Cinquantacinque

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"Cosa c'è che non va nel mondo mamma?
La gente vive come se
non avesse una madre
Penso che il mondo
sia drogato di tragedie
Padre, padre, padre, aiutaci
Mandaci una guida dall'alto
Questa gente mi fa chiedere
Dov'è l'amore? "
-Black Eyed Peas, Where is the love-


Ryan

" Ehi papà"
Dopo aver cenato in camera con un panino al volo e aver dato un'ultima ripassata al capitolo studiato oggi, raggiungo mio padre in salotto. Sta guardando un film sul divano, con il muso di Kira poggiato sulla coscia. La nostra cagnolina non si stacca più dal suo fianco da quando è tornato.
Mi siedo all'altra estremità libera, e ricevo un'occhiata perplessa.
" Che onore averti qui con noi per due sere di fila" osserva.
" Voglio stare un po' con te" spiego scrollando le spalle
Non se la beve. Non finge nemmeno di credermi.
Spegne la tv dal telecomando e si concentra su di me.
" Ho chiesto a Jordan quale fosse il problema. Mi ha detto tutto. Come stai?"
" Non preoccuparti per me, sto bene, non è successo niente di grave"
" Ma è chiaro che la cosa non ti ha lasciato indifferente. Te la sei scelta proprio tosta questa ragazza eh?" prova a sdrammatizzare.
" Non ne hai idea. È una continua scoperta"
Di sicuro il nostro sarà uno di quei rapporti dove non ci si annoia mai, non rischieremo di cadere nella monotonia se continueranno a saltare fuori scoop del genere.
" Hai la voce amara e gli occhi pieni d'amore. L'hai lasciata? Perché credo che ti faresti solo del male"
Prima di Syria penso che papà fosse l'unica persona in grado di leggermi dentro. Non mi avrà visto crescere in modo costante, come gli altri padri che vivono sempre in casa con i figli, ma mi conosce in un modo che mi fa paura.
" No, mi sono soltanto allontanato per un po'. Non ci riesco a lasciarla papà. La amo così tanto... come si può amare in questa maniera dopo così poco tempo? La conosco da quanto, tre mesi? E già non so starci senza"
" È così che succede con le persone che sono destinate a diventare le più importanti della nostra vita. Non devi per forza conoscerle fino in fondo o sapere tutto di loro per perdere la testa, ti basta pochissimo per iniziare ad amarle. Ti basta passarci anche solo dieci minuti insieme, ti basta un semplice tocco e se il tuo corpo reagisce, lo capisci che di quella persona non potrai più farne a meno. Lo so che ti sembra stupido, che non ha niente di razionale, ma io te lo posso assicurare che è tutto vero, perchè mi è successo con te. Mi è bastato guardarti negli occhi per sentire un legame, nonostante non ti avessi mai visto. E poi quando mi hai stretto la mano non c'è stato più niente da fare. Non ti potevo lasciare lì, dovevo portarti con me. Decine di bambini che mi stavano intorno, e mi è bastato incrociare i tuoi occhi e sentire la tua manina sulla mia per iniziare ad amarti"
Asciugo in fretta la lacrima che mi è sfuggita e tiro su con il naso.
Non mi ha mai parlato di come mi ha trovato, mai.
Io non ero sicuro di essere pronto e lui l'aveva capito.
Finge di non accorgersi dei miei occhi lucidi e va avanti.
"L'istinto è il sentimento migliore del mondo secondo me. Il più puro. Il più vero. Mi ha suggerito di prenderti con me e adesso non potrei immaginare di non averlo ascoltato, di non averti nella mia vita. Sei la cosa migliore che abbia fatto insieme a tuo fratello, siete le cose che amo di più al mondo. Sei diventato un ragazzo meraviglioso Ryan, sei il figlio che tutti mi invidiano"
" Non sarei niente senza di te"
" Chi lo sa. Ascoltami bene, devi smetterla di sentirti in debito. Se anche fosse stato così è un debito che avresti già ripagato, perchè sei sempre stato un ragazzo buono, non mi hai dato problemi, mi hai aiutato con Jordan, e il bene che provi per me la maggior parte dei genitori se lo sognano. Non voglio che tu sia perfetto perchè hai paura di deludermi o perchè pensi che io abbia già fatto abbastanza per te e non meriti anche i tuoi casini. Se vuoi fare qualche cazzata, falla. Se ti serve una mano, prendi la mia"
" Papà..." mormoro a disagio.
Ha visto anche questa parte di me, ha capito perfino queste paure. Quelle che più volevo nascondergli, quelle che volevo nascondere a tutti ma che tutti pian piano stanno vedendo.
" Ovviamente non ti sto dicendo di farti arrestare e chiamarmi in piena notte per venirti a tirare fuori di prigione" aggiunge, per alleggerire l'atmosfera.
Non funziona, appoggio i gomiti sulle ginocchia e nascondo il viso fra le mani.
" Ryan, se uno dei miei figli non si fida di me abbastanza per chiedermi aiuto, finirò per pensare che non ho saputo dimostrarvi quanto vi amo. Sii sincero, credi che ti ami meno di Jordan?"
" No, non è questo"
" Credi di meritare meno di Jordan?" continua.
" No. Ma non riesco comunque a chiederti più di quanto già mi dai" ammetto.
" Lo sospettavo. D'accordo, vorrà dire che mi sforzerò di più per capire di cosa hai bisogno. Intanto, vorrei che mi permettessi di pagarti gli studi"
" Per quest'anno ce la faccio papà"
Quando ho lasciato il lavoro mi sono assicurato di riuscire almeno ad affrontare le ultime spese dell'anno accademico.
" Allora ti pagherò la specializzazione. Sei stato uno stupido a cercarti un lavoro con il college che ti sei scelto. Lo sentivo anche attraverso quel dannato telefono quanto eri stanco. Ogni volta che ti chiamavo eri sempre stanco. Sai quanto desideri sentire le vostre voci dopo una giornata di lavoro, e la tua non aveva mai il tono che volevo. Finchè non hai conosciuto Syria"
Mi hai stravolto perfino la voce Treccine Rosse. C'è una parte di me che non hai contaminato?
" Davvero ti accorgevi di come stavo dal suono della mia voce?"
" Sempre Ryan. Non era questo il punto però. Piantala di ammazzarti di studio, di sacrificarti, e dedica un po' più di tempo a quella ragazza piuttosto. Se avessi una donna così accanto, penso che ci passerei tutto il giorno insieme. Sono certo che è quello che vorresti anche tu"
" Papà! Ti piace proprio eh? Spero di non farla scappare. Alla fine potrebbe essere lei a lasciarmi quando si stancherà di quello che posso offrirle"
" Ryan, basta sparare cazzate. E se ha combattuto per te quando ti conosceva a malapena, non ti lascerà adesso che sa chi sei"
Ma tu sei di parte papà.
" Lo capisco che sei arrabbiato con lei, solo, ricordati che è più piccola di te. La sua età non deve essere una giustificazione ai suoi errori, però certe cose le vede con occhi diversi. Perchè non torni da lei? Non mi piace che se ne stia tutta sola in quella casa enorme"
Mi riempie di gioia vedere che mio padre parla di Syria come se fosse una dei suoi figli, tenevo tantissimo alla sua approvazione.
" Domani. Tornerò da lei domani. Mi serve ancora qualche ora. Con te" prendo un respiro profondo prima di buttare fuori quella richiesta. "Io... dimmi qualcosa in più di quando mi hai trovato. Solo una. Una buona, una che non mi faccia male"
Non importa quanti anni abbia, forse di sapere chi ero in quel posto non me la sentirò mai. Forse di conoscere la verità, di conoscerla tutta, non sarò mai pronto.
Perchè in fondo lo sento che non è niente di buono, lo sento che mi farebbe male.
Mi piace pensare che c'è un motivo se non lo ricordo.
" Quello che vuoi figliolo. Spero che questa ti faccia sorridere. Eravamo nell'ospedale da campo, tu eri lì insieme ad altri bambini, io e altri medici vi stavamo... controllando. Da te era venuto un tipo enorme, alto due metri e pieno di muscoli. Si vedeva che ne eri spaventato. Così sei venuto da me. Mi hai fissato per qualche secondo e poi hai allungato una mano per stringere la mia. Ti sei aggrappato a me. Ti sei fidato di me. Non lo so cosa hai visto, non lo so perchè io e non qualcun altro. In realtà sei stato tu che hai trovato me"
Ha ragione, mi fa sorridere sapere che sono stato io ad andare da lui.
Istinto. Che altro può essere stato?
Quel legame che si instaura prima di tutto -prima di conoscersi, prima di parlarsi- deve esistere davvero.
E io l'ho conosciuto ben due volte. 
" Come fai a sopportare di vedere tante cose brutte ogni giorno?"
" Riesco a sopportarle perchè mi piace vederle trasformarsi in cose belle. Un ragazzo che torna a sorridere perchè riesco a guarire le sue ferite, un bambino che si sente al sicuro perchè qualcuno si prende cura di lui o perchè curo la sua mamma, un soldato operato giusto in tempo per non perdere una gamba"
Si, sembra un buon modo per combattere l'odio e la guerra che divorano il mondo.
Il discorso si chiude lì, siamo entrambi troppo stanchi per continuarlo. E comunque l'ultima domanda che mi passa per la testa non avrei mai il coraggio di farla.

Anche io ero una cosa brutta che tu hai trasformato in qualcosa di bello?


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