Capitolo 16

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"Posso avere un altro drink?"urlo al ragazzo dietro il bancone che annuisce e riempie un bicchierino di un liquido dalle sostanze a me sconosciute.

"Non dovresti bere queste schifezze"strilla Chloe per sovrastare la musica.
Il ragazzo che prepara il drink la guarda male e lei si stringe nelle spalle imbarazzata.
Trattengo una risata e sposto lo sguardo su Cameron che parla, con una ragazza, con aria scocciata.

"Andiamo a ballare"esclama Chloe, che probabilmente mi ha vista fissare il suo migliore amico.
Mi prende per il polso e mi trascina con lei in pista.
Cominciamo a muoverci tra la folla mentre ridiamo.

La testa comincia a girarmi e tutti i bicchierini che ho bevuto cominciano a tornare su.
"Chloe, mi dai le chiavi della macchina?"le chiedo "devo fermarmi un attimo"aggiungo.
"Sono nella giacca di Cam"dice e io cammino verso il divano dove lui ha lasciato la giacca.

Prendo le chiavi ed esco dal locale e l'aria fresca mi circonda.

Cammino verso la macchina di Cameron e mi ci chiudo dentro, al posto del guidatore.

Faccio un respiro profondo mi rilasso sul sedile.
Tutta quella musica mi ha seriamente innervosito.

Adesso si sente solo il rumore delle piccole gocce che cadono contro il parabrezza.

Abbasso il pannello antiriflesso difronte al posto del guidatore e mi specchio.
Il trucco non è sbavato, ma ho le labbra gonfie e gli occhi stanchi.

Un angolo di una foto spunta accanto allo specchio.
La tiro fuori e, mi cadono sulle gambe quattro fotografie.

Ci sono io, che rido con un paio di ciocche di capelli davanti al viso.
Io che sorrido con il viso appoggiato al letto.

Ricordo quel giorno.
Cameron mi faceva il solletico per costringermi a sorridere e io cercavo di trattenere la mia risata per non svegliare tutti.

Una foto ritrae me, di spalle, con la maglia di Cameron, affacciata alla finestra.
  In quel momento avevo visto una stella cadente e volevo cercarne altre.

Sorrido mentre un paio di lacrime mi offuscano la vista.
Ha davvero conservato queste foto?

Mi passo tra le mani l'ultima foto.
Ci siamo io e Cameron.
Ho la testa appoggiata al suo petto e gli occhi chiusi, mentre lui fa una delle sue solite facce dolci.

L'ha scattata quello stesso giorno mentre io stavo sicuramente dormendo.

In questo momento, la mancanza di un suo abbraccio è più forte che mai.
Solo adesso ho capito che non posso dimenticarlo.
Mi ha dato troppo da ricordare e sono sicura che non sarei mai capace di dimenticare i nostri bei momenti.
Non importa se mi ha mentito, prima di tutto quello che è successo, io e lui eravamo felici.
E io non voglio dimenticarmelo.

Qualcuno bussa al finestrino e io sobbalzo per lo spavento.
Lo vedo tutto bagnato e solo ora mi accorgo che ha cominciato a piovere a dirotto.

Fa segno di aprire la sicura e io lo faccio, fa il giro dell'auto e si siede accanto a me.

"Piove proprio forte"ridacchia.
Sorrido e lo guardo mentre accende l'aria calda.
Il suo sguardo si posa su di me, sui miei occhi, le mie labbra e il mio vestito, sulle mie gambe dove ci sono le foto e sulle mie mani che stringono forte tra le dita la foto di noi due.

"Me lo ricordo"sussurra con un dolce sorriso sulle labbra.

"Cam, dobbiamo parlare"dico e il suo sguardo si incupisce mentre il suo sorriso scompare.
"JayJay, voglio dirti una cosa"dice.
"Anche io"ripeto trattenendo un sorriso.
"Ci ho pensato.
Sai che non posso stare senza di te, sai che per te farei qualunque cosa..."comincia a parlare.
E io attendo con ansia la parte in cui chiede se voglio tornare con lui, così da potergli dire di sì.
"...e dato che sai che voglio solo vederti sorridere, ho deciso di fare quello che ti farà stare meglio.
Farà star male me, ma non importata se tu sei felice" dice.

Lo guardo confusa "dove vuoi arrivare?"chiedo.
"Devo andare avanti, l'hai detto tu.
Prima di bussare al finestrino ti ho vista piangere guardando quelle foto, mi sono ricordato quando mi hai detto che io ti faccio male e... non voglio più vederti infelice per colpa mia" spiega.

"Non vuoi più tornare con me?"chiedo quasi con vice tremante.
"Non voglio più farti soffrire" specifica.
"Quindi?"chiedo trattenendo una lacrima.
"Sarò semplicemente il fratello della tua migliore amica"alza le spalle "un tuo amico"dice mascherando la sofferenza con un sorriso.

Guardo avanti e appoggio la testa al sedile.
È incredibile come si siano scambiati i ruoli così velocemente.

"Non potrai mai essere un semplice amico"sospiro.

Lui mi guarda confuso.
"Beh, spero tu riesca a trovare la ragazza che ti completa" dico forzando un sorriso.
Non aspetto neanche che risponda, apro lo sportello ed esco fuori.

Mi è sempre piaciuto camminare sotto la pioggia, ma in questo momento le gocce d'acqua mi cadono sulla pelle come pezzi di vetro rotto.

Le mie lacrime si confondono con la pioggia sul mio viso.

L'ho pregato di lasciarmi in pace, di andare via anche se non lo pensavo realmente.
E adesso, che ho capito che lo amo ancora, forse anche più di prima, lui si allontana da me.

Cammino sotto la pioggia verso casa.
Avrei dovuto dirglielo?
Ma chi sono io per dirgli di non andare avanti?
Nessuno.

Arrivo in poco tempo a casa, apro il portone e prendo un respiro profondo.

Entro nella mia stanza e mi spoglio in fretta per mettere il pigiama.
Mi infilo sotto le coperte e rimango a fissare il soffitto.

Adesso che ha deciso di andare avanti anche io dovrei farlo.
Ho pensato di poterlo fare durante quest'anno, ma non ci sono riuscita quando pensavo di odiarlo e non ci riuscirò ora che ho capito di amarlo.

Never Enough 2• Cameron Dallas • [REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora