Capitolo 12

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Ieri è stata una cena tranquilla.Mia madre ha voluto sapere da Nathan cosa studiasse al college ed ho scoperto che appena prenderà la laurea prenderà il comando dell'azienda del padre,al momento la gestisce lo zio,nonché fratello del padre.
Mia madre non sapeva che i suoi sono morti e si è mortificata quando gli ha chiesto che lavoro facessero,Nathan non si è scomposto ed ha raccontato la sua storia,però la cosa che mi è parsa strana che non abbia minimamente accennato della sorella Camilla,forse gli fa troppo male parlarne.

Da poco siamo partiti da Londra,tra un ora e mezza tornerò alla mia routine.
Scuola,studio,esami,feste,sempre la stessa storia.Dovrò anche recuperare le lezioni perse,spero di farcela.

-"A cosa pensi bambola?"mi chiede lui.
-"Non chiamarmi più bambola,scemo!"
-"Oh oh,sei nervosa?"
-"No..è solo che odio i nomignoli"
-"Ok allora ti chiamerò...mmm bellezza!"
-"Nemmeno quello...non puoi semplicemente chiamarmi Sophia?!"rispondo scocciata.
-"Come vuoi,poi non prendertela con me se chiamo un'altra dolcezza!"

Mi giro di scatto e gli do uno schiaffo sulla nuca.

-"Ahia che dolore!"dice ridendo.
-"Non è divertente...visto che tu hai detto che non devo parlare con i ragazzi vale anche per te...non devi ne guardare ne parlare con le femmine!"urlo decisa.

Mi guarda e scoppia a ridere.

-"Smettila Nathan,non sto scherzando!"

Non mi ascolta e continua a ridere.
Se pensa che starò alle sue regole e lui può fare lo spavaldo con le altre si sbaglia.
Gli faccio vedere io.
Appena arrivo a Bristol gli faccio passare io la voglia di ridere.

~~~~~~~

-"Bene allora hai deciso,mi fa piacere Sophia!"dice Jess.
-"Si,ci ho pensato e non sarebbe una cattiva idea!"
-"Ok! allora stasera ci sono le prove alle sei,ti aspetto in palestra...vado a lezione ci vediamo dopo"ci salutiamo e ci avviamo ognuna alle proprie classi.

Farò parte delle cheerleader e Nathan non può impedirmelo.

Appena siamo arrivati al college si è messo a parlare con una ragazza per farmi dispetto,lo ripagherò con questo.

-"Allora tu e Nathan?!"dice maliziosa Julie.
-"Niente!"
-"Come niente...quel segno sul collo chi te l'ha fatto?"
-"Cosa? quale segno?"
-"Hai un succhiotto sul collo"
-"Stronzo! mi ha marchiata...l'ha fatto apposta,me la pagherà..uff che nervi!"urlo irritata.
-"Non te ne sei accorta?"
-"No,adesso mi sente Nathan"

Mi guarda divertita e si sporge verso il mio orecchio.

-"State insieme allora? finalmente!"
-"Si per merito vostro,tuo e di Lori,devo dire...chi vi ha ordinato di dargli il mio indirizzo di casa?"
-"Era disperato,non sapeva dove trovarti"
-"Lui disperato? Haha lo volevo vedere!"
-"Ha dato di matto! ci ha minacciate se non glielo dicevamo"
-"Minacciate?"
-"Si ma ovviamente scherzava,però la sua rabbia ci faceva paura..Mi raccomando non farlo infuriare troppo,perde subito le staffe quello lì,lo conosco!"

Si infurierà ancor di più quando saprà che sono nella squadra delle cheerleader.

****

-"Dai ragazze,domani c'è la partita dobbiamo essere pronte"urla Lori.

Ci stavamo allenando da un ora,ero sfinita.

-"Ok basta così per oggi,ci vediamo domani!"

Ci dirigiamo verso gli spogliatoi per fare una doccia.

Mentre mi sto asciugando i capelli sento un urlo maschile da fuori la porta.

-"Sophiaaaa!"

-"Ma chi è che urla in quel modo?"dice una ragazza.
-"Non lo so"rispondo.

Invece lo so,la sua voce è inconfondibile.

-"Esci cazzo!"urla ancora ma non lo ascolto.

Tanto non entrerà mai qua dentro.

La porta si apre ed entra un Nathan furibondo.

-"Non puoi entrare esci!"urlo.
-"Mi spieghi che cazzo hai in testa?"
-"Non so di cosa tu stia parlando"
-"Lo sai benissimo Sophia,non puoi fare la cheerleader"
-"Che cosa? e perché mai?"
-"Ti guarderanno tutti con quella gonna striminzita,ti obbligo a non farlo!"tuona.

Ma chi si crede di essere.

-"Tu non mi obbligherai a far niente,faccio ciò che voglio..ne abbiamo già parlato Nathan!"

Tutta questa discussione in un bagno delle donne!

-"Bene fai come vuoi! io faccio ciò che voglio,anche filtrare con le altre...tanto a te cosa importa vero!"dice e se ne va.

Non può averlo detto,come osa dirmi tutto ciò.
Stiamo insieme da nemmeno due giorni e già abbiamo litigato.

Comincio a piangere in silenzio.

Lori si avvicina a me piano e mi abbraccia.

-"Mi dispiace Sophia...non vorrei dire ma te l'avevo detto che si sarebbe arrabbiato"
-"Si lo so..ma perché fa così?"

Si stacca da me e mi guarda dritta negli occhi.

-"Ha paura!"
-"Paura di cosa non capisco"
-"Paura di perdere anche te..tu lo sai,ha perso i genitori e la sorella ed ora ha solo te..davvero non l'ho mai visto cosi,veramente si è innamorato,è cambiato...chi lo avrebbe mai detto,una ragazza di città che lo mette ko!"ride e sorrido con lei.

Spero solo che si calmi,non mi piace stare litigata specialmente con lui.

-"Le passerà,è molto orgoglioso non preoccuparti!"
-"Mm non credo"
-"Si dai,vestiamoci vieni"

L'amore non ha limitiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora