Capitolo 45

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"Ci rivediamo qui tra mezz'ora, d'accordo?"chiede Sean.
"Okay, ciao"saluto i ragazzi e cammino verso il punto stabilito con Skyler e Luke.

Faccio qualche passo mentre invio un messaggio a Lily per sapere dove è.
La sua risposta arriva quasi subito: ci vediamo tra dieci minuti alla gelateria del parco.
Continuo a camminare finché non vedo due chiome bionde molto familiari.
Luke e Skyler bisticciano come sempre attirando l'attenzione di qualche passante che li osserva divertito.

"Allie"strilla Sky che mi corre in contro e mi abbraccia.
"Come mi sei mancata"esclama stringendomi.
"Anche tu" borbotto.
Luke mi strapazza un pochino fino a quando la sorella non lo ferma.

"Mamma è già a casa Dallas con tua madre e Gina, ci aspettano per pranzo"mi informa la bionda.
La guardo per qualche secondo.
"Beh, io non penso di poter venire"dico a bassa voce.
"Perché no?"domanda Luke ridacchiando sotto i baffi cominciando a camminare. Come se non lo sapesse...
"Non sto più da loro, io e Cameron ci siamo lasciati e ho avuto un litigio con James"sospiro cercando di sembrare indifferente difronte allo sguardo allibito di Skyler.
"Chi è James?"chiede lei curiosa e offesa di non essere stata informata subito.
"Il cugino dei Dallas"
Sembra assimilare tutte le informazioni tra una mia parola e un'altra.
"Un grandissimo deficente. Dovevi sentirlo, lo avresti odiato. Un orgoglioso, narcisista, ipocrita doppiogiochista!" Lo descrivo.

Luke ridacchia e mi guarda di sottecchi.
"E sentiamo un po', perché sarebbe così antipatico?"domanda.
"Ha parlato male di Cameron"rispondo senza pensare.
"Ma tu hai litigato con Cameron, volevi allontanarti da lui e ora lo difendi dal cugino così vivamente?"domanda per stuzzicarmi. Apro la bocca per replicare, ma Skyler mi interrompe.
"Fermi tutti! Perché lui sa più cose di me? Hai parlato con lui e non con me?"
"Preferisco parlartene di persona"invento. In realtà Luke ha un modo completamente diverso da quello di Skyler. È più comprensivo e fa le giuste domande al momento adatto. Si, completamente diverso da sua sorella che invece si lamenta, strilla e fa le peggiori battute...
Avevo bisogno di parlare con qualcuno e Luke era disponibile per me.

Skyler lascia il discorso in sospeso, sono sicura ne riparleremo tra un poco.
Camminiamo verso la gelateria dove troviamo Lily agitare le mani per farsi notare.
Ci avviciniamo a lei che abbraccia Luke e saluta educatamente Skyler.
Loro due hanno messo da parte l'ascia di guerra. Skyler odiava Lily per quello che mi aveva fatto e Lily odiava Skyler perché la vedeva come una minaccia.
Stanno mettendo da parte le divergenze e provano a convivere in pace.

Saluto Lily e mi siedo al tavolo che ha occupato.
"Quindi cosa è questa storia che Allison non vive più da voi?"domanda Sky imitandomi e sistemandosi su una sedia.
Un cameriere si avvicina a noi e chiede le ordinazioni.

"Lei e Cameron sono incredibili, credimi"sospira la mora.

Le due cominciano a parlare di quanto io e Cameron siamo complicati, ignorandomi del tutto.

"Già non le sopporto"sbuffa Luke ridacchiando. Ricambio il sorriso e osservo il cameriere mentre ci porta i gelati.

Comincio a mangiare in silenzio la mia coppetta alla nocciola e ogni tanto fisso l'orologio appeso al muro dietro di me.

Sposto per l'ennesima volta lo sguardo dell'orologio al gelato e noto che le mie amiche mi fissano insistentemente.

"Che c'è? Sono sporca?"domando passandomi le mani intorno alle labbra.

"Perché sei così silenziosa?"chiede Lily.
"Nulla... sono solo stanca"mento.
"Allison"esclama Skyler drizzando la schiena.
"E d'accordo, non ho per niente voglia di vedere James, okay? Per non parlare di Cameron. Chissà cosa mi dirà, mi ha preso sicuramente per una pazza che prima ci litiga e subito dopo lo difende gridando con tutta l'aria che ha in corpo. Senza pensare a mia madre che sicuramente farà battute orribili e alla fine vorrà pure delle spiegazioni. Evitiamo poi di parlare di Sallie che è in quella sua fase adolescenziale dove è perennemente nervosa, sembra abbia sempre il ciclo, una fase senza fine!
Oh, e non dimentichiamoci di Abbey che continua a chiedermi come fanno i bambini ad entrare nella pancia della mamma" quasi strillo gesticolando freneticamente con le mani.

Skyler e Lily mi fissano in silenzio, Luke si guarda in giro imbarazzato di essere ad un tavolo con una nevrotica e i ragazzi del tavolo vicino ci guardano come fossimo degli alieni.

"Ma tralasciamo tutto questo. Non ho proprio niente" dico in fine.
"Okay beh, James partirà prima dell'inizio del pranzo perché suo fratello ha trovato un'offerta conveniente per l'aereo. Con tua madre metti subito in chiaro che è meglio non dire nulla. Sally basta prenderla per il verso giusto, ha sedici anni e anche tu quando ti sei trasferita qui eri in quella fase. E con Abbey posso parlarci io." Dice Lily sorridendomi dolcemente.
"Si hai ragione, ma forse non ti sei accorta di aver saltato il punto più importante"sospiro.
"Ali, con Cameron dovrai parlare per forza. Dovrai passare trentanove ore in macchina con lui, lo vedrai al campus ed sarà difficile ignorarlo dato che vivete nella stessa città"
"Ma sono riuscita a non incontrarlo durante tutto il primo anno che sono stata a Miami"esclamo.
"Ovvio che ci sei riuscita, uscivi a malapena per buttare la spazzatura e per andare a scuola" dice Skyler con tono ovvio.

Mi giro verso Luke in cerca di aiuto.
Si guarda intorno per qualche secondo ed esclama "si, arrivo" poi torna a guardar me "devo fare il turno alla cassa" e con questo si alza.
"Ma tu non lavori neanche qui!"gli urlo dietro.

"Non puoi ignorarlo, forse neanche vuoi."sussurra Lily quando torno a guardarla.
Sposto lo sguardo da lei a Skyler, alla mia coppetta gelato, a Luke vicino alla cassa che ci prova con una biondina, alle mie converse che si intravedono da sotto il tavolo e di nuovo a Lily.

"D'accordo"sospiro.
Lei e la biondina si scambiano un'occhiata complice e sorridono.

Mi alzo dalla sedia e cammino verso l'uscita. Accendo il telefono e compongo il numero di Sean.
"Ali..."risponde e dal telefono si sentono persone gridare.
"Posso parlarti?"chiedo.
"Ovvio, dimmi"dice. "Io non la sopporto!"sento gridare da qualcuno con lui, scommetto che è Meredith e scommetto che parla di me.
"Ahm, ti dispiace se mangio fuori?"
"No, assolutamente. Anzi vai e fai con comodo perché qui sta succedendo... smettila di urlare... sta succedendo un gran casino"
"Okay, ti voglio bene"mormoro.
"Anche io"
Allontano il telefono dell'orecchio e giuro di aver sentito Meredith urlare parole poco educate.

Torno dalle ragazze che si alzano e fanno cenno a Luke di seguirle mentre cominciano a camminare per arrivare a casa Dallas.

Infondo è solo un pranzetto, non può succedere nulla di tanto brutto.

Never Enough 2• Cameron Dallas • [REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora