Capitolo 3

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POV Nathan

-"Ah chi scrivi? suppongo che sia una ragazza..hai un sorriso da ebete sulla faccia" chiedo a Giordan mentre stiamo andando al college.

Non vivo ai dormitori,da quando i miei sono morti sono ritornato a casa mia,visto che ho ereditato tutto.Per fortuna ho la mia domestica Mary che pulisce la casa se no non saprei come fare.

-"Oh a quella ragazza che ho conosciuto al falò tre giorni fa"
-"Quale ragazza?"

Spero non sia quella che penso io.

-"Sophia..la mora con gli occhi azzurri"
-"La riccia o la liscia?"fa che dica la liscia.
-"No la riccia"

Cazzo,ora inizio ad innervosirmi!

-"Come ce l'hai il suo numero?"dico irritato.
-"Gliel'ho chiesto la sera stessa prima che se ne andasse,me l'ha dato e da allora ci messaggiamo..perché lo vuoi sapere?"
-"Curiosità!"

Inarca il sopracciglio.

-"Ti piace? Non ci posso credere Nathan,ma davvero?"
-"No che vai a pensare"mento.
-"Ti conosco da quando ero piccolo,non mentire con me..come fa a piacerti se non ci hai mai parlato?"
-"La ragazza della biblioteca!"ammetto.

Gliel'avevo raccontato più di una settimana fa.

-"Oh Sophia è quella ragazza? quella che non voleva che sapessi il suo nome?"

Annuisco senza rispondere.

-"Oh cavolo amico,fattelo dire come sempre hai buon occhio ma..."si rabbuia.
-"Ma cosa Giordan?"
-"Lei non è come le altre Nathan,te ne sei reso conto? Non puoi fare come con loro..."lo blocco.
-"Lo so Giordan,non dirmelo"
-"Allora non prenderla in giro,lasciala a me io non la userò come fai tu"

-"Giordan che cazzo sei mio amico,come puoi dirmi queste cose"sbotto.
-"Proprio perché sono tuo amico le dico,e tu lo sai meglio di me che non sei da relazione seria"

-"Scendi,siamo arrivati"
-"Non voglio offenderti lo sai che..."
-"Scendi Giordan!"urlo.

Fà come gli dico e se ne va.

Parcheggio e spengo l'auto.

Lo so che Giordan ha ragione,ma sentirselo dire fa più male.

Mi passo una mano tra i capelli e scendo dalla macchina.
La giornata non poteva iniziare che con il piede sbagliato.

Le lezioni passano in fretta e mi avvio verso il cortile per fumare.

-"Nathan"mi sento chiamare.

Quella voce già l'ho sentita.
Mi giro e la vedo.

-"Oh ciao bellezza"
-"Non chiamarmi bellezza"dice nervosa.

Caccio il fumo dalla bocca e glielo butto in faccia.

Tossisce ed io rido.

-"Come dovrei chiamarti? Non so il tuo nome"dico.
-"Ti ho detto che non te ne deve importare del mio nome"
-"Tu conosci il mio perché non dovrei conoscere il tuo?"

-"Perché ti comporti sempre in malo modo con me,cosa ti ho fatto?"
-"Niente"
-"Solo perché non ti voglio dire il mio nome non significa che devi trattarmi di merda"

Alzo le spalle.

-"Al diavolo!"

Se ne sta andando ma la fermo.

-"Fermati,dove vai Sophia?!"

Si blocca al sentirsi chiamare.

-"Come hai saputo il mio..ah certo ho capito"
-"Giordan..abbiamo parlato di te"dico guardando altrove.
-"Ah e di cosa precisamente?"
-"Non te ne deve importare,giusto?!"

Mi guarda nervosa e se ne va.

Scoppio a ridere.

-"Mi piaci di più quando ti arrabbi!"urlo per farmi sentire.

INTANTO A SOPHIA.

Stronzo,lo strozzerei.
Come mi è venuto in mente di andare da lui e pretendere di parlare normalmente.

Ma aspettate,ha detto che gli piaccio? No,frutto della mia immaginazione!

Corro in bagno a sciaquarmi la faccia.

-"Quanto lo odio,che nervoso"

-"Chi ti ha fatto arrabbiare?"mi chiede una voce maschile.

Che ci fa un ragazzo nel bagno delle femmine?

Mi giro per vedere chi è.

Deglutisco al solo vederlo.

-"Come sei entrato qui dentro Joan?"urlo.
-"Ho detto che ero tuo fratello Todd"
-"Cosa vuoi? vattene"
-"Prendermi ciò che non mi hai concesso"

Si avvicina alla porta e la chiude a chiave.

-"C-che vuoi fare?"balbetto impaurita.

Viene verso di me e mi prende per i polsi bloccandoli.

-"Lasciami"urlo ma mi tappa la bocca con la mano.

Cerco di liberarmi ed urlo più che posso.

-"Aiuto!!"

******

Forse ho sbagliato a trattarla così,vado a cercarla.

Ma dov'è? è già scomparsa?

Forse aveva una lezione.

Passo davanti al bagno delle ragazze e sento delle urla.

Vado vicino alla porta per aprire ma è chiusa.

-"Aiuto!!"urla.

Ma che sta succedendo lì dentro?

Cerco in tutti i modi di aprirla ma niente.

-"Signor Dallas ma cosa sta facendo?"mi chiede il preside.
-"Preside sta succedendo qualcosa qua dentro,sento una ragazza che sta urlando aiuto"
-"Oh chiamo la sicurezza,lei intanto cerca di aprirla"e si allontana.

Dò a calci e pugni ma niente,poi con una spinta di spalla rompo la porta.

Un ragazzo sta tentando di spogliare una ragazza per violentarla?!

Riconosco i suoi capelli e non credo ai miei occhi.

Di colpo lo prendo e lo scaravento a terra.

-"Brutto stronzo che stavi cercando di fare eh? se la tocchi un'altra volta ti uccido!"urlo.

E inizio a dargli dei pugni.
Uno,due,tre fin quando una voce mi ferma.

-"Nathan fermati"sussurra singhiozzando.

Lo lascio inerme a terra e vado verso di lei,ho la mano tutta sporca di sangue.

-"Stai bene? che ti ha fatto?"gli chiedo prendendola per il viso.
-"Sto bene,per fortuna ci sei tu"e si accoccola sul mio petto.

Sembra così indifesa e la stringo sempre di più a me.

La sicurezza arriva e lo portano fuori.

-"Adesso sei al sicuro ok? ci sono io"

Annuisce e l'abbraccio di nuovo dandogli un bacio in testa.

L'amore non ha limitiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora