta sparando cazzate.

"io non ho mai capito la storia?
Cameron seriamente lo stai dicendo?"

"Io e Lily te lo avremmo detto di lì a poco!" grida.
"me lo hai già detto questo" rispondo anche io gridando.
"Alison tu non capisci!"

Sto per gridargli in faccia quando ricomincia a parlare.

"tu non volevi farti rovinare la vita da Jeremy e adesso... hai fatto vincere lui"

Sto zitta.
Ho fatto vincere lui? come?

"ti rendi conto che tutto quello che ha fatto lo ha fatto per farti male? che lui voleva che tu sapessi?"
"lo so questo" rispondo.
"e non ti sei mai resa conto che il fatto che sapesse che noi eravamo a conoscenza di tutto non lo ha mai svantaggiato. Lui lo voleva."

Ci sono cose che di quel giorno io pretendevo di aver capito e invece non ho compreso nemmeno minimamente.

"lui voleva proprio questo.
voleva farti male dicendotelo prima che potessimo farlo noi e la cosa è andata esattamente secondo i suoi piani.
Tu lo hai scoperto da lui e poi hai saputo che noi ne eravamo al corrente.
pensi che se ne fosse dimenticato?"

no...

Gli ho dato quello che voleva, l'ho fatto vincere e adesso lui è felice perché io non lo sono.

Ho perso un anno con la mia famiglia, un anno con i miei amici, un anno con Cameron.
Solo perche non mi ero resa conto che soffrire da sola non mi avrebbe aiutato, non avevi capito che dividermi da loro avrebbe solo amplificato il mio dolore.

"se lui voleva farti del male ci è riuscito... e la sai qual è la cosa peggiore?" continua.

Alzo lo sguardo verso di lui.

"che tu glielo hai permesso."

Non ha più lo sguardo arrabbiato, e i pugni stretti.  Ora è solo tanto triste.

Alza le spalle "tu gli hai permesso di fare del male anche a me"

Si gira e va via.

E mi lascia sola.
Non avevo mai pensato a questo...

io gliel'ho permesso?

Never Enough 2• Cameron Dallas • [REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora