Capitolo 41

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Apro molto lentamente gli occhi e in un solo secondo ricordi della serata di ieri mi ritornano in mente. Sbuffo frustata.
Ma perché sempre a me?
Ricordo il pianto per la Nutella, Chloe che mi abbraccia, Lily che ride, le ciliegine, Josh e Cameron, le urla, i litigi, Cameron ubriaco e io che gli urlo contro la domanda che mi frullava in testa e che avrei dovuto tenere per me.
'Perché non mi ami più?'
Domanda che, anche se sarebbe stato meglio evitare, non ha avuto risposta. Nessuna risposta ma l'ennesimo pugno in faccia. Ho avuto la conferma che sono solamente la sostituta di questa June.
Quanto vorrei non essere mai scesa a mangiare quelle ciliegie, oppure essermi ubriaca di più così da non ricordare nulla.

Poggio una mano sulla fronte e mi metto a sedere.
"Ma come li combino questi casini?"sbuffo disperata.
"Vorrei saperlo anche io"
Mi giro di scatto e urlo spaventata.
Cameron mi fissa.
Non sorride, non sbuffa, non sembra innervosito o altro, solo un poco triste.
Alzo la mano e gli tiro uno schiaffo sulla guancia.

"Perché?"chiede.
"Per tutto!"urlo.
"Mi fai schifo, e hai avuto pure il coraggio di venire a dormire qui"continuo.
"È la mia stanza, sei venuta tu"ribatte.
"Ero ubriaca"mi difendo. "Anche io"risponde.

Basta. Con lui non si può parlare. Vuole sempre avere ragione anche quando l'unica cosa che ha è la possibilità di non uscirne vivo. Come in questo caso.

Mi alzo dal letto e cammino verso la porta.
"Non potrai ignorarmi per sempre, soprattutto non ora che starai qui"esclama.
Mi giro infuriata verso di lui e solo ora mi accorgo di avere in dosso una sua maglietta.
"E no"strillo.
"Hai fatto tutto da sola, come sempre"
Fa le solite allusione, il suo è un riferimento 'puramente casuale' alla sera in cui, da ubriaca, mi ha portato a dormire accasa sua. E, come quella sera, da sola ho preso una sua maglietta e l'ho usata come pigiama.

Mi giro ed esco dalla stanza.
È incredibile, tra tutti i ragazzi sani di mente, simpatici, ragionevoli, maturi, calmi e un sacco di altre qualità, io ho scelto lui. Amo le cose difficili, ma cavolo, con lui ho proprio esagerato.

"Finalmente ti sei svegliata"esclama ridacchiando Lily.
"Pensavamo fossi morta"scherza Josh.
"Dopo le urla di ieri ti uccido io"si aggiunge mia madre.
"Dite quello che volete ma stato il litigio tra ubriachi più bello di sempre"ride Gina.
"Puoi dirlo forte mamma"le dice Lily.

Fantastico, mia madre e Gina hanno sentito i miei scleri da ubriaca.

"Ti giuro mamma che non sapevo fossero alcoliche quelle ciliegie"mi giustifico. "Scusa se le ho mangiate"parlo a Gina.
"Tranquilla"sorride lei.
"Gina è venuta nella stanza degli ospiti per farmi assistere alla vostra fantastica sceneggiata"mi fa sapere mia madre. Ma è fantastico.

"Quando torniamo a casa?"chiedo a mia madre per cambiare discorso.
"Beh, tesoro gli operai hanno detto che c'è ancora qualche lavoretto da fare"mormora.
"Che tipo di lavoretto?"chiedo scocciata. Parla chiaro donna.
"Beh, l'umidità è... come dire, dentro i muri"balbetta.
"Dentro i muri?"ripeto.
"Si, dall'entrata se alzi gli occhi vedi il soffitto gocciolante"
"Fantastico, quindi?"chiedo.
"Forse un'altra settimana"risponde.

Perfetto. Ma perché tutte le sfighe le becco io? Dovrò rimanere a casa di Cameron per un'altra settimana.
Questo non mi sarebbe dispiaciuto un anno fa, ma adesso è diverso.
Percorro le scale e rientro nella stanza di Cameron. Mi avvicino alla mia valigia e continuo ad ignorarlo mentre prendo i miei vestiti.

"Possiamo parlare?"chiede a bassa voce. Mi giro verso di lui. È seduto al bordo del letto con la maglietta in mano, il petto nudo, i jeans e i piedi scalzi. Ovviamente quando vuole parlarmi è sempre senza maglia, che casualità. Lui nota la mia espressione infastidita e si mette la maglietta, si alza e cammina verso di me.
"No"rispondo alla sua domanda.
"Per favore, hai frainteso..."
"Ovviamente è colpa mia, sono io che ho frainteso e non tu che non ti sai spiegare"esclamo in modo sarcastico.
"Allora voglio proprio capire perché mi hai lasciato senza motivo, ho frainteso anche quello? Io e te stiamo ancora insieme?" Cerco di abbassare il tono della voce. "No"mi rispondo sola.

Never Enough 2• Cameron Dallas • [REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora