capitolo 35

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"Nash smettila!"dico scoppiando a ridere.
"Perché vuoi dire che non parla così?"continua imitando il tono di voce di Lily.
"No, sei tu troppo esagerato"affermo.

Abbassa il finestrino e fa cenno all'auto di Cameron dietro di noi.
Ci siamo dati il cambio un paio di volte ancora e adesso io sono in macchina con Nash invece Cameron con Lily e Chloe.
"Ma un messaggio normale, no eh?"gli chiedo mentre cerca di far capire a Lily di fermarmi ad una stazione di servizio per mangiare.
"No, ha capito"risponde lui dopo un altro paio di tentativi.

Accosta e scendiamo per entrare nel bar.
"Vi prego non lasciatemi più in macchina con Lily e Chloe"strilla disperato Cameron.
"Ma zitto, eravamo super intonate"esclama Chloe.
"Cam vedi di fare silenzio e rispondi a quel telefono che squilla da dieci minuti" dice Lily indicando il suo  telefono che ha ricominciato a squillare.
"Mamma, si dimmi"parla lui.

Si gira nervoso verso di noi e ci fa segno di entrare.
Ricominciamo a camminare verso l'entrata. Chissà cosa lo ha innervosito così tanto.
"Cosa? Perché? Gli dicevi di no. Ma perché?"domanda irritato al cellulare.

Entriamo nel bar e ordiniamo.
"Non dovremmo aspettare Cameron?"chiedo quando siamo tutti seduti e pronti a mangiare.
Se non è amore questo. Io che rinuncio al cibo pur di aspettarlo.
"No, penso ne avrà per molto"borbotta Chloe indicando con un cenno della testa. Lo guardo oltre la vetrina mentre parla animatamente al telefono.
Mangiamo in fretta, scegliendo come dividerci questa volta e parlando di cose stupide, come nostro solito.

Mentre ci alziamo vado verso la cassa e prendo un panino per Cameron e cammino verso di lui.
"Non mi interessa, potrebbe succedere di tutto."dice.
"Io non voglio vedere una persona di quel tipo"esclama prima di chiudere la chiamata.

È nervoso. Molto nervoso.

"Cam"lo chiamo.
Si gira innervosito verso di me.
"Cosa vuoi?"sbotta.
"Ti ho comprato un panino"gli dico allungando la mano.
Gliel'ho detto con calma, perché ho capito come prenderlo.
Mi fissa in silenzio.
"Gusto messicano e tutte quelle schifezze che piacciono a te"aggiungo. So che va pazzo per il cibo messicano.

Continua a fissarmi così allungo ancora di piuttosto il braccio. Mi sorride piano e prende il panino per poi sistemarsi affianco a me e camminare con il suo braccio sulle mie spalle.

"Come farei senza di te?"chiede prendendo un morso del suo panino.
"Non dureresti neanche un giorno"rispondo.
"Ma io parlavo del panino..."scherza. "Ma anche tu sei importante"continua.
È così bello saper che con un solo gesto è tornato sereno.

Gli faccio la linguaccia mentre entro nella macchina di Nash.
Mi siedo dietro mentre Chloe al posto guidatore.
Cameron si sistema accanto a me e sorride.

"Perfetto, mancano ancora due cambi e poi arriviamo"sorride Chloe e parte.

Chicchieriamo per un paio d'ore fino a quando non appoggio la testa sulla spalla di Cameron e chiudo gli occhi.
Sono quella che non ha guidato, non ha fatto nulla eppure stare in macchina mi stanca.
Finisco per addormentarmi accanto a lui con il suo braccio stretto attorno a me.

"Adesso svegliali"sento sussurrare.
Apro piano gli occhi per capire di essere ancora tra le braccia di Cameron. Tra lui e lo schienale del sedile sdraiati.
Ha gli occhi chiusi e il respiro profondo.

"Ben svegliata"sorride Lily.
"Siamo arrivati"aggiunge.

Abbasso lo sguardo verso Cameron che dorme con la bocca semi aperta.
"Cam"borbotto assonata.
"Sta zitta"sussurra.
"No, svegliati"ordino.

Apre un occhio e mi fissa.
"Siamo arrivati"lo informo.
Sbuffa un poco e si mette seduto, lo imito e mi sistemo accanto a lui mentre mi strofino una mano sull'occhio.

"I tuoi genitori sono a casa mia"dice Lily appoggiata allo sportello.

Solo ora realizzo di essere tornata a San Diego . Dalla mia famiglia.

Scavalco Cameron passandogli sopra le gambe per uscire dalla macchina.
Sbatto la testa alla vettura ma poco importa.
Corro per il vialetto ed entro in casa dove risate e chiacchiere mi accolgono.

Cammino verso la cucina e incontro lo sguardo allegro di mia madre.
"Principessa"strilla qualcuno dietro di me.
Non ho neanche tempo di girarmi che mio fratello mi prende un braccio e in un attimo mi ritrovo a testa in giù mentre le nostra grida e risate riempiono la stanza dove tutti ci guardano in silenzio.

Mi mette giù e mi abbraccia.
"Mi sei mamcata"dice piano.
"Anche tu"strillo io non riuscendo a controllarmi. E nonostante io gli abbia appena urlato in un orecchio lui non si allontana.

Mi stringe forte per un po fino a quando non lascia spazio anche ala mamma.
"Tesoro"strilla anche lei. Come si vede che è mia madre.
"Mi sei mancata tanto"urla "come stai? Cosa hai fatto? Hai fame?"grida.

Mi stringe forte, anche troppo forte.
"Mamma così la uccidi"esclama Sally.
Mia madre si allontana sorridendo, batto un cinque a Sally e vado a salutare la signora Dallas.

Io e mia sorella non abbiamo un rapporto baci e abbracci. Da piccole ci odiavamo e litighiamo sempre, adesso le cose sono cambiate ma rimarremo sempre in competizione.

"Come ti sei trovata al college?"chiede Gina.
"Bene"sorrido.

"JaJay"strilla Cameron all'entrata.
"Aiutami"grida ancora.
Cammino verso di lui e me lo ritrovo davanti pieno di valige.

"Mamma"
Lily urla entrando in casa e dando una spallata al fratello che per poco non cade.
Abbraccia la mamma mentre il mio ex ragazzo la maledice mentalmente.

Cammino verso di lui e lo aiuto a portare le valige in soggiorno.

"Portatele nella tua stanza, Cam"dice Gina. "non ti preoccupare, le mie le porterò a acasa"sorrido. Cameron mi guarda confuso "non dormite qui?"chiede e stavolta sono io quella confusa. Perché dovremmo dormire da lui?

"giusto" esclama  mia madre. "l'altro ieri io, Josh e le tue sorelle abbiamo passato un'intera giornata dai tuoi nonni e la sera, quando siamo tornati la casa era tutta allagata"spiega tranquilla. La guardo a bocca aperta. "come si è allagata la casa?"chiedo.

"oh, niente. Qualcuno ha semplicemente lasciato il rubinetto aperto"spiega vago Josh guardando Sally che è appena entrata in cucina.
"Di cosa si parla?"chiede.
"Rubinetti"rispondo.
"Bene"esclama e in fretta torna in salotto.

Sento gridare dal salotto e una piccola bambina dai capelli castani mi corre in contro.
"Ali!" strilla.
La prendo in braccio.
"ciao piccola polpetta!"

"Tranquilla, abbiamo chiamato qualcuno che sistemerá tutto in un paio di giorni"sorride mia madre riprendendo il discorso della casa.

La mia piccola sorellina è cresciuta molto, assomiglia sempre più a Sally.

Cominciamo a parlare e a noi si aggiungono
anche Lily, Chloe e Nash. Cameron continua a raccontare episodi imbarazzanti delle nostre prime settimane al college insieme e del suo primo anno, mentre io ricordo i giorni dell'ultimo anno, tralasciando il mio umore nel 99% del tempo ogni volta che ripensavo alla mia famiglia.

È bello tornare a casa.

Never Enough 2• Cameron Dallas • [REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora