Capitolo 47

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Suona la terza ora , io qui a scarabocchiare qualsiasi foglio che mi ritrovo davanti.
Ho sonno , voglio tornare a casa a sdraiarmi sul letto e guardare 13 sul computer. Voglio un'altro abbraccio da Ben....di mio fratello.... fa strano dire che Benjamin Brian Mascolo, è mio fratello.

Punto gli occhi fuori dalla finestra , fissano una casa , la mia testa è altrove ma i miei occhi continuano ad essere puntati su essa...presto attenzione a quella casa ....diversa dalle altre...piccolina ...un po' lontana da tutte le altre ...con il classico tetto a punta , su un piano , senza giardino verde , senza una bella piscina , il bello molto probabilmente sta dentro quella casa ....sicuramente è abitata da belle persone , sara piena di amore e calore , cosa che le altre persone non possono sapere perché passandoci avanti non pensi che lì dentro ci possa vivere gente buona...come lo so io?
Semplicemente credendo nei miei pensieri.

Essere diversi è difficile...essere qualcuno che si distingue dalla massa non è per niente facile...sopratutto se si è già presi di mira.
Osservi gli altri e ti chiedi perché non siamo come loro però poi un briciolo di dignità ti rimane quando pensi che forse noi siamo meglio di quel "loro" siamo meglio perché ci distinguiamo , quel "loro" sarà pure bello ...ma perché segue la massa , noi non siamo belli per come siamo perché siamo tutte fotocopie del precedente ...noi siamo belli nella nostra diversità. Ed io sto pensando al plurale sperando che magari non sono l'unica diversa , sperando che magari non sono solo io il problema , ma che siamo tutti noi messi insieme a formare una cosa più bella dell' "uguaglianza".
E attenzione non sto  parlando di essere uguale nella diversità , ma diversi diversi. Non so se mi so  capita nemmeno io...
                           ***

Ma se mi buttassi come una balena spiaggiata sul letto ...? Penso per poi ritrovarmi sul letto come avevo pensato , in più credo anche di aver rotto qualcosa , molto probabilmente saranno state le mie ossa.
Mi allungo e prendo il computer dal comodino , adesso casca , adesso casca , adesso casca.
Porca troia!
«Sempre così delicata» sussurro e lo raccolgo da terra sclerando non si sia fatto nulla.

Apro l'app per me video chiamate e chiamo Sara.
Guardò fuori dalla finestra aspettano che risponde..
Chissà che sta facendo Ben in questo momento..
«Ciaooooo» sussulto sentendo la sua voce , istintivamente sorrido.
Mi ributto suo letto «Come mai questa chiamata improvvisa?» prosegue chiedendo , alzando le sopracciglia «mah..mi annoiavo»
Annuisce «che fai ?» chiedo posizionandomi meglio sul letto he tanto adoro. «Stavo stalkerando Stefano su insta, te ?» Risponde continuando a smanettateci sul telefono «nulla , stavo guardando amici , come è finito ti h chiamato» annuisce e continua a stare sul telefono.
«Merda!...» sussurra sgranando gli occhi «che hai fatto , hai messo like per sbaglia ?» dico gesticolando le braccia in modo drammatico ridacchiando , alza gli occhi , mi guarda e piano piano annuisce portandosi la mano destra davanti la bocca.
Sforzo tutta me stessa per non sbottare a ridergli in faccia , mi guarda male e apre la bocca per parlare «grazie eh! Non sei d'aiuto» «se non fossi stata un'amica non avrei riso» lei alza le spalle e prosegue con i suoi scleri , di solito non è una persona che sclera.

«Oi , vuoi tu stluzzo? Buono stluzzo. Mangiare te stluzzo» dice ridendo , ho le lacrime agli occhi , è passata un'ora è stano parlando in cinese italianizzato(?) come delle scene «mmm buono stluzzo, peccato essele vecchio , plepelisco pelo di gatto» rispondo disgistata continuando a ridere «ew».
Ridiamo ancora ...ancora ...ancora...credo di essere stata fortunata ad avere lei...già.

Sento dei passi salire le scale e il che non è un buon segno perché sono forti e pesanti , prevedo una madre furiosa per cose che sa solo lei.
Si fermano davanti alla mia porta , la persona che si trova lì dietro bussa delicatamente , come fosse incerto di poter bussare.
«Avanti» dico con gli occhi lucidi per le troppe risate fatte.
La porta si apre lentamente e io continua a guardare Sara che continua a ridere.
«Ciao...» mi paralizzo a sentire quella voce...quella che tanto amo...chiudo di colpo il computer e mi giro con gli occhi sgranati, il cuore che chiede pietà , io respiro affannato.




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Ciaooo, scusate per l'assenza 😩
Non è lunghissimo il capitolo però spero vi piaccia lo stesso.
Secondo voi chi c'era dietro la porta ?😌

-Adele🥀
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