L'amore non ha limiti

Capitolo 7

Scendo di sotto e trovo la tavola preparata e Nathan che si è addormentato sul divano con la tv accesa.

-"Ti stanno bene,che ti avevo detto?"dice Jess.
-"Si infatti..senti devo parlarti"
-"Dimmi"

-"Prima sono entrata in camera di Nathan,mi ha beccato e mi ha cacciato via urlando,perché?"
-"Oh non fa entrare nessuno in camera sua,era dei genitori..una volta ha trovato Giordan lì dentro,l'ha preso a pugni"
-"Caspita! perché fa così? è come se fosse sempre arrabbiato col mondo,a volte è tranquillo a volte no...ho visto anche la foto di una famiglia"
-"Si la sua! da quando li ha persi in un incidente d'auto non è più lo stesso! l'ho aiutato molto in questo tempo ma non riesce a superarlo"

Il drin del forno annuncia che la pasta è pronta cosi scioglie il nostro discorso.

-"Nathan sveglia a tavola!"urla lei.

Ci sediamo e mangio in silenzio mentre parlano tra loro,non oso guardarlo in faccia.
Mi dispiace per la sua perdita ma non doveva urlarmi in quel modo.

-"Io vado a riposare un po"dice Nathan alzandosi.
-"Io come torno a casa?"chiedo.
-"Aspetti quando mi sveglio...e poi abbiamo deciso con gli altri che andiamo al cinema,devo vedere assolutamente quel film"
-"Oh Dio Nathan che palle tu e quelle auto da corsa"risponde Jess.
-"Fast and Furious non è palloso"
-"A me piace!"mi intrometto.
-"Andiamo bene"Jess si passa una mano in fronte.

-"Quindi ora ci riposiamo,anche tu Sophia e dopo usciamo"
-"Ma devo cambiarmi,non posso uscire cosi"
-"Dopo ti porto al college e ti cambi"

-"Tu Jess dormirai qui sul divano e lei nella stanza degli ospiti"continua.
-"Perché proprio io sul divano e non tu?"
-"La casa è mia,e poi quando eri sbronza altre sere era comodo per te quindi.."

Sbuffa e va a sdraiarsi.

Io seguo Nathan sopra e mi dirigo nella mia stanza senza parlare,chiudo la porta e mi metto sul letto.

Dopo un po' un urlo mi sveglia all'improvviso.

Mi alzo e corro fuori nel corridoio.
Sento dei versi nella stanza di Nathan e apro la porta,sta facendo un brutto sogno.

-"No,mamma Camilla"sussurra.

È tutto sudato e i capelli si sono attaccati alla fronte.

Mi avvicino e lo scuoto con cautela per svegliarlo.

-"Nathan,Nathan,Nat svegliati"

Di colpo apre gli occhi e mi abbraccia.

-"Oh Sophia!"
-"Ehy sono qui!"

Metto una mano nei suoi capelli e lo accarezzo per tranquillizzarlo.

-"Stai bene?"chiedo.
-"Credo di si!"
-"Ho sentito un urlo e sono corsa qui"
-"Scusa se ti ho svegliata"
-"Oh no no...tu piuttosto,ti sei ripreso?"

Annuisce.

-"Nathan perché fai questi incubi?"
-"Sophia non farmi domande ti prego"si passa una mano tra i capelli e appoggia la testa sul cuscino.

-"Ok ma devi parlare con qualcuno,non puoi stare così"
-"Non preoccuparti per me,sto bene"
-"A quanto vedo no!"esclamo.

Mi alzo e vado verso la porta rassegnata.

-"Vuoi restare?"mi chiede.
-"Ma hai detto che non vuoi nessuno qui!"
-"Si ma con te è diverso,mi tranquillizzi"
-"Ok ma solo per questo motivo"

Sorride,mi fa posto sotto le coperte e mi metto di fianco a lui.

-"Tieni le mani apposto,non toccarmi il culo eh?!"
-"Hahaha anche se mi piacerebbe non lo farei!"dice divertito.
-"Lo spero,adesso dormi"

Mi addormento col suo dolce profumo che mi invade le narici.

*****

Un caldo insopportabile mi fa aprire gli occhi.

Il braccio di Nathan è appoggiato al mio fianco ed il mio al suo,nel sonno non ci siamo resi conto e ci siamo abbracciati.

Colgo l'occasione per guardarlo meglio e gli metto una mano sul viso.
È bellissimo,nessuna imperfezione,le labbra dischiuse e carnose ti fanno venir voglia di baciarle.

Fa dei mugolii e ritiro la mano,segno che a momenti si sveglierà.

Chiudo gli occhi per non farmi beccare e faccio finta di dormire.

Un respiro mi solletica il viso,mi sta guardando lo so!

Faccio l'impassibile sperando che non scopra che sono sveglia.

Toglie il braccio sul mio fianco e mi deposita un bacio tra i capelli,poi si alza ed esce dalla stanza.

Tiro un sospiro di sollievo.
Non so se sarei riuscita a resistere ancora.

-"Oh cavolo!"

La mia faccia è diventata tutta rossa,mi tocco i capelli dove prima mi ha baciata.

"È un semplice bacio sulla testa,segno di amicizia!" penso.

Non so perché ma l'ho interpretato diversamente?
Forse lo speravo? Non ne ho idea.
So solo che devo stare lontana da lui per il mio bene.

-"Sophia sveglia!"urla Jess.

Mi alzo in fretta e sguscio fuori.

-"Ehy sono qui"dico facendo finta che ora mi sono svegliata.
-"Oh Sophia lo so...com'è stato?!"dice con tono malizioso.
-"Non è come pensi,vieni"e la trascino nella stanza degli ospiti.

-"L'avete fatto?"
-"Ma no Jess,abbiamo solo dormito...ma devo dirti una cosa"
-"Dimmi che succede?"
-"Stavo dormendo tranquilla nella mia stanza quando ho sentito un urlo,era Nathan che stava facendo un brutto sogno"
-"Cavolo di nuovo! aveva detto che non li faceva più,mi ha mentito a quanto pare"batte i piedi per terra dal nervoso.

-"Tu sai perché li fa?"chiedo.
-"Da quando sono morti i genitori rivede l'incidente nei suoi sogni,la portava lui l'auto...è l'unico che è sopravvissuto"
-"Non dirmi che si dà la colpa?"
-"Si Sophia,ogni giorno rimpiange di essere nato,e ripete sempre che se lui non guidava la macchina erano ancora tutti vivi"

-"Ma com'è successo?"
-"Un'auto gli ha tagliato la strada e per scansarla è andato a sbattere contro un palo e si sono ribaltati..i genitori sono morti sul colpo,la sorella il giorno dopo e lui..."si ferma per colpa di un singhiozzo.
-"Ehy ehy se non vuoi non.."
-"È stato due mesi in coma e quando si è risvegliato è stato ancora peggio,urlava maledicendosi ogni giorno..gli sono stata vicino e così l'ho aiutato un po ma deve andare da qualcuno"
-"Deve aver sofferto molto"
-"Si è stato terribile per lui"

-"Ragazze siete pronte? gli altri sono già arrivati,sbrigatevi"ci chiama Nathan.
-"Scendiamo subito!"risponde Jess.

-"Non dirgli niente che ti ho detto dell'incidente?"
-"Ok non preoccuparti"
-"Guarda qui cosa vi ho fatto?"

Mi da il telefono e mi fa vedere una foto,io e Nathan abbracciati che dormiamo.

-"Ma quando l'hai fatta? cancellala"
-"Oh no no..devo ricordarmi di questo momento,dopo te la mando"

Annuisco,ci prepariamo e scendiamo.