POV Nathan
-"Ah chi scrivi? suppongo che sia una ragazza..hai un sorriso da ebete sulla faccia" chiedo a Giordan mentre stiamo andando al college.
Non vivo ai dormitori,da quando i miei sono morti sono ritornato a casa mia,visto che ho ereditato tutto.Per fortuna ho la mia domestica Mary che pulisce la casa se no non saprei come fare.
-"Oh a quella ragazza che ho conosciuto al falò tre giorni fa"
-"Quale ragazza?"Spero non sia quella che penso io.
-"Sophia..la mora con gli occhi azzurri"
-"La riccia o la liscia?"fa che dica la liscia.
-"No la riccia"Cazzo,ora inizio ad innervosirmi!
-"Come ce l'hai il suo numero?"dico irritato.
-"Gliel'ho chiesto la sera stessa prima che se ne andasse,me l'ha dato e da allora ci messaggiamo..perché lo vuoi sapere?"
-"Curiosità!"Inarca il sopracciglio.
-"Ti piace? Non ci posso credere Nathan,ma davvero?"
-"No che vai a pensare"mento.
-"Ti conosco da quando ero piccolo,non mentire con me..come fa a piacerti se non ci hai mai parlato?"
-"La ragazza della biblioteca!"ammetto.Gliel'avevo raccontato più di una settimana fa.
-"Oh Sophia è quella ragazza? quella che non voleva che sapessi il suo nome?"
Annuisco senza rispondere.
-"Oh cavolo amico,fattelo dire come sempre hai buon occhio ma..."si rabbuia.
-"Ma cosa Giordan?"
-"Lei non è come le altre Nathan,te ne sei reso conto? Non puoi fare come con loro..."lo blocco.
-"Lo so Giordan,non dirmelo"
-"Allora non prenderla in giro,lasciala a me io non la userò come fai tu"-"Giordan che cazzo sei mio amico,come puoi dirmi queste cose"sbotto.
-"Proprio perché sono tuo amico le dico,e tu lo sai meglio di me che non sei da relazione seria"-"Scendi,siamo arrivati"
-"Non voglio offenderti lo sai che..."
-"Scendi Giordan!"urlo.Fà come gli dico e se ne va.
Parcheggio e spengo l'auto.
Lo so che Giordan ha ragione,ma sentirselo dire fa più male.
Mi passo una mano tra i capelli e scendo dalla macchina.
La giornata non poteva iniziare che con il piede sbagliato.Le lezioni passano in fretta e mi avvio verso il cortile per fumare.
-"Nathan"mi sento chiamare.
Quella voce già l'ho sentita.
Mi giro e la vedo.-"Oh ciao bellezza"
-"Non chiamarmi bellezza"dice nervosa.Caccio il fumo dalla bocca e glielo butto in faccia.
Tossisce ed io rido.
-"Come dovrei chiamarti? Non so il tuo nome"dico.
-"Ti ho detto che non te ne deve importare del mio nome"
-"Tu conosci il mio perché non dovrei conoscere il tuo?"-"Perché ti comporti sempre in malo modo con me,cosa ti ho fatto?"
-"Niente"
-"Solo perché non ti voglio dire il mio nome non significa che devi trattarmi di merda"Alzo le spalle.
-"Al diavolo!"
Se ne sta andando ma la fermo.
-"Fermati,dove vai Sophia?!"
Si blocca al sentirsi chiamare.
-"Come hai saputo il mio..ah certo ho capito"
-"Giordan..abbiamo parlato di te"dico guardando altrove.
-"Ah e di cosa precisamente?"
-"Non te ne deve importare,giusto?!"Mi guarda nervosa e se ne va.
Scoppio a ridere.
-"Mi piaci di più quando ti arrabbi!"urlo per farmi sentire.
INTANTO A SOPHIA.
Stronzo,lo strozzerei.
Come mi è venuto in mente di andare da lui e pretendere di parlare normalmente.Ma aspettate,ha detto che gli piaccio? No,frutto della mia immaginazione!
Corro in bagno a sciaquarmi la faccia.
-"Quanto lo odio,che nervoso"
-"Chi ti ha fatto arrabbiare?"mi chiede una voce maschile.
Che ci fa un ragazzo nel bagno delle femmine?
Mi giro per vedere chi è.
Deglutisco al solo vederlo.
-"Come sei entrato qui dentro Joan?"urlo.
-"Ho detto che ero tuo fratello Todd"
-"Cosa vuoi? vattene"
-"Prendermi ciò che non mi hai concesso"Si avvicina alla porta e la chiude a chiave.
-"C-che vuoi fare?"balbetto impaurita.
Viene verso di me e mi prende per i polsi bloccandoli.
-"Lasciami"urlo ma mi tappa la bocca con la mano.
Cerco di liberarmi ed urlo più che posso.
-"Aiuto!!"
******
Forse ho sbagliato a trattarla così,vado a cercarla.
Ma dov'è? è già scomparsa?
Forse aveva una lezione.
Passo davanti al bagno delle ragazze e sento delle urla.
Vado vicino alla porta per aprire ma è chiusa.
-"Aiuto!!"urla.
Ma che sta succedendo lì dentro?
Cerco in tutti i modi di aprirla ma niente.
-"Signor Dallas ma cosa sta facendo?"mi chiede il preside.
-"Preside sta succedendo qualcosa qua dentro,sento una ragazza che sta urlando aiuto"
-"Oh chiamo la sicurezza,lei intanto cerca di aprirla"e si allontana.Dò a calci e pugni ma niente,poi con una spinta di spalla rompo la porta.
Un ragazzo sta tentando di spogliare una ragazza per violentarla?!
Riconosco i suoi capelli e non credo ai miei occhi.
Di colpo lo prendo e lo scaravento a terra.
-"Brutto stronzo che stavi cercando di fare eh? se la tocchi un'altra volta ti uccido!"urlo.
E inizio a dargli dei pugni.
Uno,due,tre fin quando una voce mi ferma.-"Nathan fermati"sussurra singhiozzando.
Lo lascio inerme a terra e vado verso di lei,ho la mano tutta sporca di sangue.
-"Stai bene? che ti ha fatto?"gli chiedo prendendola per il viso.
-"Sto bene,per fortuna ci sei tu"e si accoccola sul mio petto.Sembra così indifesa e la stringo sempre di più a me.
La sicurezza arriva e lo portano fuori.
-"Adesso sei al sicuro ok? ci sono io"
Annuisce e l'abbraccio di nuovo dandogli un bacio in testa.
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L'amore non ha limiti
RomanceL'amore arriva quando meno te l'aspetti e ne sa qualcosa la nostra Sophia,che da un giorno a l'altro viene scaraventata in un mondo pieno di passione e sentimenti nuovi,grazie agli occhi di ghiaccio di Nathan. ----- La storia contiene scene di sesso...