Capitolo 20

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Ho preparato una bella cena,oggi Mary aveva il giorno libero così mi sono sbizzarrita su internet per cercare qualcosa di nuovo.
So che a Nathan piace il cinese ma visto che mi ha chiusa dentro non sono potuta uscire per comprare l'occorrente quindi ho optato per l'italiano,il mio preferito.

Ho fatto pasta al forno con le polpette e melanzane a cubetti,alla siciliana diciamo,almeno era scritto così sulla ricetta.Per secondo tacchino con patate e piselli accompagnato con del vino rosso.

Sento un auto parcheggiare nel viale e il mio bel uomo scendere.

Ma che cosa gli è successo? ha una faccia stanca e col tempo incazzata,spero non ancora per me.

Toglie l'allarme e senza salutarmi sale di sopra e si chiude nel suo studio.

Ma gli pare questo il modo di comportarsi? mi chiude dentro e quando torna fa finta che non esisto.

Come una furia vado da lui e apro la porta senza bussare.

-"Cazzo,non si bussa?"dice nervoso.
-"Cazzo,non si saluta?"rispondo.
-"Ho da fare Sophia,non mi va di sentire i tuoi piagnistei"
-"I miei cosa? ma ti senti? Non sono il tuo giocattolo Nathan..mi hai chiusa qua dentro tutta la giornata,ho cucinato una bella cenetta per te e tu che fai mi tratti così?"

Non dice niente cosi esco sbattendo la porta.
Corro nella stanza,prendo la mia borsa,il telefono e le chiavi della macchina e scendo di sotto.

Guardo delusa la cena.

Apro la porta e corro in auto,metto in moto e col telecomando apro il cancello.

Nathan esce di corsa e si mette davanti all'auto e freno all'improvviso.

-"Dove pensi di andare?"urla.
-"Togliti dai piedi Nathan"
-"Ti ho fatto una domanda?"urla ancora.

Non ne posso più,con lui è sempre la stessa storia.

-"Vedi come fai? appena non ti penso,prendi e te ne vai"dice venendo vicino al finestrino.
-"Non è questo stavolta,tu sei entrato senza salutarmi,senza chiedermi come stavo e ti sei chiuso nel tuo maledetto ufficio senza dirmi cos'hai...pretendo rispetto ma tu non me lo dai mai,ti ho detto che ti avrei aiutato a farti uscire da quella merda e tu che fai? mi estranei..adesso basta Nathan fai pace col cervello,nel frattempo io me ne vado"

Accelero e sfreccio fuori.

~~~~~~~~

Nathan POV

-"Cazzo!"impreco dando un pugno in aria.

Non ha senso seguirla,ormai è già arrabbiata finirei per farla incazzare di più.

Torno e guardo quello che ha cucinato per me,Italiano!

Assaggio le patate e devo dire che sono ottime.
Sono proprio un idiota,per colpa di quel carico di droga che non è arrivato puntuale me la sono presa con lei.

Devo rimediare,prendo il telefono e faccio una foto alla cena e gliela mando con un messaggio a fianco.

<TESORO MI DISPIACE PER PRIMA,DAI TORNA A CASA..LE PATATE SONO BUONE! ME LE MANGEREI TUTTE LO SAI,POI NON ARRABBIARTI CON ME PER NON AVERTENE LASCIATE UN PO>

<STAI LONTANO DALLE MIE PATATE> risponde dopo un minuto.

<ALLORA TORNA QUI!>

<È UNA SCUSA PER FARMI TORNARE?>

<ANCHE,PERÒ SAI CHE NON TI LASCERÒ NIENTE VERO?>

<NON AZZARTARTI SAI...ARRIVO! STRONZO>

Scoppio a ridere e rimetto le patate in forno.
Vado a fare una doccia veloce e cambiarmi.

Quando sto per scendere sento la porta sbattere.

-"Nat?"mi chiama.
-"Sono qui"dico scendendo le scale.

Non l'ho notata prima,ha messo il vestito color pesca che mi piace tanto.

La guardo estasiato e lei intreccia le braccia sotto al seno corrugando la fronte.

-"Scusami Sophia,è un periodo un po cosi.."
-"Lo dici sempre"dice andando verso la cucina.

Ha messo anche i tacchi e arricciato la punta dei capelli.

-"Forse la cena potremmo rimandarla a dopo!"dico malizioso avvicinandomi a lei.
-"No Nathan,si fredda tutto e poi ho fame quindi frena il tuo amico li sotto"
-"Mi stai rifiutando?"
-"No ho solo fame,quindi io mi siedo e mangio tu fai come vuoi"
-"Ah mi stai anche liquidando? bene"dico sedendomi e prendendo un po di pasta.

-"Mangia e sta zitto"dice.
-"Ehy signorinella che cos'è questa insolenza,nessuno mi da ordini e dice di starmi zitto"
-"Le do io perché mi sono stancata..cosa si prova quando qualcuno ti da gli ordini?"
-"Nessuno mi ha mai dato ordini quindi non inizierò con te.."
-"Se vuoi litigare questa è la serata perfetta"dice lasciando cadere la forchetta nel piatto.

-"Dove sei andata?"chiedo.
-"Da nessuna parte,uno stronzo voleva mangiarsi le mie patate e sono dovuta ritornerà a casa"
-"Ah e questo stronzo com'è? ti piace? lo ami?"
-"Purtroppo lo amo anche quando fa lo stronzo!"esclama.

Sorrido compiaciuto.

****

Sophia POV

È di una sfacciataggine unica,però lo amo tanto.

Sparecchio e metto i piatti nella lavastoviglie sotto i suoi occhi vigili.
So cosa ha in mente,quei occhi li riconosco,così quando metto le posate mi piego un po di più.
Lo stuzzicherò e lo farò impazzire,poi troverò una scusa per non fare niente.

-"La smetti di sventolarmi il culo in faccia?!"
-"Io? non sto facendo proprio niente"mento.
-"Davvero? lo stai facendo apposta vero?"

Mi drizzo e trattengo le risate,devo essere seria.

All'improvviso sento le sue mani posarsi sui miei fianchi.

-"Hai messo il vestito che mi piace,non resisterò ancora per molto dal togliertelo di dosso"dice sensualmente.

Mi sposta i capelli in un lato e mi posa un bacio dolce sul collo.Poi mi gira e si posiziona in mezzo alle mie gambe alzandomi da terra e posandomi sul piano della cucina.

-"Lo vuoi fare qui?"sussurro.
-"Dappertutto Sophia,quando ti ho vista stamattina mezza nuda volevo sbatterti così forte ma ero di fretta quindi subirai quello di stamattina e quello di adesso"
-"Mi piace!"dico arrendendomi a lui.
-"Allora vieni qui!"

Prende il mio labbro inferiore tra i denti e tira forte poi ci passa la lingua sopra.

-"Nat per favore"
-"Con calma amore!"

Dopo avermi fatto eccitare mi porta sul divano e facciamo l'amore.
Abbiamo questa complicità tra noi così bella ed intensa,già dal primo giorno che ci siamo visti.

L'amore non ha limitiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora